Niente di nuovo sotto il sole del campionato che ancora una volta conferma le gerarchie stabilite. Siena ha gestito l’anticipo di giovedì con la solita sapienza le energie in vista della doppia sfida con l’Olympiacos amministrando la pratica Cremona con un ottimo secondo tempo. Dietro la capolista Cantù conserva il minimo vantaggio sulle inseguitrici, successo con il fiatone per i brianzoli che hanno spento solo nel finale la splendida rimonta dei romani guidati da un eccellente Dedovic che ha tenuto in apprensione il pubblico del Pianella sino alla sirena finale. Un successo quello dei biancoblu che vale doppio e che reca la firma di uno Shermadini decisivo, illuminante il suo plus/minus (+17) che svela tutta l’efficacia del georgiano nella preziosa vittoria canturina.

Shermadini decisivo con Roma (foto R.Caruso)

Teramo, colpo salvezza – La banda di coach Trinchieri stacca la sorpresa Sassari che si arena a Teramo chiudendo la splendida serie arrivata sino alla settima doppia W consecutiva. La Dinamo cede davanti al coraggio di una grintosissima Banca Tercas che afferra con forza la gara nel quarto periodo con Brandon Brown e Bruno Cerella autori dei canestri decisivi. Tutta cuore e sostanza la prestazione del ragazzo da Bahia Blanca che trascina i compagni nel momento chiave chiudendo a quota 21 con un sontuoso 9/12 dal campo. Un esame di maturità fallito per il Banco che non toglie nulla alla grandissima stagione dei sardi che avranno un’occasione ghiottissima la prossima settimana per riprendere la marcia affrontando una rivale diretta come la Canadian Solar Bologna che dovrà riprendersi dopo la ruggine potenziale di due settimane di riposo forzato. L’affollatissima terza piazza vede riaffacciarsi anche la sagoma della EA7 Milano che con qualche patema riesce a domare Caserta trascinanta da Collins e Smith. Milano che offre in una partita tutto il campionario di potenzialità, e limiti, di una squadra dal grande talento ma ancora incapace di congelare una gara. Bourousis senza rivali, anche per l’assenza di Fletcher che lascia definitivamente la Reggia, è troppo per la fanteria leggera di coach Pino Sacripanti che chiede ai suoi ragazzi ancora qualche settimana di gare di puro orgoglio per evitare facili e comprensibili distrazioni data la posizione di classifica tranquilla, e senza particolari obbiettivi, da parte dei bianconeri.

Clark e la Reyer onorano il grande Praja Dalipagic

Reyer omaggio a Dalipagic – Orgoglio che non manca ad una Reyer che onora il prestigioso ospite (l’immenso Drazen Dalipagic) ed è ancora una volta leonina in casa contro Varese che fallisce aggancio e sorpasso. Umana che stritola difensivamente la Cimberio nella prima parte della contesa per poi chiudere con l’abituale esperienza garantita da un quintetto super collaudato che fa sognare ormai ampiamente la posteseason ai tifosi veneziani. Tiene il passo anche la Scavolini che passa contro l’incerottata Avellino grazie ad un James White senza rivali. Per Pesaro un successo necessario per stare in scia delle migliori e per cercare di dare un’identità vincente ad una stagione regolare a dir poco simile ad un rollercoaster assolutamente inspiegabile. La Sidigas non era forse il test più attendibile viste le enormi difficoltà con cui si stanno muovendo gli irpini che, salvi ormai da diverse giornate, cercano coraggiosamente di restare competitivi.

L’Harakiri di Biella, il sollievo della Sutor – Con i biancoverdi campani si apre una zona grigia della classifica con Biella che perde una grande chanche per tornare in corsa per i playoffs cedendo in casa contro una Benetton rianimata da Marcus Goree. Le triple del centro trevigiano che chiude con 5/6 dall’arco,non proprio il marchio di fabbrica del lungo biancoverde, la chiave per l’impresa corsara dei veneti che virtualmente firmano la salvezza matematica.

Se Goree fa il "Thomas" Treviso è più di una mina vagante

Operazione che sembra riuscita anche a Montegranaro che scaccia i fantasmi battendo Casale Monferrato in quella che forse rappresenta il successo della svolta per la Fabi Shoes. Sutor travolgente con Fabio Di Bella che impazza come nelle sue prime stagioni di serie A, 26 punti 4 triple 6 rimbalzi e ben 31 di valutazione per l’ex play di Caserta che con un pirotecnico secondo tempo di Zorovski ed un buon McNeal respingono la classica gara dell’ex di Ricky Minard (24 punti con 4/4 al tiro pesante). Non basta alla Novipiù la splendida losing effort dell’ex gialloblu e la sconfitta ad Ancona lascia i piemontesi pericolosamente a 4 punti dalla zona salvezza, traguardo che al momento sembra sempre più complesso.