Domani a un’ora insolita (le 12) il debutto stagionale al “Campus” dei rossoblu. Cesare Riva detta le regole: «Non giochiamo alla “vediamo come va”»

 

CODOGNO L’Assigeco aggiunge un posto al “Campus” sistemando le tribune per i tanti appassionati che desiderano stare comodi e in compagnia ma con il proposito di non condividere il companatico della vittoria con gli ospiti della Zerouno Torino. La palla a due del “lunch match”, come lo chiama Dan Peterson, della seconda giornata di regular season si alza a mezzogiorno di domani nel palazzetto rossoblu, illuminato dai riflettori di Sportitalia2 per la trasmissione in diretta tv della sfida della squadra di “Cece” Riva alla “favorita” principale della Dna (telecronaca di Paolo Taddeo e il supporto tecnico di Marcello Ghizzinardi, ex coach rossoblu).

I lodigiani abbinano il debutto casalingo con la “prima” in tv: una novità decisamente interessante che modifica l’agenda domenicale dell’appassionato di basket e le abitudini alimentari dei giocatori. «Si gioca alle 12 ma in realtà i ragazzi cominciano a preparasi dalle 11 – sottolinea il 37enne coach pavese -. Il nostro preparatore Andrea Annoni ha dato ai ragazzi alcuni consigli su tipo e tempistiche dell’alimentazione in questa particolare situazione. In allenamento è già capitato di andare presto sul parquet; la tensione della gara rende tutto molto differente».

L’Assigeco si vuole presentare non troppo sazia né completamente affamata: serve mantenere qual languorino allo stomaco utile stimolo per la “fame” di vittoria contro i torinesi di Stefano Pillastrini. I rossoblu devono eliminare il ricordo della sconfitta dell’esordio contro gli Eagles Bologna: «Giocare contro Torino è molto impegnativo ma ci ha spinto fin da martedì scorso a non pensare a quanto successo a Santarcangelo – continua Riva -. Gli stimoli sono enormi da parte di tutti, la voglia di rifarsi è parecchia. Personalmente considero un onore affrontare un coach come Pillastrini, dal curriculum lungo e importante, che stimo e conosco da parecchio tempo, fin da quando frequentavo i suoi “camp” a Cesenatico».

Il club piemontese si presenta con innegabili ambizioni a questo giro della Dna: «Torino è una delle migliori squadre del campionato, se non la più forte in assoluto: la società vuole riportare rapidamente l’ambiente ai fasti di un tempo – avverte il tecnico rossoblu -. È stato assemblato un gruppo che può giocare una pallacanestro completa, ardua da contrastare, con un interessante mix di esperienza, incredibile abilità nel cercare il canestro e talento dei giovani. Tre giocatori, Parente, Gergati e Evangelisti, li conosco poi molto bene perché passati da Pavia qualche anno fa».

Parente detta i ritmi, Evangelisti e Gergati seguono un vasto repertorio di produzione di arcobaleni da infilare nella retina avversaria. In più Wojciechowski (all’Assigeco nel primo anno di LegaDue,) Conti e Baldi Rossi impilano tanti centimetri e chili all’ombra del canestro. L’Assigeco dovrà alzare ritmo ed efficacia della fase difensiva per contenere la potenza di una squadra che domenica scorsa, contro Perugia, ha messo l’ipoteca del successo addirittura nel primo quarto. «Loro hanno caratteristiche tecniche e fisiche speciali che ci devono spingere a mettere in campo ogni risorsa – chiosa Riva -. Abbiamo le possibilità concrete per farlo, sapendo di non poter scendere in campo con leggerezza e giocare alla “vediamo come va”, invece dovremo pensare molto bene a cosa fare in ogni istante e fase di gioco della partita. Con il giusto atteggiamento quindi e grande concentrazione».

 

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi