Andrew Bynum (AP Photo/Tom Mihalek)

Le semifinali di conference, raggiunte la scorsa stagione, sono state un traguardo importante per i Philadelphia 76ers di Doug Collins. Traguardo che è senza dubbio il risultato dell’ottimo lavoro di squadra e staff tecnico, ma anche (per essere onesti) dell’infortunio rimediato da Derrick Rose sul finire di gara 1 del primo turno di playoffs che, allo United Center di Chicago, ha aperto la strada alla sorpresa, con l’eliminazione – da testa di serie numero 8 – inflitta ai favoritissimi Bulls, detentori del miglior record dell’intera regular season. Era dal 2003 che i 76ers non superavano il primo ostacolo nella post-season. Pur con una corsa fermata in semifinale di conference dai Boston Celtics, il risultato raggiunto è stato ottimo. Quest’aspetto avrebbe potuto spingere coach Doug Collins e il neo general manager Tony Di Leo a ritentare un’altra cavalcata con la stessa squadra, ma la consapevolezza che “l’episodio Rose” sia stato determinante per l’esito della stagione e le difficoltà sotto canestro incontrate dalla squadra hanno portato la dirigenza Sixers a cambiare le carte in tavola.

Jason Richardson (AP Photo/John Raoux)

Roster
La maxi-trade che ha portato Dwight Howard in California ha lasciato un segno profondo sui Sixers, se non in termini di quantità certamente in termini di qualità dei giocatori coinvolti. Andre Iguodala, leader incontrastato della squadra fino alla scorsa stagione, ha lasciato la città dell’Amore Fraterno per Denver, cedendo il posto di uomo franchigia ad Andrew Bynum arrivato dai Los Angeles Lakers. Anche Lou Williams, miglior marcatore della squadra nella scorsa stagione (14.9 punti), è partito da Philadelphia alla volta di Atlanta. Pensate che i tifosi dei Sixers si siano lasciati prendere dal panico? Non ne hanno avuto il tempo, perché pochi giorni dopo Tony Di Leo si è assicurato i servigi di Jason Richardson, Nick Young e Dorell Wright che insieme a Jrue Holiday, Evan Turner e Thaddeus Young vanno a rafforzare il gioco sul perimetro. Spencer Hawes, che la scorsa stagione ha sofferto un infortunio che non gli ha permesso di dare un contributo di qualità alla squadra, aiuterà Bynum all’interno dell’area. Il possibile quintetto titolare vede Jrue Holiday in cabina di regia, Jason Richardson sul perimetro, Evan Turner come ala piccola, Spencer Hawes e Andrew Bynum dentro l’area.

Lavoy Allen (AP Photo/John Raoux)

Prospettive
Ripetere il risultato della scorsa stagione non è certo facile. Fare meglio sarebbe un traguardo eccezionale. Il futuro della squadra passa da Andrew Bynum. Prima di tutto bisognerà vedere quali saranno le sue condizioni fisiche. Durante l’estate, Bynum è volato in Germania per sottoporsi all’infiltrazione di sangue piastrinato, resa famosa da Kobe Bryant. All’inizio del training camp, Doug Collins ha deciso di tenere ai box il suo centro titolare per prevenire infiammazioni e ricadute. Collins è sempre stato considerato un allenatore che predilige un gioco basato sui lunghi. Non ci dovremo stupire se, a una prima occhiata, il gioco dei Sixers non sembrerà molto diverso dalla passata stagione. Cambieranno le priorità dell’attacco. “Bynum è il miglior centro da post basso dell’intera NBA” ha detto coach Collins. Lo scorso anno i Sixers si sono classificati al 17° posto nel ranking della lega per il miglior attacco, hanno tentato solo il 28% dei loro tiri dall’area pitturata (secondo peggior dato dell’intera NBA) e sono stati i peggiori nella precisione ai tiri liberi. Questi numeri cambieranno sicuramente con Bynum sotto canestro e l’attenzione difensiva, che il centro attirerà dentro l’area, libererà spazi importanti sul perimetro. Jason Richardson, uno dei soli quattro giocatori ad aver tentato almeno 100 tiri da 3 nelle ultime otto stagioni, e Nick Young, tra i tiratori dall’arco più prolifici della lega, saranno i primi due giocatori a dover approfittare di questi spazi. Rispetto all’anno scorso vedremo una squadra molto più fisica, che non avrà paura di sgomitare sotto canestro con i suoi “big men”.

Pronostico
Almeno 50 vittorie. Lotta per il secondo posto della Division insieme a New York e Brooklyn. Qualificazione ai playoffs e passaggio del primo turno di post-season.