Dal nostro corrispondente

New York Knicks-Orlando Magic 121-83

J.R. Smith, finalmente una partita ai livelli della scorsa stagione (foto: nbaarena.com).

J.R. Smith, finalmente una partita ai livelli della scorsa stagione

NEW YORK, NY È la classica giornata autunnale newyorkese. La classica giornata di pioggia. Con la città che, al risveglio, ha subito capito che il sole si era preso una giornata di vacanza. La classica giornata buia. Ma un timido spiraglio di luce ha fatto capolino. Merito della brillante prestazione nel derby di ieri, dei 30 punti di margine rifilati ai cugini di Brooklyn e della vittoria che ha posto fine alla serie di nove sconfitte consecutive. Benvenuti al Madison Square Garden, l’arena più famosa del mondo, dove, a meno di ventiquattrore di distanza, i Knicks riallacciano le scarpe per un’altra partita del fitto calendario NBA.

Ad aspettarli ci sono gli Orlando Magic di coach Jacque Vaughn che, nella triste classifica della Eastern Conference, stanno poco poco più su (6-12). E che anche questa sera dovranno fare a meno di Tobias Harris mentre recuperano Jameer Nelson. Woodson, come da copione, rinuncia a Stoudemire che, almeno per il momento, continua a non giocare i back to back. C’è invece Andrea Bargnani che, dopo l’espulsione di ieri, ritorna in campo senza l’incubo-Crawford ed il trash-talking senza fine di Kevin Garnett.

IL PRIMO TEMPO – È diverso da quella del Barclays Center. I ritmi sono tornati quelli lenti di inizio stagione. Ed i Knicks al principio ne risentono. In quattro minuti Orlando ha già segnato 15 punti ovvero il triplo di quelli dei newyorkesi che pagano soprattutto la fisicità sotto canestro di Andrew Nicholson e Glen Davis (che dal vivo è davvero enorme) e la precisione al tiro da tre (sei su sette nel solo primo quarto). Ma due bombe del Mago nell’ultimo minuto, unite al canestro in penetrazione di Raymond Felton, riportano a contatto la squadra di casa, che chiude il periodo sotto di un solo possesso (28-31).

Arron Afflalo. il migliore dei suoi (Foto by Fernando Medina/NBAE via Getty Images)

Arron Afflalo. il migliore dei suoi (Foto di Fernando Medina/NBAE via Getty Images)

Nel secondo quarto le parti si invertono e sono i Knicks a bombardare gli avversari con cinque triple consecutive: Hardaway Jr. (due volte), Prigioni, JR Smith e Metta World Peace, per un parziale di 15-4 che ribalta completamente la situazione. A tenere a contatto gli ospiti, ci pensano Arron Afflalo e Victor Oladipo, autori di più di metà dei punti dei Magic. E si va al riposo con i Knickerbockers sopra di 5 ed in relativo controllo del match.

LA RIPRESA – L’inizio del secondo tempo vede il Mago protagonista: prima difende in modo divino su “Big Baby” Davis, poi, sul ribaltamento di fronte, gioca il pick and roll con Felton ed affonda una prepotente schiacciata. E dopo qualche minuto stoppa Afflalo per poi segnare i liberi per il fallo subito da Nicholson. È un piacere vederlo giocare così. Aggressivo, concentrato, protagonista. Vuole la palla in attacco mentre in difesa si fa sentire da compagni ed avversari.

E anche se gli avversari non sono i deludenti Nets, i Knicks sembrano ancora quelli di ieri sera e con il continuo martellamento dalla lunga distanza allungano sempre di più fino a portare il vantaggio in termini quasi imbarazzanti. A due minuti dalla fine del terzo periodo, Iman Shumpert si fa fuori tutta la difesa prima di scatenare il suo atletismo in una schiacciata devastante che mette il punto esclamativo sulla sua prestazione e su quella della squadra facendo esplodere il pubblico compreso l’impazzito Spike Lee. Anche J.R. Smith sembra aver aggiustato la mira ed i Knicks chiudono il quarto sopra di 20 (89-69).

Il GardenVision celebra la vittoria dei Knicks (Foto di Luca Weber)

Il GardenVision celebra la vittoria dei Knicks (Foto di Luca Weber)

Gli ultimi dodici minuti servono a gonfiare un po’ le statistiche dei Knicks che portano sette giocatori con più di 10 punti a referto, il nostro a sfiorare la doppia doppia (17 punti e 8 rimbalzi) e che vincono la seconda partita consecutiva con almeno 30 punti di margine (121-83).

Clima sereno, quasi di festa, negli spogliatoi dove tutti hanno voglia di parlare e dove tutti hanno voglia di ridere nonostante fosse una buia giornata dell’autunno newyorkese.

Quarantatre triple in 96 minuti bastano a spiegare le due strabordanti vittorie ma sono stati novantasei minuti molto diversi da quelli fin qui disputati.

 

New York Knicks: C. Anthony 20, A. Bargnani 17. Reb (45): C. Anthony 11, A. Bargnani 8. Ast (25): P. Prigioni 6.

Orlando Magic: A. Afflalo 20, V. Oladipo 17. Reb (31): G. Davis 9, V. Oladipo 9. Ast (19): J. Nelson 9.