Dal nostro corrispondente
Brooklyn Nets-Chicago Bulls 110-91
BROOKLYN, NY – “Win or go home”. Per Brooklyn quella di stasera è una partita senza appello: o vincono o vanno a casa. Sono passati solo due giorni dall’incredibile gara dello United Center e Nets e Bulls si ritrovano per quella che potrebbe essere l’ultima qui alla Barclays Center per quest’anno. Una vittoria degli ospiti infatti metterebbe mestamente la parola fine alla prima stagione nella nuova sede dell’ex franchigia del New Jersey.
Stasera più minuti per il nostro “Beli”
Un infortunio al polpaccio sinistro mette fuori causa Kirk Hinrich autore di un’ottima prova in Gara 4. Questo significa Nate Robinson in quintetto e, probabilmente, più spazio per Marco Belinelli.
Partita sonnolenta e per niente aggressiva in avvio, il primo fallo avviene addirittura dopo 8 minuti (cosa davvero insolita soprattutto nella post-season) con Deron Williams che, in penetrazione, segna e poi completa il gioco da tre punti. Probabilmente la maratona di sole quarantotto ore fa ha lasciato i suoi strascichi ed infatti i due allenatori iniziano presto a dare spazio alle panchine. Arriva quindi anche il momento del Beli che timbra il cartellino a quattro minuti dalla fine della prima frazione di gioco.
Lopez è, come di consueto, un incredibile giocatore da primo quarto e, grazie ai suoi 11 punti, i Nets sono protagonisti del primo miniallungo della partita che li vede in vantaggio 26 – 21 dopo 12 minuti. Dall’altra parte Robinson, sabato pomeriggio autore di un’incredibile prestazione, è un po’ più tranquillo ed il suo tabellino segna solo 5 punti.
Nel miniriposo ad allietare i 17.732 della Barclays ci pensano quattro avvenenti ragazze con delle improbabili ma spettacolari schiacciate grazie all’ausilio del tappeto elastico.
È proprio il nativo di San Giovanni in Persiceto ad aprire le marcature in avvio di secondo quarto seguito da Nate the Great con uno straordinario palleggio incrociato sotto le gambe con penetrazione, canestro segnato e fallo subito che riavvicina Chicago a Nets per poi superarli, 30 secondi dopo, grazie al layup di Deng.
Carlesimo aumenta la qualità offensiva dei suoi lunghi inserendo Chis Humphries al fianco di Lopez. E la scelta paga… la coppia di lunghi mette a segno 25 punti; praticamente la metà di quelli segnati da Brooklyn a metà partita (52-44).
Il secondo tempo si apre, come da tradizione tutta americana, con gli spalti mezzi vuoti, perché gli spettatori sono ancora impegnati nelle lunghe file per accaparrarsi il costosissimo, e non sempre di ottimo livello, cibo in vendita in una variegata offerta di fastfood.
Dopo l’All Star Game è considerato il miglior playmaker della lega (nba.com)
Questa seconda parte D Will, dopo essere stato un po’ in ombra per i primi ventiquattro minuti (con soli 6 i punti a referto), la inizia con un piglio più deciso segnando 10 punti in un amen. A dargli man forte è il solito Lopez mentre Wallace e Johnson latitano un po’. Le due star sono comunque sufficienti per portare i Nets, per la prima volta questa sera, ad un vantaggio in doppia cifra.
In questo terzo periodo i Bulls sembrano quasi giocare con l’elastico: quando i Nets portano il loro vantaggio ad una decina di punti infatti Chicago rientra sempre a 4 o 5, forse preparandosi per un’ultima frazione come quella di sabato. Infatti, quando mancano dodici minuti alla fine di questa partita sono solo 4 i punti di differenza.
In questo intervallo c’è tempo per l’ultima esibizione delle Brooklynettes: le cheerleader dei Nets.
Un momento di relax fra un quarto e l’altro grazie alle Brooklynettes
L’ultimo quarto inizia con le seconde linee in campo per entrambe le squadre. Quelle di Brooklyn sembrano poter allungare, ma Belinelli con un’ottima difesa, due rimbalzi e 4 punti in fila riporta la sua squadra a -1. Ma dopo tante cose belle però, l’ex giocatore di Warriors, Hornets e Raptors, macchia la sua partita con un flagrant foul che regala a Blatche due tiri liberi ed un nuovo possesso che Brooklyn trasforma in altri due punti. Un gioco da quattro per i Nets che sull’azione successiva riguadagnano velocemente il pallone complice un fallo in attacco di Noah.
Ci prova il figlio del tennista, con una poderosa schiacciata, a fermare l’emorragia riportando la sua squadra a -5. Ma due liberi di D Will ed un gioco da 3 punti di Lopez riaprono la ferita e Brooklyn si riporta a distanza di sicurezza. Questa volta l’ultima frazione non vede Robinson come dominatore il quale commette tre errori in fila. Gli ultimi minuti appartengono invece a Gerald Wallace che segna 5 punti in dieci secondi con poco più di due minuti sul cronometro di fatto mettendo la parola fine a questa partita ed annullando il primo match point dei Bulls.
Gara 5 si chiude con il decimo assist di Williams che gli regala la doppia doppia (23 i suoi punti). Doppia doppia anche per Brook Lopez con 28 punti e 10 rimbalzi. Nei Bulls tutti un po’ sottotono anche se i 20 Robinson ed i 18 di Butler non sono di certo da sottovalutare. Si ritorna a Chi-town per Gara 6 e per Brooklyn sarà ancora “Win or go home” mentre per i Bulls una nuova possibilità di chiudere la serie ed andare dalle parti di South Beach ad affrontare gli Heat.
Nel dopogara Marco Belinelli si è fermato a lungo a parlare con noi e ci ha detto che, rispetto alle precedenti gare, è mancata l’intensità difensiva e soprattutto la comunicazione concedendo troppi tiri facili ai Nets i quali, essendo con le spalle al muro, forse hanno messo quel pizzico di cattiveria in più. Ha continuato dichiarandosi moderatamente soddisfatto dei suoi playoff. Ha parlato anche di Rose confermando che fisicamente è a posto ma che giocherà solamente quando si sentirà pronto che sia nella prossima serie (se ci dovessero arrivare) o nella prossima stagione.
Brooklyn Nets: B. Lopez 28, D. Williams 23. Rim (44): R.Evans 12, B. Lopez 10. Ass (19): D. Williams 10.
Chicago Bulls: N. Robinson 20, J. Butler 18. Rim (33): C. Bopozer 10. Ass (20): N. Robinson 8.
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