Logo_DNA35Le ultime due gare 5 rimaste ieri in programma non hanno certamente deluso le aspettative, regalando forti emozioni a tutti gli amanti della pallacanestro. I verdetti ultimi ci dicono che a giocarsi la finalissima per accedere alla Legadue Gold saranno Torino e Matera, con i lucani che ieri sono riusciti, non senza fatica, a regolare definitivamente una sempre pronta Agrigento. La perdente della suddetta finale completerà anche (salvo movimenti di titoli e quant’altro) il quadro della prossima Legadue Silver, alla quale parteciperà anche Chieti che ha completato la rimonta dal 2-0, espugnando per la prima volta nella serie il campo di Mirandola, che invece torna subito in DNB. E anche per questo nostro ultimo appuntamento, analizziamo nel dettaglio le due gare giocate ieri.

Matera-Agrigento 62-56 (Matera vince la serie 3-2)

Come detto quindi in seguito ad una serie nella quale entrambe le squadre sono riuscite a imporsi una volta fuori casa, Matera è riuscita ieri invece ha sfruttare il fattore campo in gara 5 chiudendo cosi trionfalmente la serie contro Agrigento. Una gara che, per quanto a punteggio basso causa probabilmente anche la tensione, è stata sicuramente molto divertente, con colpi di scena come ad esempio il parziale di 8-23 del secondo quarto con il quale Agrigento era riuscita a rimettere in piedi una partita poi punto a punto fino alla fine. Probabilmente alla fine ha avuto la meglio la squadra più esperta, che sul proprio asse play-pivot ha costruito un altro successo, con Vico e Iannuzzi autori insieme della metà dei punti di squadra, ma anche con un Rezzano che negli ultimi episodi della serie è uscito con carattere. Quindi ancora una volta la Bawer non pagato una panchina poco produttiva, cosa invece molto pesante per Agrigento che aveva costruito i propri successi fin qui proprio basandosi sul fatto che tutti potessero portare il proprio mattoncino alla causa. E invece ieri probabilmente coach Ciani ha avuto anche un po’ paura nell’accentuare le rotazioni, con un Moruzzi tra l’altro che non ha avuto il solito impatto, chiudendo il match con uno 0/6 dal campo. Tolto Mian (15 punti), anche però gli altri membri importanti dello starting five non hanno reso a sufficenza con Chiarastella e Chiacig meno imponenti del solito sotto le plance. Per Agrigento come neo promossa questa resta comunque una stagione più che positiva, probabilmente molto più del previsto. Matera approda cosi in finale, e forse è giusto cosi visto che i lucani insieme a Torino, sono stati la squadra più costante e quindi la più meritevole di arrivare fino e in fondo.

Mirandola-Chieti 79-85 (Chieti vince la serie 3-2)

Grande, grandissima prestazione quella offerta da Chieti che con il colpaccio in quel di Mirandola, ribalta il 2-0 iniziale andandosi cosi a guadagnare una tanto sudata quanto a un certo punto insperata salvezza. Ancora una volta però Mirandola oltre a mostrare tutti i propri limiti, ha compiuto un vero e proprio suicidio. Gli uomini di coach Tinti, trascinati dal solito Losi (20 punti) ma anche da Venturelli e Pignatti, avevano condotto un ottimo primo tempo toccando tra l’altro anche la doppia cifra di vantaggio, e bloccando piuttosto bene la manovra ospite. Poi nella ripresa un inspiegabile black out, soprattutto di tipo difensivo con 50 punti incassati in 20 minuti. Ancora una volta gli Stings pagano la leggerezza dei propri lunghi letteralmente dominati da quelli avversari. Non solo Mancin è stato nuovamente dominato da Rossi (16 punti+11 rimbalzi), ma anche Raschi ha capito che visti i mis match a lui favorevoli, conveniva attaccare dentro. La serata perfetta è stata poi completata dalla grandissima prestazione di Rajola e Gialloreto, spesso questa volta impiegati insieme con il primo che a 16 punti ha aggiunto 5 assist, e il secondo invece top scorer con 22 punti e una mira a tratti da cecchino. Per la BLS quindi arriva una salvezza che a un certo punto sembrava quasi un miraggio, un traguardo che però una squadra di questa caratura merita. Mirandola ritorna cosi subito in DNB, e questa retrocessione quasi irreale per come è venuta, sarà difficile da mandar giù per tutto l’ambiente.

E con quest’ultimo appuntamento si chiude qui la stagione del nostro editoriale, con la promessa di rivederci sicuramente per il prossimo campionato!