Bogdanovic decisivo nel parziale croato nella ripresa

Bogdanovic decisivo nel parziale croato nella ripresa

Croazia

Ante Tomic 7. I 217 centimetri del centro croato sono un problema per i nostri lunghi. Cusin riesce parzialmente ad arginare il giocatore del Barcellona ma Melli non ha le armi per poterlo fermare. 12 centimetri di differenza e un carnet di movimenti in post da antologia, sono veramente troppi per il giovane Melli. Unica pecca della sua partita le 4 palle perse finali.

Luksa Andric N.E.

Dontaye Draper 7. Gioca un’ottima partita creando scompiglio nelle linee della nostra difesa. Fa venire un discreto mal di testa a Cinciarini e Diener e i 12 punti a referto sono solo un surplus all’ottima partita dell’americano naturalizzato.

Bojan Bogdanovic 8. La partita di Bogdanovic di oggi contro l’Italia spiega perché i Brooklyn Nets sono così fortemente interessati al giocatore croato. Nel terzo quarto Bogdanovic spara da 3 come se piovesse ed è in grado di vedere una vasca da bagno al posto del ferro. 18 punti per lui e un’energia incredibile. MVP della gara!

Dario Saric 6. Fa strano guardare il tabellino della partita e accorgersi che Saric a chiuso con 0 punti senza neanche un tentativo dal campo. Le uniche voci attive del suo foglio statistiche sono 1 rimbalzo catturato e 3 stoppate in poco più di 13 minuti di gioco. La partita di Saric è comunque positiva. Nei minuti passati in campo il giovane classe ’94 è attivo su tutti i palloni che contano.

Damjan Rudez 5.5. 2 su 2 ai liberi e poco altro per Rudez che incide il giusto sulla partita.

Roko Leni Ukic 7. Grande partita di Ukic che segna 13 punti per la causa croata e crea scompiglio tra gli esterni italiani. 7 meritatissimo per l’ex virtussino.

Krunoslav Simon 7. Si unisce al festival di triple di Bogdanovic che spacca la partite nel terzo quarto. Chiude con 14 punti e 6 rimbalzi secondo miglior marcatore tra i ragazzi di Jasmin Repesa.

Damir Markota 5.5. Solo 2 punti per il secondo centro croato con un canestro dal campo e 3 errori dall’arco dei 6 metri e 75.

Mario Delas N.E.

Luka Zoric 6.5. Tanta energia per un lungo di esperienza che crea molti problemi al pacchetto azzurro. Cattura 8 rimbalzi ma ha bisogno di 9 tentativi per mettere a referto due canestri dal campo per 7 punti totali.

Alessandro GENTILE - Foto Alessio Musolino 2013

Alessandro GENTILE – Foto Alessio Musolino 2013

Italia

Pietro Aradori 5.5. Pietro è vittima della cattiva scelta di tiro in alcuni momenti chiave della partita che ha colpito molti giocatori italiani. Lo 0 su 4 dall’arco è figlio proprio di questa fretta nel prendersi i tiri da fuori.

Alessandro Gentile 4. Concediamo 4 al giovane Alessando per quello che ha fatto in questo europeo fino ad oggi. La partita di oggi è da dimenticare. Cattive scelte di tiro, isolamenti che si schiantano sulla granitica difesa del lunghi croati e tante piccole cose negative che adesso non vogliamo ricordare. Alessandro deve dimenticare questo pomeriggio a Lubiana. Deve superare il momento come solo un campione come lui può fare. La serata negativa capita a tutti. Resettare e ricominciare.

Guido Rosselli SV. Solo 1 minuto e 36 secondi di gioco sul parquet. Davvero troppo poco per poter esprimere un giudizio.

Luca Vitali N.E

Peppe Poeta N.E.

Niccolo Melli 5 Mai come in questa partita, siamo sembrati così piccoli e inermi sotto canestro. Melli è il giocatore che ha patito di più questa mancanza di chili e centimetri. Tuttavia non possiamo incolpare Madre Natura per una prestazione così negativa. Come ci siamo fatti valere contro la Grecia nella prima fase, anche oggi si poteva fare di più. In più di un’occasione a Melli è mancata la forza per la schiacciata dopo lo scarico dei compagni. Bisogna andare a canestro con più decisione, con l’idea di sfondarlo quel ferro. Siamo consci del fatto che da fuori è facile fare queste considerazioni e che il campo sia l’unico giudice possibile ma siamo convinti che Niccolò sia un giocatore dominante e che possa fare di più. Anche perché sul campo tra due giorni ci sarà Marc Gasol e allora Tomic ci sembrerà un fuscello.

Marco Belinelli 5.5. Una prestazione di luci e ombre per Marco, autore di una partita dal doppio volto. Bene nei primi minuti di gara, Belinelli ha perso il polso della gara nel terzo quarto dove è stato pessimo in attacco e in difesa. Anche lui, si tratta di ritrovare la naturalezza nel gioco che lo ha contraddistinto nella primissima fase dell’Europeo. La Spagna sarà un banco di prova fondamentale per la guardia dei San Antonio Spurs

Travis Diener 6. Il play della Dinamo gioca una buona partita quando si mette in regia a gestire i possessi dell’Italia. Quando la partita diventa nervosa e la Croazia si rifà sotto subisce la pressione e i ritmi senza controllo della gara. Con più lucidità nei momenti caldi sarebbe stata una prestazione davvero notevole.

Gigi Datome al tiro acrobatico (foto A. Bignami 2013)

Gigi Datome al tiro acrobatico (foto A. Bignami 2013)

Marco Cusin 6. Marco Cusin sapeva che non sarebbe stato un rilessante pomeriggio in ufficio quello che lo aspettava sul parquet della Stozice Arena contro i lunghi della Croazia. Prima di tutto, bisogna rilevare che Marco non ha avuto problemi di falli oggi pomeriggio, cosa assolutamente non facile contro Tomic e compagni. In più è stato fermato più volte con il fallo dalla Croazia. Con un paio di liberi segnati in più del 3/7 di oggi, Cusin avrebbe fatto il suo. Siamo comunque contenti della prestazione del Cuso che dovrà darsi ancora più da fare tra due giorni contro Gasol.

Luigi Datome 8. Partita perfetta. Anche se sappiamo che se gli stessimo chiedendo una dichiarazione post partita, Gigi ci direbbe che la sua partita non conta. Gigi sceglie sempre il tiro giusto, va a rimbalzo con decisione (ne cattura 7 ndr), serve i compagni, si tuffa su ogni pallone vagante e la sua leadership in campo è determinante per le speranze di rimonta degli azzurri nel quarto quarto. Joe Dumars guardando la partita non potrà che sentirsi fortunato ad aver scelto di portare a Detroit un giocatore come Datome.

Daniele Magro N.E

Andrea Cinciarini 6. Il Cincia parte davvero bene in regia anche se fa fatica a stare dietro a Roko Ukic. Andrea e Diener si alternano con successo alla regia ma, come per Travis, Cinciarini ha subito la partita rotta del terzo quarto. Ci vuole più lucidità.


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