Southeast Division – Il ranking di DailyBasket:
1. Miami Heat
2. Atlanta Hawks
3. Washington Wizards
4. Charlotte Bobcats
5. Orlando Magic

MIAMI HEAT

Lebron James (Photo by Jesse D. Garrabrant/NBAE via Getty Images)

Lebron James (Photo by Jesse D. Garrabrant/NBAE via Getty Images)

Stagione nuova, Heat vecchi. Non in senso anagrafico, ma perché la squadra bicampione in carica, dopo aver superato San Antonio nell’ultima epica Finale, non ha cambiato virtualmente nulla del suo nucleo, eccezion fatta per Mike Miller, sacrificato – soprattutto per ragioni salariali – con la clausola dell’amnistia. Rifirmato per un anno Chris Andersen, è rimasto anche Ray Allen che ha deciso di non uscire dal contratto, i rinforzi sono in sostanza due scommesse: Greg Oden, prima scelta assoluta del 2007, e Michael Beasley, numero 2 del 2008, che hanno visto le rispettive carriere andare in picchiata per motivi diversi, fisici il primo, disciplinari il secondo. Difficile che possano spostare molti equilibri ma, consapevoli del rischio, gli Heat li hanno firmati con contratti non particolarmente incisivi sul monte salari.
Squadra
La formazione di Spoelstra, reduce anche dalla storica impresa dei 27 successi consecutivi nella passata regular season, parte con il chiaro intento di tornare almeno in Finale (e sarebbe la quarta volta di fila). Ma il vero obiettivo è ovviamente il terzo anello consecutivo, per centrare quel Three-Peat che consegnerebbe ai libri di storia un gruppo che avrà ancora il discusso ma sempre prezioso Mario Chalmers in regia, affiancato dal fenomenale talento offensivo di Dwyane Wade nel ruolo di guardia. LeBron James in partenza sarà l’ala piccola, almeno sulla carta perché poi di fatto potrà ricoprire qualunque posizione sul campo, anche quella di gestore dell’attacco dal post basso, dove ha annunciato di volersi presentare più spesso che in passato per sfruttare il mix di fisico, tecnica e visione di gioco contro avversari più leggeri e che male si accoppiano a lui in single coverage. Sotto canestro, ancora una volta sarà difficile rinunciare completamente all’esperienza di Udonis Haslem, al fianco di Chris Bosh, chiamato a riscattare un’ultima edizione dei playoffs non esaltante sul piano personale ma ancora in grado di incidere. Dalla panchina, saranno pronti ad alzarsi Norris Cole per il cambio di ritmo in regia, l’esperienza del trio Allen-Battier-Jones per variare l’assetto del quintetto sul perimetro, mentre – in attesa di capire l’effettivo ruolo di Beasley e Oden – non è troppo florido il reparto lunghi, che chiederà grandi sforzi a Chris Andersen prima che a Joel Anthony.
Prospettive
LeBron James, che sente sempre di poter migliorare, è pronto a caricarsi ancora sulle spalle i compagni sulla strada verso un Three-Peat che sarebbe storico ed è tutt’altro che fuori portata, nonostante un’accresciuta concorrenza già all’interno della conference che però non pare per loro insormontabile. Un nuovo successo potrebbe in realtà anche essere il preludio alla separazione dei Big Three, tutti con opzione di uscita dal contratto nell’estate 2014.
Pronostico
Finale NBA.

 

ATLANTA HAWKS

Al Horford (Rick Osentoski-USA TODAY Sports)

Al Horford (Rick Osentoski-USA TODAY Sports)

Sembravano, secondo molti, sul punto di smobilitare. Invece la più che scontata partenza di Josh Smith, dopo nove anni in Georgia, non ha spaventato Danny Ferry, che è storicamente dirigente molto attivo e dinamico sul mercato. Lo ha confermato anche quest’estate, andando a sostituire l’ala passata ai Pistons con Paul Millsap che, con contratto non eccessivo, permetterà al gruppo guidato dall’esordiente coach Mike Budenholzer – un altro di scuola Spurs, come il g.m. – di rimanere in orbita playoffs e di mantenere spazio salariale ora e in crescita – senza perdere contratti di primissimo piano – la prossima estate, per andare sul mercato dei free agent a pescare i pesci grossi che sono sfuggiti quest’anno.
Squadra
Tanti buoni e sottovalutati giocatori compongono il roster di Atlanta, che ha dato fiducia in regia a Jeff Teague, ora chiamato a confermare sul campo di meritare l’estensione da 32 milioni in 4 anni firmata in estate, dopo il career-high in punti e assist che gli aveva generato le attenzioni e l’offerta di Milwaukee, poi pareggiata. Al suo fianco tornerà a disposizione dopo l’infortunio un motivato Louis Williams, attaccante con eccellenti doti realizzative, mentre l’ala piccola sarà Kyle Korver, lui pure ricompensato con un quadriennale, e pronto a fornire la consueta dose di tiro da fuori, con una delle esecuzioni più rapide ed efficaci dell’intera lega. Vicino a canestro, Millsap si allontana per la prima volta da Utah ma senza abbandonare per strada una costanza di rendimento che gli garantisce una relazione quasi continua con la doppia-doppia. Una bella garanzia per affiancare Al Horford, che sarà comunque il principale terminale del gruppo, e, con la partenza di Smith, dovrà portare sulle spalle un buon carico di responsabilità sia in attacco che in difesa. E’ molto cambiata la panchina, che potrà contare sull’esperienza di Brand, tuttavia declinante, e il gregariato del messicano Ayon in mezzo all’area, la gioventù di Carroll e Cunningham sul perimetro, a cui si aggiunge la presenza del secondo anno John Jenkins e dell’interessante rookie Dennis Schroeder.
Prospettive
Squadra molto rinnovata e chiaramente in divenire, non avendo ancora trovato l’assetto con cui puntare a qualcosa di importante. L’abilità di Ferry ha permesso di non smantellare tutto, ma di creare le condizioni per cercare i principali free agent la prossima estate, potendo contare su una base che già vale la seconda parte della griglia playoffs ad est.
Pronostico
Primo turno di playoffs.

