Tyson Chandler (Photo by Elsa/Getty Images)

Tyson Chandler (Photo by Elsa/Getty Images)

Arriva la prima trade della offseason 2014. Come riportato da ESPN, sono coinvolti i New York Knicks, che mandano a Dallas Tyson Chandler – per un clamoroso ritorno – e Raymond Felton, in cambio di Samuel Dalembert, Josè Calderon, Shane Larkin, Wayne Ellington e le due seconde scelte di questo draft (numero 34 e 51).

Per i Knicks è l’inizio di una lenta e non semplice ricostruzione, che permetterà di avere maggiore spazio nell’estate 2015: Chandler ha il contratto in scadenza, ma con questa mossa viene scongiurato il pericolo che tra 12 mesi Felton possa esercitare la player option e rimanere nella Big Apple per un’ulteriore stagione. Inoltre il contratto dell’entrante Dalembert è solo parzialmente garantito (1.8 su 3.7 milioni). Non pesano troppo i salari di uno specialista come Ellington e di un buon prospetto da sviluppare come Larkin, rimane in prospettiva ingombrante invece l’impatto economico di Calderon (vincolato per altri 3 anni a circa 22 milioni), ma pare proprio un rinforzo voluto da Phil Jackson – alla prima trade significativa da presidente – per dirigere il “Triple Post Offense” che New York dovrebbe mettere in campo.

A Dallas, il ritorno di Chandler – salute permettendo – può essere utile per colmare le lacune difensive a centro area palesate nell’ultima stagione. Più difficile inquadrare l’effettivo miglioramento che può essere garantito da Raymond Felton, alle prese oltretutto con problemi giudiziari, che al momento prenderebbe possesso della regia texana. Ma altri sviluppi sono attesi su entrambi i fronti, a cominciare dal comune interesse per la conferma in un caso e per l’ingaggio nell’altro di Carmelo Anthony.

Nel frattempo, Cleveland ha presentato ufficialmente David Blatt (“Chiaramente è una sfida, ma il gioco non è così diverso dall’Europa. Il livello di atletismo e velocità è superiore, ma è lo stesso sport”) e reso l’associate head-coach Tyronn Lue – che sarà importante – l’assistente più pagato nella storia NBA (6.5 milioni in 4 anni). I Cavs sognano in grande ma l’obiettivo, già preannunciatovi in queste pagine, di prendere Kevin Love – anche per attirare LeBron James – ha subito una brusca frenata, dato che, secondo il report di Yahoo! Sports, l’agente Jeff Schwartz avrebbe indicato che Cleveland non sarebbe mai considerata un’opzione credibile per un’estensione pluriennale dopo la prossima stagione.

A Memphis è finita in un pericoloso stallo la contrattazione tra i Grizzlies e Zach Randolph che, infastidito dal mancato raggiungimento di un accordo per un’estensione, ora pare davvero sul punto di non voler esercitare la player option e diventare free agent.