La lunga attesa è finita: chiusa con l’ultimo successo contro Latina la regular season, nella 18ª stagione della Comark Treviglio in questo campionato si apre per la 13ª volta consecutiva il capitolo «playoff promozione». Raggiunto, ampiamente e con un certo anticipo, l’obiettivo stagionale di disputare un campionato a livello competitivo, Gianfranco Testa si appresta ad affrontare questo suo primo playoff da presidente senza un target dichiarato nel mirino: «Andiamo ai playoff avendo già conseguito ciò che ci attendevamo per quest’anno; per questo scenderemo in campo puntando al massimo e senza timori reverenziali nei confronti di nessuno».
L’entusiasmo di Testa è condiviso, seppur con toni diversi, dal coach Adriano Vertemati, uno degli indiscussi artefici di questa stagione biancoblù, che riconosce di avere, rispetto agli avversari della ZeroUno Pms Torino, il vantaggio psicologico di non dover vincere ad ogni costo.
Si riparte naturalmente da zero, ma l’1-1 del campionato, frutto di due successi casalinghi, è il punto di partenza obbligatorio per ogni considerazione, tecnica e tattica.
Cominciamo dai giocatori della squadra piemontese, tutti conosciuti ed esperti, con curricula decisamente importanti: Cristiano Masper, 38 primavere sulle spalle, Maurizio Giadini, di soli 3 anni più giovane, Francesco Conti, Daniele Parente e Federico Tassinari. Non proprio dei Carneade della spicchia. E anche gli under non scherzano affatto, a cominciare da Marco Portannese, guardia classe 1989 e terzo marcatore di tutta la lega con 16,3 punti a partita, e da Luca Fontecchio, ala grande classe 1991 da quasi 10 punti a gara che fu il principale artefice della vittoria dei suoi con 19 punti.
Vertemati, fedele alla sua immagine di persona determinata, abituata a valorizzare le proprie forze prima di qualsiasi altra risorsa, però non si scompone: «Torino – condivide infatti il coach – può vantare sicuramente più esperienza e più “pedigree” rispetto a Treviglio e, a livello di singoli giocatori, magari anche più talento in alcuni elementi. Noi, nella gara di andata, abbiamo dimostrato però di poterli battere, a patto di giocare bene le nostre carte». «In una serie di tre partite in una settimana, non possiamo pensare – prosegue Vertemati – di giocare sempre a ritmi elevati: dovremo saper trovare i momenti giusti per premere sull’acceleratore e sfruttare la nostra maggior propensione a correre».
In particolare, conclude infine il giovane allenatore biancoblù, «l’addizione di Marino ha rafforzato, ma soprattutto dato maggior equilibrio al reparto esterni: in questa serie dovremo sfruttare le sue doti nel modo giusto, cosa che a Torino non eravamo riusciti a fare».
È una serie, quella tra Torino e Treviglio, dal pronostico equilibrato e apertissimo, anche proprio per le differenze tra i due organici e i rispettivi modi di giocare: fondamentale sarà l’esito di gara1 e, in una serie al meglio di 3, giocarla in trasferta potrebbe non essere uno svantaggio.