Meo Sacchetti

Meo Sacchetti

Il primo a commentare in sala stampa è l’allenatore della Dinamo, Meo Sacchetti. Queste le sue parole dopo la vittoria della sua squadra: “Ho visto una bella prova di maturità, perché giocare fuori casa e vincere nel campionato italiano non è mai semplice. Siamo partiti molto bene, poi abbiamo perso un po’ troppi palloni e loro si sono rifatti sotto. Abbiamo serrato i ranghi in difesa per circa tre minuti e siamo ripartiti con un altro gap importante che non sono poi riusciti a recuperare. Ripeto siamo partiti molto bene e siamo stati bravi a ripartire ancora meglio. Un’ottima prova in un momento in cui stiamo giocando bene ed in cui stiamo bene. Non ci sentiamo certo i più forti del campionato” aggiunge, “ma siamo una buona squadra. Le grandi squadre invece sono quelle che possono permettersi di giochicchiare 35 minuti e poi vincere la partita negli altri 5, un po’ come ha fatto l’Olympiakos con Siena qualche settimana fa. Noi non siamo quel tipo di squadra, ma possiamo sicuramente migliorare”.

 

Coach Recalcati

Coach Recalcati

Tocca poi a Recalcati commentare la terza sconfitta consecutiva della sua Sutor: “Venivamo da una settimana delicata, e ci è capitata un’ avversaria scomoda. Abbiamo sofferto molto, loro sono stati bravi ma noi li abbiamo avvantaggiati. Le nostre percentuali sono state inferiori a quelle cui siamo abituati, a causa anche di alcune cattive scelte; ora dobbiamo archiviare questa partita, conosciamo i nostri problemi, e ora speriamo di poterli attenuare. Martedì ricominciamo a lavorare per la partita di Brindisi, che aprirà un paio di settimane molto intense con tante partite da giocare”.

 

“Non siamo in un buon momento” continua l’allenatore di Montegranaro. “Ora si riparte cercando di combattere, e soprattutto ritrovare serenità. Si vede che non siamo sereni, dobbiamo compattarci, lavorare insieme convinti che ognuno deve fare un passo verso l’altro. Abbiamo dei limiti, non sto parlando solo dei giocatori ma metto dentro anche staff e società: il segreto dei grandi gruppi però è riconoscere i limiti di chi sta vicino e poi aiutarsi gli uni gli altri. Di questo abbiamo bisogno e ognuno deve fare la propria parte. Non è un momento semplice ma dobbiamo avere la forza di andare oltre le difficoltà. Non è facile, abbiamo molti ragazzi giovani che sono qui per costruirsi un futuro. Dobbiamo focalizzarci sul fatto che soprattutto per loro questa deve essere un’occasione. Ogni giocatore deve investire su se stesso e migliorarsi per poi migliorare la squadra”.