Tempo di verdetti. Lo è anche
per me probabilmente. Non volevo arrivare a scrivere un articolo del genere, ma mi sento in dovere. Un anno passato a scandagliare, e mi si permetta il termine, tutti gli atleti under della categoria. Un anno passato a verificare scrupolosamente tutte le cifre dei tanti giovani che il campionato di DNA impone. Ho deciso che il frutto di questo lavoro doveva essere il miglior quintetto dell’anno. Scelta discutibile, per carità, non lo nego. Avrei voluto come minimo inserire una ventina di giocatori che mi hanno appassionato, ma non posso (ci vorrebbero quattro articoli come minimo, chi li leggerebbe?). Dunque ho optato per cinque giocatori su tutti che mi hanno appassionato. E’ una scelta soggettiva, basata sui numeri, ma comunque soggettiva.

Il play che ho scelto è Roberto Maggio di Pavia. Il ragazzo non ha mai sfornato grandissime cifre ma è il più continuo
nel suo ruolo, questo è certo. Nato nel 1990, l’ex Molfetta e ha chiuso la stagione con 9.7 punti di media, 1.7 assist a
partita, 2.5 rimbalzi e 11 di valutazione. Il suo indice OER è stato di circa 0.9. Ottimo risultato, dimostrazione di una
crescita e maturazione notevole. Ho sempre apprezzato play come Maggio, capaci di strafare poco o quasi mai e molto
utili alle sorti della propria squadra.

Da guardia, indovinate un po’…Marco Portannese. Credo che non possa esserci scelta diversa. Portannese è un
giocatore che merita altre categorie, e lo ha dimostrato anche durante questa annata. L’ex della Virtus Siena, questa
stagione a Torino, ha chiuso con cifre esorbitanti: terzo assoluto nella categoria punti con 16.3 di media e il 50% dal
campo, 7 rimbalzi, 1.6 assist e 20.7 di valutazione media. A questo aggiungeteci un OER di 1.08 e fate voi…Un’annata
perfetta per l’ex Scafati che si è dimostrato trascinatore nonostante sia solo un classe 1989.

In ala piccola metto Luca Bedetti. L’ho preannunciato negli articoli precedenti e lo faccio. Questo ragazzo per me è
l’autentica rivelazione del campionato. Gioca a Santarcangelo e di mestiere può fare anche la guardia. Classe 1989,
Luca ha chiuso la regular season con 11.3 punti a gara e il 47% dal campo, 3.4 rimbalzi, 2.3 recuperi, 0.9 assist e 10.1
di valutazione in media. I suoi numeri non saranno galattici come quelli di Portannese, ma Luca è stato fondamentale
per le sorti della sua squadra nella maggior parte delle partite. Bedetti ha portato a casa un indice OER di 0.84.
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Ora veniamo al reparto lunghi. Forse saranno incompatibili, forse uno dei due sarà fuori ruolo. Non mi interessa. I due
migliori lunghi under per me sono Tessitori e Borra. Uno gioca a Siena, l’altro a Treviglio. Cominciamo dal primo.
Tessitori per me è un prospetto di quelli che poche volte si vedono. Ha tutte le caratteristiche per sfondare e credo di
non essere il primo a scoprirlo. Il pisano classe 1994 ha concluso la stagione regolare con 13.5 punti, 7.6 rimbalzi, 14.9
di valutazione e un ottimo 48% dal campo. Credo non ci sia bisogno di altre cifre o parole per descrivere quanto di
buono Amedeo abbia fatto. Vedremo in futuro se le mie previsioni (e non solo le mie) saranno azzeccate.

L’altro lungo che mi ha stupito tantissimo è Jacopo Borra. L’ho premiato più volte come il “Non lo scopro di certo io” di
giornata. Si merita certamente anche questo premio. Ha fatto della “doppia-doppia” il suo mestiere e ha portato a
termine la sua annata con 10.8 punti e 8.2 rimbalzi di media. Non posso dimenticare, per citarne una, la sua prova in
quel di Bari che ho avuto il piacere di gustare in tv. Davvero un gran bel pivot, che avrà sicuramente modo di farsi
notare anche in altre categorie.

Detto questo, spero che tutti questi ragazzi abbiano la possibilità di crescere ancora e che la scelta dell’obbligo sugli
under sia premiata. E’ un augurio che faccio a tutto il movimento e, in generale, a tutti i giovani che, pur non essendo
rientrati nei miei tanti articoli, hanno dato la propria anima per realizzare un sogno.

Giuseppe Lamarca