Il 20enne play dell’Assigeco è un ex di Trieste

 

«Voglio vincere, ma stavolta anche giocare bene» 

 

CODOGNO Marco Contento avverte il tipico profumo del mare dalle parti del promontorio di Sant’Andrea mischiato alla fragranza emanata dai pini di Sistiana, segnali inequivocabili dell’aria di “casa”, nell’approcciare la gara con l’Acegasaps Trieste, la squadra che rappresenta il suo passato cestistico e personale. Domenica al “Campus” non sarà tutto come al solito per il play dell’Assigeco: il ventottesimo appuntamento della stagione genera ancora parecchia emozione nell’animo di Contento, attenuato solo un po’ dal ricordo della sfida dell’andata giocata al “Cesare Rubini”. «Questa per me è una partita diversa dalle altre: trovarmi di fronte la mia ex squadra crea un po’ di turbamento. Dopo la palla a due però penserò solo a impegnarmi al massimo per il mio gruppo – confida il 20enne giocatore rossoblu -. È la settimana che precede la partita a dare più trepidazione: una volta sul parquet la concentrazione sarà tutta sui possessi da giocare e gli schemi da eseguire per cercare di vincere». In striscia positiva da tre partite, reduce dal brillante colpo “on the road” a Trento, l’Assigeco sembra sufficientemente lanciata a dare un significato importante alla parte conclusiva della regular season tenendo d’occhio la griglia play off. «La vittoria di lunedì scorso è molto importante, ci voleva davvero soprattutto per archiviare la brutta figura di Santarcangelo – dice il play triestino, dalle parti del “Campus” a tutti ormai noto come “Eppi” -. Abbiamo deciso che era il momento di far capire che noi siamo questi e non quelli della trasferta in Romagna. Allora c’era la neve, adesso c’è il sole e siamo tornati a brillare». La seconda parte del campionato risulta più produttiva per il play giuliano, che a Trento non è riuscito a rendere come avrebbe voluto: «Non è stata sicuramente una delle mie partite migliori, può capitare – dice il rossoblu, che ha un “high” da 20 punti contro Omegna ma viaggia a 6.5 di media con il 37% al tiro e 1.3 assist in 19 minuti -. La nostra squadra non dipende da un elemento specifico: ognuno a rotazione può diventare il protagonista principale della partita. Finora è andata così cambiando di gara in gara. A Trento ero contento per la vittoria, l’obiettivo finale da raggiungere. Aspetto comunque Trieste con l’intenzione di rifarmi e giocare bene». Marco Contento ci tiene a risplendere con la squadra di Eugenio Dalmasson perché è stato avvisato dell’arrivo di un nutrito gruppo di tifosi biancorossi e di amici (la famiglia non può esserci) che vuole presenziare di persona e non accontentarsi della radiocronaca in diretta di Radioattività: «Mi hanno telefonato, vengono veramente in tanti – annuncia “Eppi” -. Meglio così, con il tifo e il “Campus” pieno ne guadagna lo spettacolo». Questo è un fine che, possibilmente in abbinata con la vittoria, Simone Lottici e i suoi ragazzi inseguono sempre con una costanza che sfiora la cocciutaggine. Lunedì a Trento ne hanno dato un altro chiaro esempio: «Non è la prima volta che vinciamo in un finale punto a punto: è successo a Firenze, per esempio, con Perugia abbiamo recupero 8 punti in un minuto, lunedì eravamo sotto di 8 a 1’18″ dalla fine – conclude Contento -. Abbiamo la forza di non mollare mai e la convinzione di giocarcela sempre e provare comunque a ribaltare il risultato». Un proposito che l’Assigeco non ha intenzione di scordare.

 

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi