Tom Thibodeau (Photo Nathaniel S. Butler/NBAE via Getty Images)

Presentandosi al via senza la stella Derrick Rose, i Chicago Bulls non godono di grandissima considerazione pre-stagionale. Questo, appunto, a causa dell’assenza del loro leader, ancora ai box dopo il grave infortunio subito in Gara1 del primo turno di playoffs della scorsa primavera, sul cui ritorno non è ancora possibile pronosticare una data precisa. Un infortunio che ha avuto conseguenze brutali nel breve termine per i Bulls, vista la loro immediata uscita di scena dalla postseason contro i non irresistibili 76ers e che proietta una certa inquietudine sulla stagione ormai alle porte.

Carlos Boozer e Luol Deng (AP Photo/Nam Y. Huh)

Roster
I discorsi e pensieri estivi sono stati quasi interamente rivolti a Rose, al suo infortunio e alla sua riabilitazione, più che ai movimenti di mercato e alla preparazione del roster in vista della stagione. Cosa, tra l’altro, più che comprensibile, visto il viscerale rapporto che lega Rose a Chicago, sua città natale, che lo rende vero simbolo (sportivo e non) della Windy City. Per quanto riguarda il mercato, da segnalare il ritorno dell’ex-idolo Kirk Hinrich, dopo un biennio passato tra Washington e Atlanta, e lo sbarco in Illinois di Marco Belinelli. Un Belinelli che ha rinunciato ad altre offerte economicamente più vantaggiose, pur di coronare il sogno di indossare la maglia rosso-nera dei Tori. Nonostante le primissime uscite di preseason non siano state esaltanti, l’italiano è comunque reduce da un positivo training camp, in cui è riuscito ad impressionare gli addetti ai lavori (sua maestà Derrick Rose in primis) grazie al suo insospettabile atletismo e ball handling. Caratteristiche che lo rendono giocatore diverso rispetto al suo predecessore, quel Kyle Korver (ora agli Hawks) più specialista nel tiro dalla lunga distanza, ma sicuramente molto meno eclettico del nostro Beli. È proprio la panchina – da cui Belinelli, almeno inizialmente, partirà – ad essere stata rivoluzionata rispetto alla scorsa stagione. Oltre al già citato Korver, non ci sono più i piccoli (e positivi) CJ Watson e John Lucas III, il turco Omer Asik ed il rosso Brian Scalabrine. Al loro posto Nate Robinson, Vladimir Radmanovic, Nazr Mohammed ed il rookie Marquis Teague. Non ci saranno invece grossi cambiamenti nel quintetto base, in cui Hinrich e Rip Hamilton saranno inizialmente le guardie titolari che avranno il non facile compito di far rimpiangere il meno possibile l’assenza dal campo di Rose. A loro, si aggiungerà il collaudato trio Deng-Boozer-Noah. Inoltre, è finalmente arrivata la tanto attesa firma di coach Tom Thibodeau sull’estensione contrattuale, che lo legherà ai Bulls per altri quattro anni. Una notizia estremamente positiva per Chicago, visto l’eccellente lavoro sino ad ora svolto da coach “Thibs”, che nelle sue prime due stagioni in riva al Lago Michigan è riuscito a riportare mentalità vincente e vittorie come non si vedevano da anni.

Marco Belinelli (AP Photo/Charles Cherney)

Prospettive
Tutto dipenderà dal rientro (o non-rientro) di Rose. I Bulls devono sperare in una sua veloce e piena guarigione per poter ambire a qualche cosa in più di una semplice qualificazione ai playoffs (con inevitabile uscita al primo turno, vedi la scorsa edizione). Dando retta agli immancabili rumors, Rose potrebbe essere pronto a fine inverno, e il countdown finale in vista del suo ritorno in campo potrebbe scattare verso l’All Star break. È comunque troppo presto per azzardare qualsiasi pronostico a riguardo, anche a causa delle altre voci che lo vogliono addirittura fuori per l’intera stagione, come misura precauzionale atta a preservare la sua futura, ancora lunga carriera. Nel frattempo, il compito principale di coach Thibodeau sarà quello di sopperire al meglio alla sua assenza, puntando ancora su concetti chiave come gruppo e difesa. Il che non sarà di certo una novità, visti i numerosi acciacchi fisici che già la scorsa stagione hanno fatto saltare a Rose ben 27 partite (su 66), ma che non hanno impedito ai Bulls di disputare una sontuosa regular season.

Pronostico
La qualificazione ai playoffs è pressoché assicurata, difficile però al momento immaginare una cavalcata dei Bulls che vada aldilà del secondo turno.