Cambiano gli equilibri nella Northwest Division, con i Thunder, ambiziosi verso l’anello, nettamente davanti a un gruppo di squadre giovani e destinate ad un frustrante ma necessario periodo di transizione. Da tenere d’occhio i numerosi talenti acerbi pronti a sbocciare per consacrarsi. L’anno scorso a Portland sono bastate 51 vittorie per arrivare in testa e ora Minnesota si candida come una delle possibili sorprese della nuova annata.

Gallinari, Mudiay e Miller (NBA.com)

Gallinari, Mudiay e Miller (Foto: NBA.com)

DENVER NUGGETS

Tra infortuni, problemi dentro e fuori dal campo e il cambio di allenatore, il cammino di Denver nella stagione 2014-15 è stato un fallimento testimoniato dal record di 30-52, anche se negli ultimi mesi il coach ad interim Melvin Hunt ha comunque svolto un ottimo lavoro. Le idee della dirigenza, però, sono state altre: è arrivato al timone dei Nuggets Mike Malone, esonerato dai Kings circa dieci mesi fa e subito intenzionato a trasmettere un’impronta di gioco basata su ritmo alto, velocità e difesa. Una “trade” con Houston ha mandato via dopo sei anni Ty Lawson (tutti gli atleti giunti a Denver dallo scambio sono stati tagliati), point guard di talento ma che era ormai in rottura da diversi mesi con la franchigia. All’inizio del training camp, inoltre, si è unito alla truppa del Colorado il due volte campione NBA Mike Miller, che porterà quella leadership e quell’esperienza che a questa squadra servono come il pane. Ma sono due i giocatori che hanno riempito maggiormente l’estate giallo-azzurra. Il primo è il rookie (settima scelta) della Repubblica Democratica del Congo Emmanuel Mudiay, talento cristallino che potrebbe rendere radioso il futuro delle “Pepite”; il secondo è il nostro Danilo Gallinari, che vedremo molto spesso da ala grande, sempre più uomo franchigia e leader dopo il faraonico rinnovo fino al 2018 che testimonia ormai il suo spessore nella pallacanestro a stelle e strisce. Kenneth Faried è chiamato a fare un obbligatorio salto di qualità, mentre suscita interesse il tris di giganti europei composto da Nurkic, Lauvergne e Jokic, classe 1995. I Playoffs appaiono lontani, sarà probabilmente un anno di transizione, ma è un passo doloroso e necessario da compiere per ritornare ai livelli di qualche anno fa.

Roster: Darrell Arthur (F), Will Barton (G), Wilson Chandler (F), Kenneth Faried (F), Randy Foye (G), Danilo Gallinari (F), Erick Green (G), Gary Harris (G), JJ Hickson (F), Nikola Jokic (C), Joffrey Lauvergne (F), Mike Miller (F), Emmanuel Mudiay (G), Jameer Nelson (G), Jusuf Nurkic (C).

Partenze: Ty Lawson, Ian Clark, Jamaal Franklin.

Rubio, Wiggins e Garnett (Foto: cbssports.com)

Rubio, Wiggins e Garnett (Foto: cbssports.com)

