Coach Mark Jackson a colloquio con Jarrett Jack

Coach Mark Jackson

“Non è mai facile prendere una decisione del genere, ma adesso riteniamo sia il momento di prendere una strada diversa” ha spiegato il g.m. di Golden State, Bob Myers. La decisione in questione è l’esonero di Mark Jackson, comunicata al diretto interessato dal proprietario Joe Lacob che, nonostante l’ampio supporto in spogliatoio per il tecnico che ha appena concluso il 3° anno ai Warriors, è rimasto insoddisfatto per i risultati raggiunti sul campo ed ha scelto di cambiare. “Jackson ha avuto un grandissimo impatto sui miglioramenti della nostra squadra e i nostri successi nell’ultimo paio d’anni – ha detto Lacob – Però, nella gestione quotidiana di una franchigia, bisogna anche prendere decisioni complesse e questa lo è. Ringraziamo Mark per il suo contributo e gli auguriamo tutte le migliori fortune”.

Lacob, già azionista di minoranza dei Celtics arrivati in finale nel 2008 e nel 2010 prima di comprare i Warriors, non riteneva evidentemente Jackson in grado di far fare un ulteriore salto di qualità alla franchigia. Soprattutto per i problemi dietro le quinte, dalle dispute con gli assistenti ad una gestione che in generale non ha mai troppo convinto la dirigenza, frenata da anticipare un cambio solo dalle risposte dei giocatori, reattivi di fronte alle qualità da motivatore di Jackson. L’ex point-guard dei Knicks – 121-109 nei tre anni a Golden State, primo coach dopo Don Nelson a portare i Warriors a due qualificazioni consecutive ai playoffs – ora diventa un candidato forte per la panchina dei Lakers, mentre nella Baia potrebbe arrivare uno tra Steve Kerr, in trattativa però anche con New York, e Stan Van Gundy.