Dal nostro corrispondente

New York Knicks-Atlanta Hawks 111-106

Madison Square Garden, sotto una fitta nevicata (Foto di Luca Weber)

Madison Square Garden, sotto una fitta nevicata (Foto di Luca Weber)

NEW YORK, NY – In una New York completamente innevata, i Knickerbockers tornano a giocare davanti al proprio pubblico ventiquattro ore dopo la sconfitta di Boston. Dal Massachusetts rientrano con tanti dubbi e poche certezze. Ed una delle certezze è purtroppo l’ennesimo infortunio di Kenyon Martin (stiramento dei muscoli addominali) che lo terrà fuori quantomeno per questa partita. Un imprevisto che non ci voleva per la squadra di Woodson, che si ritrova senza difensori puri sotto canestro. Benvenuti al semivuoto (chissà se per la neve o per le ultime, inguardabili, prestazioni dei padroni di casa) Madison Square Garden, l’arena più famosa del mondo, dove gli avversari di stasera sono quegli Atlanta Hawks che, nel precedente di esattamente un mese fa, avevano strapazzato i padroni di casa (e chi non l’ha fatto quest’anno…) battendoli di ben 20 punti.

Viste le assenze e la limitata autonomia, soprattutto in un back to back, di Stat, Woodson schiera il quintetto piccolo con Melo da numero 4 e Prigioni (eh già, manca anche Felton), Shumpert e Smith nel backcourt.

PRIMO TEMPO – Discreto inizio di partita per la squadra di casa con una fase offensiva fra le migliori di quelle osservate fin qui. Anthony, forse pervaso dello spirito natalizio, non esagera con gli isolamenti e quindi la circolazione della palla aumenta sensibilmente. E tutti ne beneficiano un po’ con in testa il Mago che, più preciso del solito, va a segno cinque volte su sette tentativi. I Knicks pagano però dazio sotto canestro a causa delle suddette assenze e per la solita, scarsa propensione alla fase difensiva di Carmelo Anthony. Ed i lunghi di Atlanta ne approfittano. Horford e Millsap sono, non a caso, i migliori marcatori della squadra ospite in questo avvio. E così la partita rimane in sostanziale equilibrio fino alla metà del secondo quarto quando si accende la stella di Tim Hardaway Jr. ed i Knicks scavano quel margine con cui vanno negli spogliatoi (57-48).

Kyle Korver, ha allungato il suo record a 93 partite con almeno una tripla

Kyle Korver, ha allungato il suo record a 93 partite con almeno una tripla segnata

SECONDO TEMPO – L’inizio della ripresa porta i colori italiani con Bargnani che segna tre canestri in fotocopia dai sei metri. I Knicks sembrano poter prendere il largo ma Kyle Korver pensa bene di proseguire la sua striscia record (siamo a 93 partite) ed in tre minuti realizza altrettante triple che riportano la sua squadra a contatto ed i fantasmi sulla world’s most famous arena. Ci prova Hardaway a spazzarla via ma Korver e lo scatenato Williams, con due bombe chiudono il gap. Ed il terzo periodo termina con i Knicks avanti di soli 4 punti. L’ultima frazione si apre con la fiera degli orrori, ovvero con le due squadre che sembrano fare di tutto per commettere turnover. Il vantaggio dei Knicks continua ad oscillare tra i 4 e i 6 punti fino a quando, proprio alla metà del quarto, Anthony e Prigioni segnano due canestri dalla lunghissima distanza e riportano il divario in doppia cifra. Le velenose mani del play argentino sono dappertutto: rubano due palloni agli avversari, segnano un lay-up in contropiede e regalano un comodo tiro da tre che il Mago non può esimersi dal segnare. E la partita piano piano va a spegnersi, non prima che lo scatenato Anthony scollini quota 30 e metta il punto esclamativo alla vittoria dei Knicks.

Pablo Prigioni (qui con Paul George), autore di un'ottima partita contro gli Hawks (Foto di Darron Cummings)

Pablo Prigioni (qui con Paul George), autore di un’ottima partita contro gli Hawks (Foto di Darron Cummings)

Una buona prestazione dei newyorkesi, chiamati alla quinta partita in sette giorni, comunque aiutati dagli avversari che hanno commesso ben 27 turnover dai quali sono scaturiti 36 punti.

IL POST PARTITA – Negli spogliatoi Mike Woodson ha avuto parole al miele per i suoi e soprattutto per Pablo Prigioni, autore di una partita di qualità e di quantità. Anche Bargnani si è detto soddisfatto della partita e della sua prestazione.

 

New York Knicks: C. Anthony 35, A. Bargnani 23. Reb (32): C. Anthony 6, A. Bargnani 6. Ast (19): P. Prigioni 6.

Atlanta Hawks: L. Williams 27, P. Millsap 18. Reb (34): P. Millsap 8, A. Horford 6. Ast (24):  J. Teague 6.