Alexander Simoncelli (foto by KGproduction)

Alexander Simoncelli (foto by KGproduction)

CASTELLETTO TICINO – Test superato per un tris da sogno. Il meritato, e alla vigilia inaspettato, successo del Castelletto Ticino nella “final four” di Coppa Italia giocata lo scorso week end a Cecina, accompagna Alexander Simoncelli alla conquista del terzo alloro personale. L’ex capitano dell’Assigeco, in rossoblu dal 2003 al 2011, aggiunge questo trofeo ai due conquistati con il club lodigiano a Milano (2007) e Forlì (2009). «Una vittoria in Coppa Italia è sempre una bella soddisfazione. La migliore? Difficile fare una classifica, squadre diverse, avversari differenti: è un traguardo sempre difficile da raggiungere – spiega il 26enne play gardesano -. Siamo stati bravi a non mollare mai, tenendo duro nei momenti di difficoltà in entrambe le gare, con Torino prima e con Matera poi, e superando pure la fatica delle cinque ore di pullman prima di giocare la semifinale. Sensazioni? Positive: è un segnale forte che mandiamo agli avversari, alla società».

Castelletto è riuscita ad abbinare l’efficacia dell’attacco a una ritrovata intensità difensiva: «Siamo riusciti a giocare di squadra stringendo la fase difensiva in modo egregio. Ultimamente fuori casa ci capitava di disunirci al primo break – continua Simoncelli -, in queste due gare invece abbiamo superrato errori e stanchezza mantenendo lucidità e voglia di vincere: la semifinale con Torino, altalenante nel punteggio e con la nostra continua rincorsa, è un esempio di cosa dobbiamo fare in campionato per perseguire il nostro obiettivo».

Partire da sfavoriti ha reso il successo ancora più gustoso? «Certo, ma in una gara secca può capitare di tutto, basta avere voglia e tenere la concentrazione. Mi ricordo quanto fatto con l’Assigeco a Forlì, quando vincemmo, seppur incompleti, contro i padroni di casa. Adesso dobbiamo trasportare l’effetto positivo della Coppa in campionato. Domenica riposiamo, mercoledì contro Treviglio giochiamo il primo di una serie di scontri diretti che caratterizzano il finale di stagione».

Con il giovane Ceron, mvp di Coppa, in gran spolvero nulla è precluso per i piemontesi: «Ha un indiscutibile talento: ora che è salito di forma fa capire cosa può fare – dice l’ex capitano dell’Assigeco -. Se si sintonizza con la squadra e riusciamo ad andare da lui quando è caldo il risultato non può che essere quello di Coppa: con Torino è stato decisivo, con Matera ha “spaccato” la partita. Bolzonella? È super, ho un gran feeling con lui dentro e fuori dal campo».

Per il “Bolzo” è il secondo sorriso in una Coppa Italia che arride agli ex rossoblu, come dimostra Stefano Pagliari (anche lui al secondo successo) che con Marchetti e Filattiera ha portato Montichiari alla vittoria nel trofeo di Dnc.

Luca Mallamaci (Il Cittadino di Lodi)


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