Logo_DNA35Dopo la pausa della scorsa settimana, con la disputa della Coppa Italia vinta da Castelletto (questo turno al riposo), il campionato di DNA è ripartito con la trentesima giornata. Come sempre tanti gli spunti interessanti, dal rallentamento seppur irrilevante della capolista Torino, alla rivinciata ottenuta da Agrigento ai danni di Matera avvicinandosi cosi proprio ai lucani, passando per l’ennesimo scivolone di Omegna, per arrivare infine ai successi per obiettivi diversi, ma ugulamente pesanti, conquistati da Treviglio e Latina. Insomma tanta carne che come sempre ci apprestiamo a cuocere accuratamente.

Chieti-Torino 85-79

Partiamo come sempre dalla capolista Torino che, complice probabilmente la stanchezza, cede nel finale in quel di Chieti. Come detto probabilmente sui piemontesi avrà inciso anche la fatica di coppa, che è stata accentuata anche dall’accorciarsi delle rotazioni  causa dell’assenza di Tommassini. La Manital ha senza dubbio pagato l’assenza del proprio play, e per lunghi tratti ha giocato senza un vero e proprio regista, visto che contro Parente hanno banchettato sia Rajola (10 punti), che soprattutto Gialloreto che con i suoi 19 punti dalla panchina ha contribuito a spaccare il match, sfuggendo spesso a un Gergati positivo in attacco (18 punti), meno attento in difesa. Wojciechowki e soprattutto Baldi Rossi sono stati probabilmente i più positivi, bravissimo nel limitare fortemente Rossi, cosa che però ha permesso a Micevic di mettere in mostra tutto il proprio talento da 3/4, dimostrandosi infallibile (3/3) dall’arco). A sottolineare la giornata no della difesa di Pillastrini, ci sono anche i 22 punti di Raschi bravo a combinare proprio con l’ex Latina. Per Torino la sconfitta in termini di classifica non preoccupa minimante, servirà ora però ritrovarsi come squadra. Per Chieti un successo che permette di respirare un pò e di non essere risucchiata in zone pericolose.

Agrigento-Matera 74-69

Probabilmente però l’attenzione questa giornata era focalizzata più sulla rivincita di una delle due semifinali dello scorso week end, ossia la sfida tra Agrigento e Matera. Dopo un primo tempo ai limiti della perfezione, la truppa di Ciani ha rischiato di rivivere una clamorosa beffa, subendo nel terzo quarto un parziale di 9-26 che sembrava aver compromesso il match. Con un Chiacig nuovamemnte ben tenuto da Iannuzzi (14 punti), anche qui sono state importantissime le due ali ossia Mian e Chiarastella, che hanno realizzato la metà dei punti di squadra, sbagliando pochissimo al tiro e liberando spesso l’area per un De Laurentiis che invece si è bene inserito. Matera nonostante la superiorità sotto le plance e a rimbalzo (24-35), se escludiamo il terzo quarto, offensivamente ha prodotto scarsi risultati come testimoniano i soli 2 assist di squadra, a loro volta fotografia di lunghi che hanno ribalatato poco e di un Vico più intento a realizzare. Insomma Agrigento si prende la propria rivincita, ma Matera nonostante la sconfitta può essere comunque contenta di aver impedito ai siciliani di ribaltare il -9 dell’andata, che a fine anno potrebbe essere importante.

Treviglio-Casalpusterlengo 71-67

Altre due squadre che potrebbero ritrovarsi a pari punti a fine stagione, sono Treviglio e Casalpusterlengo, ma qui i bergamaschi pur prendendosi la rivincita, non sono riusciti nell’impresa quasi impossibile di ribaltare il -30 dell’andata. Anzi si è trattata di una gara molto equilibrata, nella quale anche il tentativo di strappo finale da parte dei padroni di casa è stato quasi ricucito dagli ospiti. I tre elementi che hanno permesso all’Assigeco una incredibile scalata in classifica ieri sono stati un pò altalenanti. La coppia Marino-Prandin ha alternato momenti di grande affiatamento, ad altri in cui forse Marino ha sottratto alcuni tiri al compagno, forzando un pò da 3 (0/5). Gli esterni sono stati altalenanti, e per una squadra che gioca senza un vero centro questa può essere una difficoltà, e infine questa volta solo Bellina ha inciso dalla panchina. La Co.Mark è stata molto brava nel girare palla (15 assist di squadra) e ha distribuito bene i propri punti, creando tiri piuttosto aperti soprattutto a Ferrarese (19 punti) e a Reati che però ancora una volta ha un pò cileccato dalla lunga distanza. Entrambe le squadre come detto sono ancora in piena corsa play off, Treviglio ha addirittura agganciato la quarta piazza ma Casalpusterlengo è li e non molla.

Lucca-Recanati 85-82

Il quarto posto è ora agguantato anche da Lucca che ha battuto Recanati, addirittura dopo un overtime. Per i marchigiani, bravi ad agguntare il supplementare dimostrandosi lucidi in lunetta, si tratta del secondo consecutiva finale al cardiopalma, dopo quello giocato la scorsa giornata dove è stata rimediata una vittoria praticamente a tempo scaduto contro Firenze. I gialloblu dopo aver raggiunto i 5 minuti extra hanno sperato di replicare, ed invece nel supplementare la squadra ospite si è spenta realizzando solo 4 punti, messi a segno da Gnaccarini (15 punti) e dal gran mattatore Pierini, autore di un ventello con un 4/5 da 3. Anche Recanati ha giocato senza un vero e proprio centro per molto tempo, e qui la scelta è stata pagata. Infatti se da una parte è vero che Barsanti con i suoi 18 punti, Parente con 12 e Bottioni con 9 dalla panchina, hanno prodotto sicuramente qualcosa di importante, è altrettanto se non ancora pù prezioso il lavoro svolto dal duo Santarossa-Banti che hanno retto per gran parte il gioco interno dei toscani, e svettato a rimbalzo anche con l’aiuto non indifferente di Casagrande (11 punti). L’ArcAnthea come detto ora ritorna in piena corsa per i play off, per Recanati uno stop che frena l’uscita dalla zona calda.

Reggio Calabria-Firenze 74-72

Un finale thriller con successivo successo importantissimo successo in chiave quarto posto, lo vive anche Reggio Calabria che batte di misura Firenze, in seguito a un’incredibile rimonta nell’ultima frazione con il parziale di 24-11. Impresa coronata proprio nell’ultimo minuto quando il solito Piazza si è preso la squadra sulle spalle, bilanciando il 2/9 da 2 con il 3/4 dalla lunga distanza, con l’aggiunta di 5 liberi per un totale di 18 punti. Per una volta la squadra di Ponticiello, aiutata finalmente da un buon Rugolo (15 punti), ha costruito molto anzi moltissimo sull’asse play-pivot, non tanto perchè i due hanno lavorato insieme (pochissimi assist di squadra da una parte e dall”altra) ma perchè oltre al già citato Piazza, l’altro ago della bilancia è stato Ammannato (16 punti) che stravinto il duello con Capitanelli. Questa è stata probabilmente la principale pecca di una Brandini che per il resto, ha replicato a Piazza con Caroldi (18 punti), e ha potuto come sempre contare su un massicco Casadei. Per i toscani arriva il secondo stop in volata, una mazzata che senza dubbio potrà incidere anche a livello psicologico, anche perchè Firenze a poco a poco sta scivolando verso il fatidico quindicesimo posto.

Mirandola-Bari 82-71

Passiamo ora invece a chi rischia di uscire dalla lotta al quarto posto ossia Bari che deve cedere in quel di Mirandola. La Dinamica si dimostra ancora una volta una squadra che in casa è davvero arcigna per tutti, soprattutto quando riesce a sviluppare un gioco di squadra che sopperisce un pò alla mancanza di stelle. L’emblema dell’intelligenza di questa squadra si riflette in questa partita soprattutto, nel nome di Venturelli che, visto gli eccessivi tentativi dall’arco dei comunque positivi Pilotti e Losi (per lui doppia doppia 11 punti e 10 assist), nonostante il suo ruolo da esterno ha preferito buttarsi dentro ricevendo parecchi contatti e soprattutto realizzando 23 punti, grazie soprattutto al suo 9/11 da 2. Un’esplosività che ne gli esterni pugliesi ne Bisconti in aiuto, sono riusciti ad arginare. Eppure almeno in attacco dei miglioramenti si sono visti, infatti oltre al solito Ruggiero, anche Bonessio e Cardillo sono sembrati finalmente pieni di iniziativa, anche perchè più in generale la squadra ha ripreso a girare anche con il subentrare di Laquintana. Passi in avanti che però non evitano la sconfitta a una Liomatic ora però non più vicinissima alla zona play off.

Omegna-Ferrara 59-65

Quarta sconfitta consecutiva per Omegna, che cede in casa contro la vera e propria ammazza-grandi del torneo, ossia Ferrara. Ennesima prova opaca per la Paffoni, che come già detto nelle ultime analisi, si regge oramai quas sempre su Metreveli (10 punti ma anche lui in calo), e sugli spunti sporadici di Masciadri e Saccaggi. Per il resto sembra essere ritornati a vedere l’Omegna di inizio stagione, dove Farioli incide davvero pochissimo, Mariani non è in grado di imprimere il proprio timbro,  Villani è un giocatore nella norma e la panchina va a corrente alterna. Insomma un insieme di individui più che una vera e propria squadra, ed è grave perdere quando l’avversario gioca a sua volta non benissimo. Le brutte cifre al tiro dei padroni di casa, non sono cosi diverse tra le fila degli ospiti che hanno dovuto fare i conti con un pessimo Campiello e degli imprecisi Spizzichini, Cortesi e Gazzotti. Ma gli estensi hanno cacciato tra assi dal mazzo: Benfatto (11 punti e 10 rimbalzi), Ferri che al di là dei numeri ha offerto tanta intensità,  e dulcis in fundo un Circosta che questa volta ha fatto centro spesso e volentieri (24 punti, 3/4 da 2, 4/7 da 3). Ferrara cosi come Mirandola tiene per il momento ancora a distanza la zona play out, Omegna invece come Bari, si allontana dal quarto posto ma a differenza dei pugliesi non può neanche consolarsi con dei miglioramenti sotto il profilo del gioco.

Latina-San Severo 73-71

Parliamo ora invece di squadre che lottano per un obiettivo diverso quale la salvezza, ma che probabilmente si ritroveranno nuovamente a lottare in post season. Infatti San Severo perde in quel di Latina e si allontana dal quint’ultimo posto, al momento non vicino neanche per i laziali. Partita molto equilibrata, dove le due squadre stranamente hanno tirato con percentuali davvero buone, gli ospiti addirittura oltre il 70% da 2. Su questa percentuale pesa ad esempio il 4/4 di Iannilli per il resto però poco incisivo, ma anche il 3/3 di de Paoli, mentre Sirakov e Gueye hanno colpito più da lontano. Tutto inutile però, perchè d’altra parte oltre a dei buonissimi Canavesi e Gagliardo, si erto a grandissimo protagonista Manuel Carrizo, autore di una partita pazzesca fatta di 28 punti, 4/7 da 3, 9 falli subiti, e anche 8 rimbalzi, per la valutazione più alta di giornata che equivale a 39!

Nonostante la sconfitta Torino resta a +10 su Matera, che invece è stata avvicinata proprio da Agrigento ora distante solo quattro punti. Castelletto, che era a riposo, deve ora condividere il quarto posto anche con Treviglio e Lucca. Distanti solo due lunghezze dalla zona play off sono anche Reggio Calabria e Casalpusterlengo, mentre Bari e Omegna rimangono a -4 con 26 punti. Il centro classifica è costituito da un gruppetto a quota 24 composto da: Chieti, Firenze, Ferrara e Mirandola. Recanati invece con 22 punti, è la prima a trovarsi in zona play out, più giù a farle compagnia ci sono prima San Severo e Latina, e infine Perugia che chiude con 16 punti.