Central Division – Il ranking di DailyBasket:
1. Indiana Pacers
2. Chicago Bulls
3. Cleveland Cavaliers
4. Detroit Pistons
5. Milwaukee Bucks

INDIANA PACERS

Paul George (Getty Images)

Paul George (Getty Images)

L’obiettivo dichiarato è crescere ancora e, per una squadra arrivata fino a gara7 della Finale di Conference – ad un passo dalla seconda Finale della sua storia – è quanto mai ambizioso. Per farlo è stato confermato in maniera praticamente integrale il nucleo di un roster che, seppur giovane, ha già dato enormi dimostrazioni di solidità, vincendo 49 gare in regular season (su 81, per la cancellazione della trasferta a Boston dopo le bombe che colpirono la maratona) ed ha davvero seriamente messo a rischio la corsa al titolo degli Heat. Una squadra atletica, fisica, che ha vissuto la crescita di Paul George fino ad un passo dallo status di stella assoluta e che dalla qualità della sua difesa deve far partire la nuova rincorsa.
Squadra
Le mosse di Larry Bird sono state mirate a rinforzare una panchina che ha mostrato i propri limiti, spesso aggravando i difetti dell’attacco, nei playoffs, aumentandone la qualità offensiva ma anche l’esperienza in modo da uniformarla a quella dello starting five. Il rientro di Danny Granger, con la probabile – ma ancora da verificare – “retrocessione” nella second unit di Lance Stephenson, rappresenta sulla carta l’arma in più, per la sua capacità di giocare anche lontano dalla palla nel quintetto costruito attorno al clamoroso talento di Paul George e all’impatto fisico di Roy Hibbert. Confermato in regia George Hill, l’ala forte titolare sarà ancora David West, giocatore esperto che abbina quantità e qualità. Partiti Augustin, Green, Young, Plumlee e soprattutto Tyler Hansbrough, coach Frank Vogel, quando avrà bisogno di cambiare a partita in corso, vedrà al proprio fianco molti volti nuovi ma dovrebbe esserne contento, perché l’esperienza di Luis Scola nella rotazione dei lunghi, la difesa e il tiro da tre di C.J. Watson in regia, il tiro di Chris Copeland e l’esuberanza di Solomon Hill potrebbero dargli maggiori garanzie da aprile in avanti.
Prospettive
Forte a rimbalzo e in difesa, Indiana deve ritrovare gli equilibri con George in campo insieme a Granger, un aspetto non scontatissimo anche se i progressi nell’ultima stagione del nativo di Palmdale, California dovrebbero aver chiarito le gerarchie ed eliminato gli equivoci, e lavorare sulla qualità dell’attacco che avrebbe l’interesse ad alzare un po’ più spesso il ritmo per evitare i problemi degli ultimi playoffs. Le basi sono comunque ottime, i cambi in panchina garantiscono più esperienza e maggiore variabilità di assetto in modo da essere meno leggibili. I playoffs non saranno semplici ma le risorse almeno per ripetere la corsa dell’anno passato ci sono tutte.
Pronostico
Finale di conference

 

CHICAGO BULLS

Derrick Rose  (Photo by Shane Bevel/NBAE via Getty Images)

Derrick Rose (Photo by Shane Bevel/NBAE via Getty Images)

L’attacco di Chicago era 5° nei punti per possessi due anni fa, è precipitato fino al 23° posto nella passata stagione. E’ solo una delle misure di come il rientro di Derrick Rose possa fare tutta la differenza del mondo per i Bulls. Se l’MVP della stagione 2010-11 riuscirà a stare in salute e quando si sarà tolto l’inevitabile ruggine di un’intera stagione ai box (la preseason già appare incoraggiante), Chicago tornerà automaticamente ad essere una contender. Le partenze di Robinson e Belinelli, aggiunte alla scadenza dei contratti di Hamilton e Radmanovic, saranno compensate dall’arrivo di Mike Dunleavy che, finalmente, al 13° anno nella lega potrà sperimentare l’esperienza di un record positivo, e dall’auspicata crescita – in attesa dei due rookie Snell e Murphy – di Marquis Teague.
Squadra
Con Rose subito in palla dalle prime apparizioni in prestagione, è già assegnato e virtualmente intoccabile il ruolo di point-guard del roster di Thibodeau che, per mettere in campo la consueta difesa soffocante e suo chiaro marchio di fabbrica, potrà contare sulla coppia formata da Jimmy Butler, emerso di prepotenza nella passata stagione, e Luol Deng, per cui però sono state interrotte le trattative per il rinnovo. Insieme compongono potenzialmente il miglior duo di difensori nelle posizioni 2 e 3. Vicino a canestro partono come di consueto Carlos Boozer e Joakim Noah, ma nell’ultimo quarto molto spesso tocca all’attività fisica e alla capacità di ruotare in difesa di Taj Gibson entrare a lasciare il segno al posto dell’ex Jazz e Cavs, mai totalmente convincente soprattutto per giustificare il contrattone. Mentre Hinrich e Dunleavy, giostrando in un paio di ruoli perimetrali possono consentire la creazione di vari assetti e dare il tiro da fuori micidiale sulle visioni di Rose, il roster non brilla per abbondanza nel frontcourt dove Mohammed è di fatto l’unico cambio puro di Noah.
Prospettive
Il ritorno di Derrick Rose, che stacca 5 centimetri più di quanto riusciva prima dell’infortunio ed è pronto a gettare sul parquet una cattiveria agonistica senza precedenti, può portare Chicago molto avanti nella post-season. Il dubbio che accompagnerà la stagione sono le condizioni fisiche, sue e di molti compagni – a lungo tormentati l’anno passato –, in particolare Noah, fondamentale per la sua difesa, ma costretto già fuori durante la preseason. Thibodeau è stato criticato per aver spremuto troppo i titolari in regular season, una gestione che gli converrebbe cambiare per avere risultati in una stagione che, in caso di esito inferiore alle aspettative, potrebbe essere il preludio di grandi cambiamenti.
Pronostico
Semifinale di conference

