Joe Dumars

Joe Dumars

Joe Dumars aveva cercato di riportare i Pistons ai playoffs investendo pesantemente nell’ultimo mercato. Ma le mosse non hanno funzionato e la squadra costruita, pur tra molte incognite, su Josh Smith e Brandon Jennings si è miseramente spenta finendo fuori dalla post-season pur nella mediocre Eastern Conference. L’esonero a stagione in corso di coach Maurice Cheeks, voluto soprattutto dall’impazienza dell’insoddisfatto proprietario Tom Gores, aveva poi di fatto preannunciato la separazione anche dal presidente in carica, la cui posizione era resa più debole dal contratto in scadenza.

Il contratto infatti non sarà rinnovato e l’epoca di Dumars a Detroit – dove ha disputato l’intera carriera da giocatore – si chiude dopo la vittoria del premio di Executive of the Year del 2003, aggiunto al titolo – con Larry Brown in panchina – del 2004, che si va a sommare ai due vinti in canotta e pantaloncini (1989 e 1990). Un palmares di tutto rispetto, anche se in tanti gli rinfacceranno la scelta di Darko Milicic al numero 2 dietro a LeBron James, ma davanti a Bosh, Wade e Anthony, o la cessione di Billups del 2008 per far arrivare Iverson a Detroit, o ancora i contrattoni offerti a Gordon e Villanueva e, più recentemente, le difficoltà a trovare il giusto coach per risollevare la squadra dalla mediocrità.

Non c’è ancora l’annuncio ufficiale da parte della franchigia della Motown, che potrebbe anche mantenere per Dumars un ruolo da consulente. Ma di certo a dirigere le operazioni da ora in avanti sarà qualcun altro. E sarà l’inizio di una nuova era.