 

WASHINGTON WIZARDS

John Wall (Rob Carr/Getty Images)

John Wall (Rob Carr/Getty Images)

Incoronando John Wall quale uomo franchigia con la ricca estensione che entrerà in vigore l’anno prossimo, i Wizards si sono assicurati un futuro. Visto anche quanto è stata importante la prima scelta assoluta 2010 nel rendimento della squadra della passata stagione, lievitata dal 5-28 in sua assenza al 24-25 dopo il suo rientro dall’infortunio. Il roster è stato rinforzato con la scelta di Otto Porter col numero 3 dell’ultimo draft (e del figlio d’arte Glen Rice Jr. al secondo giro), l’aggiunta di Eric Maynor e Al Harrington in panchina, ma la pressione nella capitale non mancherà perché il proprietario Ted Leonsis non ha mancato di mostrare una certa impazienza e il monte salari è piuttosto alto per una squadra dal talento non strabordante. Sarà curioso capire se la mossa della vigilia con Gortat preso in cambio dell’infortunato Okafor, sicuramente positiva sulla carta, potrà essere quella della svolta definitiva.
Squadra
Le chiavi del gioco sono saldamente nelle mani di John Wall, annunciato in grandi condizioni e davvero motivato all’idea di lasciare in segno insieme a quella che ha definito “la squadra più forte” con cui si sia mai allenato. Di fianco, nel ruolo di guardia, avrà Bradley Beal, reduce da una stagione da rookie più che incoraggiante e probabilmente già pronto a mettere il proprio arsenale offensivo a disposizione di una causa che gli chiederà ben più dei 13 punti dell’anno passato. Il ruolo di ala piccola sarà spartito tra Porter e Martell Webster, che potrebbe essere anche spostato nella second unit per alzarne la pericolosità offensiva e le doti realizzative. L’esperienza e la classe di Nenè abbinato alle qualità offensive di Gortat, inserito a pochissimi giorni dal via, può costituire una coppia di tutto rispetto, in grado di dare punti – ma non tantissima difesa – ad una squadra dotata di una rotazione, per certi aspetti, fin troppo ampia e che non sembra abbinare alla quantità un’analoga dose di qualità. Maynor sarà il backup in regia, Ariza e Singleton con l’ex casalese Temple amplieranno la rotazione nelle posizioni 2 e 3, mentre in ala andranno alla caccia di minuti anche il deludente Vesely, Booker e l’esperto Harrington. Può avere spazio come cambio dei lunghi il francese Seraphin, nell’unico ruolo non particolarmente coperto e che potrebbe richiedere rinforzi o la scelta di cambiare assetto per giocare con un solo big man di ruolo.
Prospettive
Formazione sicuramente uscita più forte dall’ultimo mercato, presenta però ancora alcune incognite di non semplice soluzione. Il giovane trio Wall-Beal-Porter può essere la miglior arma, perché sanno tirare, mettere la palla per terra e difendere (anche se hanno carenze fisiche, soprattutto i primi due), ma difettano di esperienza e si inseriscono in una situazione ambientale non tranquillissima, in cui è tuttora incerto anche il futuro del g.m. Grunfeld, che si è giocato le ultime carte puntando su Gortat, e del coach Randy Wittman, bravo con i giovani ma che ha finora vissuto una carriera da head coach NBA nel complesso decisamente mediocre.
Pronostico
Lotteria.

