Shawn Marion

Shawn Marion

Shawn Marion ha scelto i Cavaliers. Una volta accertata l’impossibilità della sua permanenza a Dallas, si è trovato conteso da Indiana e Cleveland. Era tra gli obiettivi degli Heat prima della partenza di LeBron James, non casualmente lo è diventato di Cleveland dopo il ritorno a casa del “Prescelto”. I Pacers hanno provato ad inserirsi nella corsa dopo il grave infortunio che li priverà per tutta la prossima stagione di Paul George: per questo hanno richiesto ufficialmente alla NBA la cosiddetta “disabled player exception”, che permetterà loro di firmare un giocatore, pescato tra quelli senza contratto, per un anno ad una cifra massima di 5.3 milioni.

Marion è diventato il candidato principale a sostituire George nelle idee di Larry Bird, ma il problema è che quei milioni – nella pratica – non potranno essere usati per intero. I Pacers sono a poco meno di due milioni dalla soglia della luxury tax, che la franchigia non vuole superare, e dunque è quella la somma reale che potranno usare per il free agent destinato a rimpiazzare lo sfortunato George. I Cavaliers possono offrire solo il minimo salariale, pari a 1.4 milioni per un giocatore con più di 10 anni di esperienza nella lega come “The Matrix”. Una differenza economicamente minima, a favore di Indiana, ma una distanza chilometrica in termini di prospettive, tra i Cavs lanciati verso una corsa ai piani altissimi e una squadra avvolta nell’incertezza senza il proprio miglior giocatore: questo è stato l’aspetto che ha pesato di più. Ed ecco perché Shawn Marion, nella speranza di vincere il secondo titolo dopo quello del 2011 ai Mavs, ha scelto di unirsi ai Cavaliers, che sperano ancora di aggiungere Ray Allen ed hanno incontrato Chauncey Billups per offrirgli un ruolo nello staff o ancora da giocatore.

Nelle ultime ore, intanto, New York e Sacramento hanno perfezionato uno scambio che manderà Travis Outlaw e Quincy Acy nella Big Apple in cambio di Wayne Ellington e Jeremy Tyler. La trade non potrà essere ufficializzata fino al 25 agosto, data in cui Ellington, già passato da Dallas a New York a giugno, potrà nuovamente essere scambiato. I Kings recuperano qualcosa sul piano salariale, taglieranno Tyler e forse lo stesso Ellington, mentre i Knicks allungano la rotazione in ala piccola alle spalle di Anthony, a meno che questo non sia solo l’antipasto di qualche altra mossa.