Coach Zanchi (foto Barbara Lodigiani © 2013)

Coach Zanchi (foto Barbara Lodigiani © 2013)

CODOGNO –  Smaltita l’adrenalina generata dal “derby” contro Treviglio all’Assigeco voltano rapidamente pagina pensando alla visita della Dinamica Dwb Mirandola, attesa questa sera al “Campus” (palla a due alle ore 20.30) nel penultimo turno infrasettimanale di regular season. I ragazzi di Andrea Zanchi, pur se scivolati dal quinto all’ottavo posto, continuano a tenere d’occhio la zona play off guardandosi nel contempo alle spalle: con la classifica così compressa dietro ogni svolta di campionato ci può essere una sorpresa. «In tanti parlano, a ragione, di play off, noi pensiamo principalmente ad arrivare a ottenere la qualificazione alla LegaDue Silver e la partita con Mirandola va vista in questa ottica – avverte il coach rossoblu Zanchi -. Mirandola è squadra “vera”, temibile, formata da un gruppo, lo stesso che l’anno scorso ha ottenuto la promozione, abituato a giocare insieme: va affrontata con grande attenzione perché non molla mai».

“Campus” dolce “Campus”

Ritrovando l’aria familiare del “Campus”, dove hanno vinto 11 delle 13 partite finora giocate, i lodigiani hanno la necessità di continuare la serie: una pausa a questo punto della stagione potrebbe avere conseguenze negative. «Sappiamo benissimo che la sfida con Mirandola è fondamentale, come del resto lo sono tutte le altre da qui alla fine, per metterci in linea con il nostro obiettivo – continua il 48enne tecnico veneziano -. Possiamo prendere la gara disputata da loro all’andata come esempio da seguire, sia dal punto di vista mentale che tecnico, dato che dobbiamo cercare di giocare secondo il nostro ritmo: se li lasci correre e prendere il sopravvento a rimbalzo con giocatori come Pilotti, Venturelli e Losi possono diventare pericolosi. Ecco perché, nonostante il breve tempo concesso, stiamo preparandola partita al meglio».

Questione di carattere

L’Assigeco deve trovare forte intensità difensiva per fare meno fatica rispetto a Treviglio : «Nonostante l’assenza di Venuto, tenuto precauzionalmente a riposo in vista della partita contro Mirandola, i falli, le statistiche deficitarie in attacco e l’aver giocato al di sotto dei nostri standard tutto il primo tempo, domenica siamo rimasti in gioco fino agli ultimi 8″ – sottolinea però Zanchi -. In trasferta non siamo brillanti come in casa, tratto comune a diverse altre squadra della Dna, ma abbiamo ancora una volta dimostrato di esserci e di avere grinta e fiato per lottare fino alla sirena conclusiva».Partendo dall’atteggiamento caratteriale, l’Assigeco necessita del miglior Marino, di stare più attenta alla situazioni di falli dei lunghi per gestire bene le rotazioni tenendo lucidità e di selezionare al meglio le conclusioni in attacco aprendo il giusto spazio per le incursioni di Prandin. Per tenere a bada l’entusiasmo di Mirandola.

 

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi