Secondo successo consecutivo per l’Arcanthea che sfodera la personalità necessaria per espugnare il PalaCarife e rimanere nelle parti alte della classifica. Una vittoria prestigiosa su uno dei campi più difficili della Dna contro un’ottima squadra e un grande pubblico. Tutti fattori che non hanno intimorito i biancorossi che nei primi due quarti hanno interpretato la gara nel modo giusto raggiungendo anche i 18 punti di vantaggio per poi riuscire a contenere la rimonta dei padroni di casa. Un compito non semplice, se si pensa che nel terzo quarto ai lucchesi sono stati fischiati 11 falli e non sono mai andati in lunetta mentre gli estensi di falli ne hanno commessi appena 4 usufruendo invece di 13 tiri liberi a favore.

Con Roberto Russo in panchina nonostante la febbre alta, la prima novità è la guida di Matteo Mecacci, bravissimo a vestire i panni del capo allenatore e a interpretare le indicazioni tattiche del suo coach. E l’impatto della squadra è di ottima fattura perché dopo un inizio equilibrato sono Negri e Sorrentino a creare il primo break e ad allungare 11-17. Ferrara però riprende subito il ritmo e con un parziale di 7-0 rimette addirittura il naso avanti. Si deve ripartire da capo ma i lucchesi hanno faccia e atteggiamento giusto così Santarossa segna nuovamente il break nel finale di quarto e all’inizio della seconda frazione il divario si dilata fino a +10 con i canestri di Banti e Sorrentino. Per l’Arcanthea è il momento migliore, bravissima a collassare in area in aiuto sui lunghi e a ripartire. Santarossa addirittura è monumentale e così la squadra chiude +16 all’intervallo.

Nel terzo quarto a più riprese si arriva addirittura al massimo vantaggio (57-39) ma Ferrara va in lunetta addirittura 13 volte contro le 0 dei biancorossi e il conteggio dei falli è 11-4 in favore dei padroni di casa. Casagrande e Negri sono costretti a sedersi in panchina e la Mobyt rientra, ma Lucca ha un cuore grande così, gestisce il rientro e nei momenti di difficoltà si affida a Parente e Santarossa. A 49 secondi dalla fine Parente sbaglia il terzo tempo del potenziale +9 e Ferri da tre riporta le squadre a 4 punti di distanza (71-75). Sulla rimessa Parente perde la maniglia lasciando strada alla schiacciata di Spizzichini (73-75). Mancano 31 secondi e Lucca non concretizza il possesso ma dall’altra parte Casagrande si immola su Ferri e recupera il pallone che vale i due punti.

Alla fine il presidente Ugo Vincenzini è distrutto ma contento e rilascia una dichiarazione sarcastica: «Partita indecente, arbitraggio perfetto. Provate a cambiare l’ordine…»

Matteo Mecacci: «Credo che nei primi due quarti abbiamo fatto una grande partita in un campo difficile concedendo poco a Ferrara. Abbiamo rispettato in pieno le indicazioni che ci eravamo dati e abbiamo limitato Benfatto, non li abbiamo fatti accendere sul perimetro e non abbiamo concesso contropiede. Lo dimostra il solo canestro dal campo realizzato da Ferrara negli ultimi cinque minuti prima dell’intervallo. Poi è arrivata la rimonta di Ferrara nel momento in cui avevamo problemi di falli sulle ali, ma siamo stati bravi a gestire il punteggio. Prendiamo con soddisfazione due punti importanti su un campo dove è difficile vincere e saranno in poche a strappare i due punti. Per noi è una grande soddisfazione considerando anche che veniamo dalla vittoria contro San Severo».

Il Tabellino
Mobyt Ferrara – Arcanthea Lucca 73-75
MOBYT: Casati 5, Fallucca, Brandani, Cortesi 9, Campiello 1, Ferri 20, Castelletta 4, Benfatto 8, Spizzichini 26, Vigna. All. Morea
ARCANTHEA: Sorrentino 11, Bottioni 2, Barsanti ne, Santarossa 14, Casagrande 6, Zanotti, Vincenzini ne, Banti 12, Negri 12, Parente. All. Russo
ARBITRI: Scudiero di Milano e Tomasoni di Comabbio (Va)
NOTE: parziali 18-23, 28-44, 52-61. Uscito per 5 falli Negri al 36’13”. Spettatori 1.800


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