MINNESOTA TIMBERWOLVES

I “Lupi” vengono da una stagione perdente anche a causa di molteplici problemi fisici e quest’anno dovranno partire con un nuovo volto in panchina (Sam Mitchell), visto che il loro coach (e Presidente) Flip Saunders, che aveva annunciato di dover rimanere lontano dal campo a lungo, ha purtroppo già perso la sua battaglia contro il cancro. Il futuro sorriderà senz’altro alla franchigia di Minneapolis, che però in estate ha aggiunto ulteriore talento al roster per cercare di stupire fin dal presente. Il Draft potrebbe far leccare i baffi alla dirigenza con gli approdi del lungo candidato al premio di rookie dell’anno Karl-Anthony Towns, prima scelta, e del playmaker Tyus Jones, MVP delle scorse Final Four di NCAA con Duke. A proposito di Most Valuable Player, il miglior giocatore della scorsa edizione di Euroleague Nemanja Bjelica ha deciso di fare il grande salto e avrà lo spazio per emergere anche in NBA con i colori di Minnesota. Questa banda di giovani sarà tenuta non solo sotto la “vigilanza” di Kevin Garnett, ma anche di altri due veterani che il mercato estivo ha portato ai Timberwolves: Tayshaun Prince e Andre Miller. Nuove facce, una condizione psicologica non facile, un organico inesperto ma dall’altra parte un infinito talento da far sbocciare, profondità, voglia di riscatto dopo il 16-66 della scorsa annata e giocatori come il brillante Ricky Rubio, il fenomenale Andrew Wiggins, il fidato Kevin Martin e il duro Nikola Pekovic a disposizione. Per loro potrebbe essere un’altra stagione di passaggio e mutamento, ma senza infortuni e con una chimica vincente questa squadra ha le carte in regola per diventare una delle piacevoli rivelazioni del 2015-2016. Nella Eastern Conference sarebbero Playoffs assicurati, ma la storia dall’altra parte cambia e non di poco.

Roster: Nemanja Bjelica (F), Gorgui Dieng (C), Kevin Garnett (F), Tyus Jones (G), Zach Lavine (G), Kevin Martin (G), Andre Miller (G), Shabazz Muhammad (C), Adreian Payne (F), Nikola Pekovic (C), Tayshaun Prince (F), Ricky Rubio (G), Damjan Rudez (F), Karl-Anthony Towns (C), Andrew Wiggins (F).

Partenze: Chase Budinger, Robbie Hummel, Mo Williams, Anthony Bennett, Gary Neal.

Durant e Westbrook: ultima possibilità di vincere il titolo insieme? (Foto: nbapassion.com)

Durant e Westbrook: ultima possibilità di vincere il titolo insieme? (Foto: nbapassion.com)

OKLAHOMA CITY THUNDER

I Thunder hanno tutte le carte in regola per dimenticare le difficoltà della passata stagione e affrontare con grande ottimismo questa annata, in cui l’obiettivo è senza mezzi termini quello di ritornare ai vertici della Western Conference per poi puntare al titolo. La speranza è quella di evitare infortuni, il vero incubo di quella che ora è la truppa di coach Billy Donovan, subentrato a Scott Brooks, che ha lasciato la città dopo ben sette anni. Questo organico, se sano, fa davvero paura, anche perché è insieme da tanto e potrebbe non aver bisogno dello stesso tempo di altre “contenders” per trovare l’alchimia giusta. Russell Westbrook è reduce da un 2014-15 strabiliante e l’eccezionale Kevin Durant è pronto per riconquistare l’intera Lega; già questi sono punti di partenza a dir poco essenziali visto che stiamo parlando di due superstar, senza dimenticare la solidità di Serge Ibaka sotto le plance. L’estate non ha portato a Oklahoma City nuove pedine di rilievo, ma la dirigenza ha chiuso due importanti affari per quanto riguarda i rinnovi di Kyle Singler e del centro turco Enes Kanter, ottimo in attacco ma carente a livello difensivo. La free-agency del 2016 si avvicina e per Durant potrebbe essere l’ultima delle tante occasioni di conquistare il titolo da regalare ai Thunder. Ora o mai più?

Roster: Steven Adams (C), D.J. Augustin (G), Nick Collison (F), Kevin Durant (F), Josh Huestis (F), Serge Ibaka (F), Enes Kanter (C), Mithc McGary (F), Anthony Morrow (G), Steve Novak (F), Cameron Payne (G), Andre Roberson (G), Kyle Singler (F), Dion Waters (G), Russell Westbrook (G).

Partenze: Jeremy Lamb, Perry Jones III.

PORTLAND TRAIL BLAZERS

Il fenomeno Aldridge, che ha condizionato le decisioni degli altri free-agent, il tiratore Matthews, e poi Lopez, Batum, Freeland, Blake e Afflalo: la maggior parte di questi giocatori è stata essenziale per le 51 vittorie della scorsa stagione, ma ora tutti appartengono al passato di Portland, la grande delusa del mercato estivo. I Trail Blazers non potevano più ambire a trattenere certi nomi a causa di un complesso rebus salariale e hanno deciso di cambiare due terzi dell’organico, ripartendo quasi da zero. Quel “quasi” si riferisce al due volte All-Star 25enne Damian Lillard; la stella ha rinnovato a una cifra astronomica per altri cinque anni, dimostrando fedeltà nei confronti della squadra e del progetto che inevitabilmente dovrà passare per una stagione frustrante e perdente. Tra i nuovi arrivi spiccano i nomi, comunque non particolarmente entusiasmanti, di Al-Farouq Aminu, Gerald Henderson e dell’atletico lungo Mason Plumlee. Il talento offensivo è ai minimi termini e i punti, come ha confermato la preseason, sono eccessivamente concentrati nelle mani di Lillard e di C.J. McCollum, esterno in crescita che avrà lo spazio per commettere errori, migliorare e mettersi ulteriormente alla prova. Sulla carta questi Trail Blazers sono uno dei team più deboli della Lega, ma una scelta alta al prossimo Draft potrebbe essere un buon punto di partenza verso la rinascita della Rip City.

Roster: Cliff Alexander (F), Al-Farouq Aminu (F), Pat Connaughton (G), Allen Crabbe (F), Ed Davis (F), Tim Frazier (G), Maurice Harkless (F), Gerald Henderson (G), Chris Kaman (C), Meyers Leonard (C), Damian Lillard (G), C.J. McCollum (G), Luis Montero (G), Mason Plumlee (C-F), Noah Vonleh (F).

Partenze: LaMarcus Aldridge, Nicolas Batum, Steve Blake, Wesley Matthews, Aaron Afflalo, Joel Freeland, Robin Lopez, Alonzo Gee.

UTAH JAZZ

I Jazz sembrano non essere destinati a fare, neanche quest’anno, il passo in avanti per abbracciare un record positivo e mirare concretamente ai Playoffs. La truppa di coach Snyder è molto giovane e promettente, ma la dirigenza in estate non ha portato a Salt Lake City nessun giocatore in grado di far salire il livello di un roster decisamente acerbo; la strategia potrebbe essere quella di puntare alla free-agency del 2016 tenendo conto della buona situazione salariale, anche se lo Utah non è uno Stato che ultimamente attira giocatori di valore liberi da vincoli contrattuali. Il quintetto è composto da ragazzi tutti nati dopo il 1990 e il “veterano” dei Jazz è l’intrigante ala piccola Gordon Hayward, che ha 25 anni; sarà il nativo di Indianapolis a doversi confermare come leader, alzando anche l’asticella dei compagni. È un gran talento, un giocatore versatile che l’anno scorso ha realizzato 19.3 punti di media, ma non è e probabilmente non sarà mai una stella: per questo devono affiancargli un nome di rilievo. Importante sarà il lavoro di Favors e Gobert, difensivamente e atleticamente dominante, sotto canestro; inoltre il lungo tedesco Tibor Pleiss, arrivato dal Barcellona, potrebbe aver trovato il contesto adatto per farsi notare anche “di là”. L’esterno australiano Dante Exum, classe 1995, salterà gran parte del 2015-16 a causa di una rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.

Roster: Trevor Booker (F), Trey Burke (G), Alec Burks (G), Dante Exum (G), Derrick Favors (F-C), Rudy Gobert (C), Gordon Hayward (G-F), Rodney Hood (G-F), Joe Ingles (F), Chris Johnson (F), Trey Lyles (F), Elijah Millsap (G-F), Raulzinho Neto (G), Tibor Pleiss (C), Jeff Withey (C).

Partenze: Jeremy Evans, Jack Cooley.


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