 

CLEVELAND CAVALIERS

Kyrie Irving

Kyrie Irving

La stagione di una prima svolta, dopo la separazione da LeBron James, nelle intenzioni della franchigia doveva essere quella passata. Ma gli infortuni di Kyrie Irving e Anderson Varejao hanno mandato a monte ogni progetto e i Cavaliers di Dan Gilbert si sono trovati ancora una volta a ripartire dal basso. Di fatto obbligata ad investire, Cleveland lo ha fatto per aggiungere un mix di esperienza e forze nuove ad un nucleo giovane ma che si presenta al via con un anno di maturità in più. Così ha attirato Jarrett Jack, reduce dalla grande stagione ai Warriors, ma anche Earl Clark, ha scommesso su un Andrew Bynum fermo da un anno e chiamato al draft Anthony Bennett – a sorpresa col numero 1 – e Sergey Karasev. Il compito di miscelare tutto è affidato al rientrante Mike Brown, che con la sua mentalità attenta ai dettagli dovrà colmare le lacune difensive ed implementare un sistema d’attacco utile ad esaltare Irving.
Squadra
Tutto ruota attorno a Kyrie Irving, che arriva maturato, motivato a far bene a Cleveland – ed è raro – e determinato a lasciare il segno. E’ probabilmente già ora la point-guard realizzatrice più forte in assoluto e questo spaventa considerati i margini di miglioramento di cui ancora dispone, ma la capacità di crearsi un tiro anche nelle condizioni più difficili è davvero di livello clamoroso. Non ha la visione di gioco dei migliori registi, ma può crescere e vedere correre più veloce il tassametro degli assist specie se i compagni mostreranno l’auspicata crescita. A cominciare da un Dion Waiters, che ha lavorato per ampliare il proprio gioco offensivo, passando per Alonzo Gee, sempre pronto a sacrificarsi per la causa, fino ad arrivare a Tristan Thompson, presenza importante a rimbalzo soprattutto in attacco che ha cambiato la mano di tiro, e Varejao, che però viaggia a braccetto con gli infortuni da almeno tre anni. L’esperienza di Jack e C.J. Miles è una buona polizza dalla panchina, Karasev potrebbe essere il miglior tiratore del draft, mentre Bennett potrà crescere senza urgenza né troppa pressione immediata. Se poi, oltre a Tyler Zeller, tra i lunghi ci fosse anche Bynum in grado di incidere, la stagione potrebbe cambiare panorama.
Prospettive
Squadra giovane che ha saputo inserire anche una buona dose di esperienza. Irving è il leader e l’uomo determinante per ogni risultato, ma, considerate le sue ambizioni di diventare uno dei più grandi in assoluto, pur a soli 21 anni le pressioni non possono spaventarlo. L’incognita maggiore è il rischio di infortuni che accompagna la carriera di diversi giocatori e potrebbe essere la causa di un’altra stagione deludente. Con tutto il roster in buone condizioni, invece, i playoffs non sembrano un miraggio.
Pronostico
Primo turno di playoffs.