 

CHARLOTTE BOBCATS

Kemba Walker

Kemba Walker

Altro giro, altro tentativo e altro coach. Il terzo in tre stagioni (e il sesto dalla nascita del 2004) è Steve Clifford, chiamato al capezzale della franchigia più disastrosa degli ultimi anni. Un’immediata spinta in termini di credibilità però è arrivata in estate con la firma di Al Jefferson, che diventa per distacco il miglior giocatore della giovane storia dei Bobcats ed è l’uomo a cui si appoggerà la squadra nella speranza di vivere una stagione meno disgraziata. Col suo arrivo, unito a quello di Cody Zeller dal draft (e quello, secondario, di Tolliver da Atlanta), finalmente anche a Charlotte hanno un reparto lunghi che comincia ad essere credibile. Ma la strada è tuttora lunga.
Squadra
Tanti giovani, in alcuni casi ancora molto grezzi, non rappresentano una garanzia di risultati nell’immediato, ma costituiscono una scelta per certi aspetti inevitabile nel percorso di crescita della franchigia. Non abbondano i realizzatori puri, per cui la prima opzione sarà dare la palla sotto per sfruttare il gioco in post basso di Al Jefferson, che si è affidato alle cure individuali di Patrick Ewing per aumentare la propria rispettabilità e credibilità anche nella metà campo difensiva, indiscusso centro titolare di un quintetto ancora governato da Kemba Walker, point-guard di eccellenti doti atletiche, buona visione di gioco e maggiore predisposizione ad attaccare il canestro che a centrarlo da lontano. Il rifirmato Gerald Henderson sarà la guardia titolare: elemento di buone potenzialità, non ha mai dato finora garanzie di continuità, soprattutto nella selezione delle conclusioni. I maggiori margini di crescita li ha Michael Kidd-Gilchrist, elegante, versatile, difensore, abile in entrata, può diventare un giocatore di alto livello con l’esperienza e acquisendo un decente jumper. In coppia con lui in ala ci sarà il rookie da Indiana, Cody Zeller, big man dalle buone doti atletiche che – per quanto possa contare – ha dominato nelle summer league, a cui i minuti non dovrebbero mai mancare, anche perché le alternative non vanno oltre due giocatori soprattutto perimetrali come McRoberts e Tolliver, mentre il primo cambio del centro sarà lo stoppatore Biyombo.
Prospettive
L’arrivo di Jefferson, attirato da una sontuosa offerta economica non pervenutagli da altri lidi, evidentemente poco convinti dalle sue incertezze difensive e  da qualche acciacco, migliora immediatamente le prospettive di una squadra che, oltretutto, con un anno di maturità in più dovrebbe riuscire a veder correre maggiormente il tassametro delle vittorie. Ma, prima di sentir parlare di playoffs, ce ne passa…
Pronostico
Lotteria.

 

ORLANDO MAGIC

Nikola Vucevic

Nikola Vucevic

Ad Orlando predicano pazienza. L’intenzione chiara è quella di crescere gradualmente, sviluppare i propri giovani in attesa di trovarsi nella situazione giusta che possa portare rinforzi di primo piano dal draft e che meriti investimenti significativi sul mercato dei free agent. Per questo, anche nell’imminente stagione, il confermato coach Jacque Vaughn, da valutare più sulla crescita dei giocatori che in termini di bilancio vittorie-sconfitte, non avrà grandi obiettivi immediati ma dovrà preparare il gruppo in vista della prossima annata, che potrebbe nascere sotto prospettive già più incoraggianti.
Squadra
Il gruppo continua ad essere molto giovane e, in quanto tale, con una rotazione che potrebbe cambiare più volte durante la stagione. Tutt’altro che sicuro il quintetto base, che dovrebbe presentare, almeno in partenza, la leadership di Jameer Nelson in regia, la crescita offensiva di Arron Afflalo in guardia, Mo Harkless – protagonista di un’evoluzione incoraggiante nella seconda parte della passata stagione – da ala piccola, Tobias Harris, che appena arrivato da Milwaukee, pare aver trovato in Florida la propria dimensione, come ala forte, e Nikola Vucevic da centro. L’ex big man del Buducnost, con un passato non entusiasmante a Philadelphia, si è dimostrato autentica macchina da rimbalzo e soprattutto da doppie-doppie ed è diventato una delle poche reali certezze di un roster che chiederà almeno una quindicina di punti a Harris, ma potrebbe presto lanciare in quintetto Victor Oladipo, seconda scelta assoluta del draft 2013. La guardia sfornata da Indiana ha qualità almeno pari all’inesperienza, è un immediato candidato al premio di “Rookie of the Year”, che sia nella summer league che in preseason ha giocato parecchio da point-guard, più che per reali necessità di squadra per l’obiettivo della franchigia di svilupparne il più possibile il bagaglio tecnico. Il maggior rinforzo tra i free agent risponde al nome di Jason Maxiell, che allungherà la rotazione dei big man, insieme ad un “Big Baby” Davis che potrebbe anche tornare nello starting five, in ogni caso rischiando di rendere marginale un Andrew Nicholson andato troppo a sprazzi nell’esordio da professionista. Non abbonda la qualità sul perimetro, con Ronnie Price, E’Twaun Moore e Doron Lamb che però faranno fatica ad accendere la scintilla a gara in corso.
Prospettive
Stagione di transizione, probabilmente molto simile a quella passata e conclusa con appena 20 vittorie all’attivo. L’obiettivo è magari vincere qualche gara in più, ma troppe neppure servono perché la speranza di andare a prendere Wiggins al prossimo draft è forte. Tanto spazio per i giovani, Oladipo si candida ad essere presto il trascinatore di una squadra davvero piena di incognite e poco fornita da diversi punti di vista per sperare di superare le 30 W.
Pronostico
Lotteria.