UPS – Undici vittorie di fila per i Cleveland Cavs (30-20) e un deciso calcio alle nubi che aleggiavano sopra la squadra dell’Ohio, indicata da molti ad inizio stagione come la squadra da battere. Questa serie positiva non deriva tanto dal fatto che LeBron James e Kyrie Irving abbiano ingranato una marcia superiore, e neppure dai buoni movimenti di mercato effettuati, ma bensì dalla difesa. Per la prima volta in stagione i ragazzi di coach Blatt si stanno applicando con intensità nella propria metà campo, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Subito dopo le due superpotenze tengono botta i Milwaukee Bucks (28-23), nonostante le tegole degli infortuni occorsi ormai da diversi mesi a Parker e Ilyasova, e i problemi off-court di Sanders. Al momento il sesto posto è abbastanza al sicuro, con sei vittorie in più rispetto al mucchio degli inseguitori capitanati da Charlotte, Miami e Brooklyn.

La rincorsa dei Pacers alla postseason (18-32) è alimentata da una buona notizia in questa stagione disastrata: Paul George, dopo l’orrendo infortunio dell’estate scorsa patito in nazionale potrebbe tornare a disposizione già nel corso di questa stagione. Ora sta ai compagni fare del proprio meglio, per regalare almeno un primo turno di Playoff alla propria superstar.

DOWNS – Non brillantissimo il periodo di forma dei Chicago Bulls (30-20), che dopo aver sbancato la tana di Curry e Thompson, hanno patito tre sconfitte in altretante uscite e si sono fatti agganciare dai Cavs al quarto posto ad Est, a ben 11 gare di distanza dalla capolista Atlanta. C’è tempo fino al 19 febbraio per provare ad imbastire qualche trade, soprattutto per coprire un evidente buco nello spot di ala piccola, nel quale Dunleavy continua ad avere guai fisici. Come era prevedibile, i Pistons (19-31) si sono placati dopo le sette vittorie di fila, tornando a perdere partite sulla carta tutt’altro che inaccessibili, come quella con Philadelphia nella quale i ragazzi di Van Gundy hanno realizzato la miseria di 69 punti.  L’infortunio di Jennings ha tolto molta imprevedibilità all’attacco dei Pistons, e un pizzico di fiducia nella squadra, che ora crede sempre meno nell’ottavo posto.

HOT – Nella serie vincente dei Cavs Kyrie Irving sta collezionando 27.6 punti a partita con il 54.8% da tre. Era dal 1994 che un giocatore non segnava 10 triple e 10 tiri liberi nella stessa partita, l’ultimo e unico a riuscirvi fu Joe Dumars. I 93 punti in due partite contro  Portland e Detroit in tempi recenti sono secondi solo ai 110 di Kobe nel 2007.

NOT – Restando a Cleveland, c’è bisogno di un maggiore apporto di Kevin Love, se davvero la squadra vuole puntare a qualcosa di prestigioso. Nella scorsa stagione a Minnesota non è mai sceso sotto la doppia cifra, mentre in 50 partite con i Cavs è rimasto sotto quota 10 in otto occasioni. Un altro giocatore rispetto a quello che eravamo abituati ad ammirare…

STATS – La vittoria dei Bulls sul campo dei Warriors non solo ha interrotto una serie di 19 successi di fila in casa, ma è stata la prima vittoria di una squadra della Eastern Conference contro gli Splash Brothers. Presenza numero 300 per Jonas Jerebko con la casacca dei Pistons.

INJURIES – Rottura del tendine d’achille per la prima bocca di fuoco dei Piston Brandon Jennings e assenza che durerà dai 6 ai 9 mesi.. A sostituirlo nel quintetto di Van Gundy tocca a D.J.Augustin, che sta ben figurando in queste prime uscite da titolare.