Matt Bonner a Napoli

Matt Bonner a Napoli

Torna in Italia l’NBA 3X la manifestazione che combina tornei 3 contro 3 ad attività di intrattenimento destinate a tutti gli appassionati di pallacanestro.

L’edizione di quest’anno prevede che le squadre vincenti dei tornei maschile e femminile della categoria 18+ di Napoli sfideranno le prima classificate della tappa di Torino. I vincitori di queste gare diventeranno i Campioni Italiani dell’NBA 3X ed avranno la possibilità di partecipare alle Finali Europee, che si terranno a Londra nel mese di gennaio. In quell’occasione i vincitori italiani affronteranno i team campioni degli eventi NBA 3X in Francia, Russia, Spagna e Turchia per conquistare il titolo di Campioni Europei dell’NBA 3X.

Per la tappa di Napoli, in svolgimento fino a domani alla Rotonda Diaz sul Lungomare Caracciolo, l’NBA ha scelto come testimonial l’ala grande Matt Bonner che con i San Antonio Spurs ha vinto l’ultimo titolo NBA (il secondo per l’atleta nato a Concord 34 anni fa).

Lo incontriamo in una mattinata soleggiata sul lungomare: ha l’aria del bravo ragazzo, nessuna atteggiamento da star, potremmo quasi scambiarlo per uno dei tanti turisti se non fosse per i suoi 208 cm e il Larry O’Brien Trophy in bella mostra al suo fianco.

D. Matt, cosa sei riuscito a vedere di Napoli?

R. Ieri sono stato a Sorrento e a Positano con mia moglie e mia figlia (Bonner ha anche un secondo figlio che è rimasto negli Stati Uniti, ndr) e sono rimasto stupefatto dalla bellezza di quei posti. Oggi non so se riuscirò ad andare in giro per Napoli, ma domani abbiamo già programmato di visitare Pompei.

D. Tu dieci anni fa hai giocato per una stagione a Messina. Cosa ti è rimasto di quell’esperienza italiana?

R. Sono cresciuto molto sia dal punto di vista professionale che personale. La squadra purtroppo ebbe alcuni problemi finanziari, ma quell’anno mi è servito tanto per poi affrontare al meglio la mia esperienza in NBA. Ho dei ricordi molto belli dei posti e delle persone, un giorno vorrei tornarci magari insieme alla mia famiglia.

D. Hai appena vinto il tuo secondo titolo NBA. Come fai a trovare nuovi stimoli per cominciare la prossima stagione?

R. Ai San Antonio Spurs abbiamo sempre voglia di vincere, anche quando ci sfidiamo durante gli allenamenti. Basta vedere Tim Duncan che di titoli ne ha vinti cinque eppure ogni partita è pronto a far qualsiasi cosa per vincere.

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NBA 3X a Napoli

D. Quest’anno da voi è arrivato Marco Belinelli. Com’è giocare con lui e soprattutto com’è fuori dal campo?

R. Marco è una grande professionista. Molti lo presentano solo come un ottimo tiratore, ma sa anche difendere duro ed esegue molto bene i giochi di coach Popovich. Fuori dal campo è una persona normale, si è ambientato quasi subito nello spogliatoio, cosa non semplicissima soprattutto se non sei americano.

D. Hai qualche rito scaramantico che fai prima di una partita?

R. Nessun rito, non ascolto nemmeno musica (Bonner è un grande appassionato di musica rock indipendente, ndr). Mangio solo un panino con il tonno perché arriviamo nei palazzetti alle 17 e generalmente non usciamo prima delle 23, quindi rischierei di avere fame durante la partita.

D. In Italia il calcio è lo sport principale. Cosa diresti ad un ragazzo per farlo avvicinare alla pallacanestro?

R. Io sono un grande appassionato di calcio, ma il basket è molto più intenso, più avvincente, basta vedere una nostra partita per farsi una bel carico di adrenalina.