Andrea Bargnani arriva da una stagione difficile, segnata da un infortunio al gomito che lo ha costretto a bordo campo per più di metà regular season. Il “Mago” è sulla via del completo recupero. Lo abbiamo incontrato a Roma in occasione di Basketball Without Borders dove, insieme a Gallinari e Datome, sta offrendo la sua esperienza a 45 giovani giocatori europei classe ’97.
Prima domanda: come stai?
Sto molto meglio. Il gomito va molto meglio e sto facendo terapia per poter rientrare gradualmente. Sto tornando in forma ma non vogliamo affrettare i tempi.
Parliamo un momento della stagione. Tra le più difficili della storia newyorkese degli ultimi anni e per te molto sfortunata.
Si, per me è stata un’altra stagione segnata da un infortunio che ha dimezzato le mie partite ma, anche se sentivo che quest’anno poteva essere un anno importante, sono cose che non puoi controllare.
Una stagione difficile anche per i tuoi Knicks.
Molto difficile. Una stagione caratterizzata da moltissimi alti e bassi. A inizio stagione c’era molta euforia e molte aspettative. Quando non raggiungi le aspettative soprattutto in una città come New York, dove ci sono molte pressioni dalla stampa e dai tifosi, le cose si fanno subito difficili e trovare anche nello spogliatoio e in campo la serenità per fare bene è molto complicato. Adesso comunque guardiamo avanti.
Il guardare avanti passa soprattutto dalle scelte che Phil Jackson, da pochi mesi alla guida della franchigia con il ruolo di presidente, farà nelle prossime settimane. Come vivete voi giocatori questa situazione?
Noi possiamo solo concentrarci e dare il massimo sul campo. Sappiamo bene che c’è moltissimo entusiasmo e una grande elettricità per questo cambiamento ma ancora la situazione non è propriamente definita. Aspettiamo e guardiamo cosa succede. L’estate che arriva potrebbe cambiare molti equilibri della lega ma non è detto che poi cambi così tanto. Esiste la possibilità che i grandi nomi non si spostino e che gli equilibri non vengano stravolti.
Prima di arrivare a quest’estate però bisogna passare per le Finals. Spurs e Heat. Marco Belinelli è diventato il primo italiano ad arrivare a giocarsi il titolo. Cosa ti senti di dire a Marco?
Siamo tutti molto contenti per lui. Se lo merita perché ha lavorato tanto e deve essere bellissimo essere lì a giocarsi il titolo. Non sono riuscito a parlarci ma gli mando il mio in bocca al lupo per quest’avventura.