Riportiamo l’interessante articolo comparso oggi su La Gazzetta del Mezzogiorno in merito alle condizioni “comatose” del nostro basket.

Possibili addii di Potenza, Ceglie, A. Ruvo e J. Trani. Si studiano le formule per la Divisione nazionale A tra ripescaggi e ritiri annunciati per far quadrare i numeri

I troppi vasi inventati si frantumano. Il movimento dei canestri italiani, fondato sui voti all’ammasso e su altro (mai un pensiero serio sulle giovanili, sulla costruzione di tecnici preparati sui fondamentali individuali e di squadra) entra in rottura. Professionismo anche lì dove non veniva riconosciuto. Certo sopportato, compreso evidentemente dalle società. Collisione inaspettata, dunque, ma prevedibile: Federazione italiana pallacanestro e Leghe in forte preoccupazione, quasi… sorprese! No, era tutto nell’aria, da decenni, agevolato, ovviamente, da uno stato di crisi finanziaria.

Le quaranta lettere ufficiali di rinuncia ai campionati di pertinenza, ricevute dalla Federcanestri da parte delle società aprono il baratro. E non è finita. Nell’attesa del dovuto con- trollo dei pagamenti tramite il conosciuto bollettino freccia Fip le preoccupazioni potrebbero divenire gigantesche rispetto all’attualità. Eventuali scoperte di altre negazioni avverranno tra cinque giorni. Possibili addii di Teramo, Benetton Treviso, la storica Comense della pallacanestro donne, il Potenza di Dnb, allenato da Roberto Miriello, ventitré squadre della Dnc, tra cui il Ceglie Messapico. Nel totale di ieri sera erano dunque quaranta le rinunce lette dal settore agonistico della Fip, presieduto dal napoletano Gianni Del Franco. Ventinove del settore maschile, undici tra le donne del basket. Un vero disastro, una prima volta covata in decenni, e forse più, di errori, messi in onda con particolare «efficacia» da tutti gli addetti ai lavori.

In crisi, tra l’altro, anche il campionato della Divisione Nazionale A. Rinunce da parte di Fabriano (ha preso i diritti della Dnc di Palestrina), Pavia, Anagni. Quindi formula a ventiquattro squadre impossibile. Ne sono rimaste ventuno. Di conseguenza probabile ripescaggio della Liomatic Reggio Calabria. Gironi a undici squadre, ovvia giornata di riposo, diminuite le dodici retrocessioni previste – unico fattore positivo – stessa formula di svolgimento già scritta nelle disposizioni organizzative della stagione sportiva 2012-2013. In attesa di altre mancate iscrizioni (ieri sera il termine utile) le squadre potrebbero ridursi a venti, evitando il ripescaggio del Reggio Calabria, ma la formula sarebbe ribadita. Come assicura Gianni Del Franco, che precisa: «La decisione spetta al settore agonistico e alla Lega, come previsto dalla convenzione».

Non è ufficiale ma dalle nostre parti si sa dell’assenza nei campionati nazionali dell’Adriatica Ruvo (Dnb) e della Juve Trani (Dnc).


Franco Castellano - La Gazzetta del Mezzogiorno