Alexis Ajinca (Credits: Panoramic)

Alexis Ajinca (Credits: Panoramic)

Francia – Lettonia 102-91 (31-15, 21-20, 24-30, 26-26)

Appoggiandosi sull’asse Parker-Ajinca, la Francia vince un incontro fondamentale per il suo cammino nel gruppo E, che torna così ad osservare dalla vetta appaiata con Lituania e Serbia, relegando la discontinua Lettonia al 5° posto davanti al solo Belgio, ma ancora con chance di raggiungere un’inattesa qualificazione ai quarti di finale. I francesi partono per riscattare la sconfitta contro la Lituania ma in avvio sono clamorosamente agevolati da una difesa lettone davvero troppo fragile, che concede agli uomini di Collet troppe occasioni per andare dritti al ferro. Ne beneficia un Batum molto vivo, che produce 6 punti rapidi, ed insieme a Parker confeziona il 18-10 che induce Bagatskis a fermare la corsa francese a 3’52” dal 1° intervallo. Una schiacciata di Bertans nelle prime battute è il miglior lampo di una Lettonia che sfrutta anche un lampo di Blums appena entrato, ma nei primi 9’ concede un clamoroso 75% da due alla Francia. Con 1’10” sul cronometro del 1° periodo, i transalpini toccano il 27-13 con un pregevole canestro di De Colo, già entrato nel giro delle rotazioni che Collet ha potuto iniziare anche prima del previsto. Ajinca si conferma tanto oggetto misterioso a livello NBA, quanto elemento in grado di incidere a questi livelli grazie soprattutto all’atletismo. Sono suoi gli ultimi punti che mandano in archivio il 1° quarto sul 31-15 ed è sua la prima giocata difensiva che ispira la Francia nel 2° periodo, una stoppata ad altezze siderali. Con un buon giro sul perno è poi il primo giocatore della partita a raggiungere la doppia cifra. La Lettonia continua a faticare enormemente, la zona 2-3 tentata da Bagatskis non sembra dare particolari frutti, dunque si cerca di lavorare sull’esecuzione offensiva, per allargare il campo e armare i tiratori che tanto male hanno fatto all’Ucraina un paio di giorni fa. La tripla di Kuksiks vale il -15 (37-22) a 6’ dalla pausa, ma l’arsenale francese pare davvero troppo fornito. Sei punti di tecnica di Diaw e una tiro dall’arco di Batum rilanciano la Francia verso un vantaggio che solo le iniziative talvolta spericolate ma efficaci di Bertans riescono a tenere sulle 16 lunghezze (46-30) a 2’ dalla fine del 1° tempo. Un Ajinca fisicamente incontenibile vicino a canestro porta i suoi fino al +20, agevolato anche dal 10-0 nei punti da rimbalzo d’attacco, limato solo sulla sirena dalla tripla di Strelnieks. All’intervallo, la Francia, tirando col 67% da due, è avanti 52-35.

Il copione non cambia ad inizio ripresa, la Francia continua a contenere bene i pick-and-roll e le uscite dei tiratori lettoni e soprattutto a beneficiare della netta superiorità fisica di Ajinca in mezzo all’area. Il 65-43 stampato sul tabellone a metà del 3° periodo ne rappresenta un’immediata conseguenza. Neppure il 5-0 siglato da Janicenoks e Kuksiks scompone il miglior Batum di quest’Europeo. Qualche cedimento francese arriva invece in occasione del fallo tecnico fischiato a Pietrus che permette il rientro dei lettoni fino al -13 (68-55) con 3’ da giocare. E’ un parziale di 12-3 che induce Collet a bacchettare i suoi nel timeout, senza riuscire ad ottenere però l’effetto sperato. Una tripla di Blums vale il -11 entrando nell’ultimo minuto, una schiacciata di Freimanis addirittura il -9 (74-65). Un 3° quarto complesso per una Francia che mostra un Parker fin troppo tranquillo e protagonista di alcune scelte sbagliate come lo sfondamento su Strelnieks in chiusura che avrebbe potuto generare anche conseguenze peggiori. La Lettonia ha il merito di essere rientrata in partita al 30’ (76-65).  Un gioco da tre punti di Skele riporta ancora il margine in singola cifra e, con l’aiuto del pressing, la Lettonia dimostra di crederci (81-73). Parker non c’è, dunque ci provano De Colo e Diot a ridare ossigeno ai transalpini, ma è il solito Ajinca, nonostante la scelta lettone di marcarlo davanti ne abbia limitato la pericolosità, a fare la differenza (89-77). Con 4’ da giocare Bertans continua a dannarsi l’anima (93-81), un Parker tranquillo da molti minuti piazza un paio di zampate di qualità assoluta ma la Lettonia resta in scia con la sua miglior arma, il tiro da tre (98-91 a 1’30” dalla fine). La Francia, complice il calo di intensità della ripresa, rischia qualcosa in più del dovuto, visto il bruciante avvio, ma archivia la pratica: gli ultimi sigilli li mette lo stesso Parker insieme ad un’entrata fino al ferro di un Diaw poco appariscente ma molto efficace e concreto.

Francia: Ajinca 25, Parker 23, Batum 19. Reb (35): Batum 10. Ast (16): Batum 6.
Lettonia: Bertans 28, Strelnieks 14, Freimanis 11, Kuksiks 11. Reb (23): Selakovs 4. Ast (16): Skele, Janicenoks 4.