Dwyane Wade esalta il pubblico della American Airlines Arena

Dal nostro inviato – Non c‘è il pienone alla AAA Arena di Miami nonostante le interminabili file agli ingressi esterni. Gente come da stile più intenta ad abbuffarsi di pop corn ed hot dog che ad ammirare il riscaldamento ed i balletti delle immancabili cheerleaders. Fischiatissimo Dwight Howard rimasto ad Orlando nonostante le voci di cessione e trade fossero parecchio consistenti in precedenza.
Presentazione in grande stile come solo gli americani sanno fare con i padroni di casa chiamati dal buio dell‘ Arena col classico occhio di bue. Prima del via inno a stelle e strisce cantato senza stecche ed applauditissimo dai presenti.

Dal campo è subito Bosh a farla da padrone sfruttando le caramelle di un Chalmers assolutamente in palla. LeBron resta in campo tutto il primo periodo senza incidere. Il numero 6 in canotta rossa e nera tira solo con 1 su 5, poco male se poi è ancora Bosh che porta sul 23-12 i suoi con lo staff tecnico di Orlando che sfrutta due time out quasi di fila. Si chiude un primo quarto lungo per via dei 20 liberi sul 31 a 22 Heat, con basse percentuali per Howard e compagni e Miami che pare sorniona ma pronta a sferrare l‘acuto definitivo.

Si riprende ancora con Bosh che pare assatanato a fare le veci anche dei due compagni della triade che paiono smarriti. Orlando allora ci crede alzando le percentuali da due e trovando buchi insperati nella difesa diventata stile gruviera dei giocatori di coach Spoelstra. All’intervallo lungo i Magic tirano di più in virtù dei 53 tentativi contro i soli 35 di Miami con solo un’avventura dalla linea dei tre punti, sbagliata da James Jones. 50 a 47 il punteggio, Heat avanti.

La difesa di Miami chiude su Jameer Nelson

Half-time ben più lungo e ricco di spunti che nel Bel Paese con lo show business made in Usa che regala una premiazione di una high school della zona. Non male come spot promozionale per le tante famiglie presenti sugli spalti con figli al seguito. Altra iniziativa che merita menzione la coppia che si è promessa in matrimonio di fronte alle telecamere con tanto di anello di fidanzamento e voci di giubilo dai curiosissimi tifosi. Roba da Grande Fratello. Di spessore ben maggiore invece le citazioni ed i ringraziamenti ai militari tifosi degli Heat – con tanto di nomi sugli schermi giganti – appena rientrati dall‘Afghanistan.

Gli uomini del baffuto Van Gundy proseguono col loro piglio di guerra anche in un secondo tempo finalmente molto interessante e che ha una reale parvenza di NBA match. James prova a svegliarsi dal torpore muovendo il suo score ma sono ancora i Magic a trovare prima il pari e poi anche i successivi vantaggi seppur risicati.

Alla prima tripla a bersaglio dopo 4 padelle degli Heat esplode la AAA Arena. Miami con l‘energia di Wade ed un James intimidatore oltre che già in doppia-doppia per punti e rimbalzi costringe gli ospiti a parlarci sopra e correre ai ripari. Orlando tiene bene il campo scovando buchi inaccessibili nel muro dei padroni di casa con Nelson che smista a piacere assist a Jason Richardson che pero ha la mano fredda da fuori. Al 36‘ è 67 a 63 Heat.

Mentre sugli spalti non si perde occasione per inneggiare al numero 6 idolo di casa con tanto di busto di cartone ed interviste pre-registrate sulla sua storia in uno slang quasi incomprensibile a chi scrive, sui legni ben curati si alternano balletti, giochi e magliette lanciate alle prime file delle tribune mentre quando si gioca si fa veramente sul serio.

Abbraccio tra James e Howard a fine gara

Gli Heat difendono veramente forte ed anche se sbagliano tanto i fans capiscono che è arrivato il momento di divertirsi e spingere i beniamini alla vittoria anche arrabbiandosi per alcune decisioni arbitrali avverse creando un atmosfera di tripudio inimmaginabile ai presenti in un arena NBA per la prima volta. Micidiale Wade che tira col 50% e riporta alla doppia cifra di vantaggio in un amen i bicampioni del mondo. I suoi 14 punti dell‘ultima frazione consentono a Miami l’allungo definitivo.

Singolare come con due minuti ancora da giocare la gente inizi a sfollare mentre gli Heat chiudono la pratica grazie al 31esimo punto del numero 3 prodotto di Marquette. La contesa termina 91 ad 81, tutti in autobus impacchettati come sardine di nuovo in direzione South Beach.

La grande serata NBA dal vivo di DailyBasket termina alla mezzanotte al pari di cenerentola.