 

DETROIT PISTONS

Andre Drummond (Photo by Gregory Shamus/NBAE via Getty Images)

Andre Drummond (Photo by Gregory Shamus/NBAE via Getty Images)

Joe Dumars ha ristrutturato un roster, investendo forte per rompere la serie di 4 stagioni senza playoffs. Se si considera che l’ultima volta in cui i Pistons furono attivi sul mercato dei free agent, presero Gordon e Villanueva, non ci sarebbe da stare tranquilli. Ma stavolta gli affari completati offrono davvero maggiori garanzie e, pur con alcune incognite, possono dare forma ad una squadra, affidata a Maurice Cheeks, in grado di avviare il restyling e contemporaneamente centrare i playoffs, risultato che sarebbe importante ma anche in linea con le spese che hanno portato nella Motown, Josh Smith e Brandon Jennings, oltre al rookie Caldwell-Pope, il rientrante Billups a fare da guida e ovviamente il nostro Gigi Datome.
Squadra
Brandon Jennings ha talento, in attacco è in grado di lasciare il segno e girare una partita, sa tirare da fuori o mettere la palla per terra. Ma deve ancora dimostrare di poter essere un “facilitatore” e un uomo in grado di migliorare i compagni, e sarà ancora più importante diventarlo in una squadra che avrà diverse armi a disposizione ma come prima opzione cercherà di servire la palla in post. Una coppia come quella formata da Monroe e Drummond non ce l’hanno in tanti nella lega, le doti di fisicità e atletismo, intimidazione e presenza a rimbalzo possono condizionare molti equilibri. Anche se, con loro, rimane da capire come si possa integrare al meglio Josh Smith, splendido all-around più che un’autentica prima stella, che negli anni agli Hawks ha confermato di rendere di più da ala forte piuttosto che da ala piccola, come invece lo vedrebbe meglio Dumars. Al fianco di Jennings dovrebbe partire Billups in versione chioccia di un gruppo giovane ma con notevoli potenzialità, fondamentale per dare equilibrio anche da guardia come fatto ai Clippers. Sarà quindi il sesto uomo Rodney Stuckey, chiamato a dare attacco da una panchina non ricchissima, con Will Bynum, Kyle Singler, Kentavious Caldwell-Pope e con Datome che dovrà lottare per i propri minuti con Jerebko e Villanueva.
Prospettive
Gli investimenti estivi rendono insufficiente qualunque risultato inferiore al raggiungimento dei playoffs. Ma la miscela consegnata a Cheeks è tutta da verificare, il talento c’è ed è evidente, ma gli equilibri non sono scontati ed andranno trovati sul campo. Ma, visto il contemporaneo aumento di competitività della Eastern Conference, non sembrano sufficienti per tornare subito alla post-season. A meno che una cessione a stagione in corso di Monroe…
Pronostico
Lotteria

 

MILWAUKEE BUCKS

Ersan Ilyasova (Photo by Mike Ehrmann/Getty Images)

Ersan Ilyasova (Photo by Mike Ehrmann/Getty Images)

Una delle franchigie che meglio esemplifica il concetto di mediocrità nella NBA, durante la offseason, ha provato davvero a ricostruire. Dopo la sconfitta nella Finale dell’est del 2001, con Cassell, Allen e Robinson, i Bucks hanno mancato i playoffs ben 7 volte negli ultimi 12 anni e, quando li hanno centrati, sono regolarmente usciti al primo turno. Ma adesso si riparte. Solo che ogni rifondazione ha bisogno di tempo per trovare la chimica, gli equilibri e soprattutto far crescere i tanti giocatori giovani. Il compito, non semplice, è affidato a Larry Drew, due anni di fila ai playoffs sulla panchina di Atlanta.
Squadra
I tanti movimenti estivi hanno portato diverse novità già nel quintetto base, che partirà dalla voglia di riscatto in uscita da Detroit di Brandon Knight e dal talento mai totalmente incanalato nella giusta direzione di O.J. Mayo. Caron Butler, nativo di Racine, torna a giocare vicino a casa e sarà l’ala piccola titolare ma dovrà dimostrare di essere ancora fisicamente in grado di reggere una stagione intera, mentre vicino a canestro Ersan Ilyasova continuerà a dare attacco, grazie al micidiale tiro dall’arco e al discreto mid-range game, ma non grande difesa. Sulle lacune di molti compagni nella propria metà campo dovrà intervenire uno dei favoriti alla vittoria del premio di “Difensore dell’Anno”, ovvero Larry Sanders, micidiale rimbalzista e stoppatore. In panchina, con Ridnour, Neal e Delfino, tra le guardie non manca certo l’esperienza quanto i centimetri e la tenuta per contenere giocatori più fisici. John Henson ha il potenziale per fare ancora meglio dell’anno scorso, ruotando tra centro e ala forte avrà molti minuti anche perché le alternative, a parte un Pachulia in ripresa da un serio infortunio, non abbondano.
Prospettive
Il compito di Larry Drew si annuncia alquanto improbo, la strada per assemblare questo gruppo di giocatori, che non pare abbondare di qualità e talento purissimo, è ripida e piena di ostacoli. Manca una prima punta designata e la panchina non ha molti punti nelle mani, trovare le combinazioni più equilibrate non sarà facile, così come ritagliare spazio ai rookie Antetokounmpo e Wolters. I playoffs, realisticamente, saranno solo uno spettacolo televisivo.
Pronostico
Lotteria