Paul George e LeBron James stanno dando vita a una sfida emozionante

Paul George e LeBron James stanno dando vita a una sfida emozionante

Sesta settimana di NBA Hot Spots e Conference Finals che entrano sempre più nel vivo, con Miami che nella notte sbanca Indianpolis e si riaggiudica il fattore campo e San Antonio che per la seconda gara consecutiva porta a casa il supplementare contro i Memphis ottenendo così un importantissimo triplo match point.

Due gare all’Overtime che però sono state meno appassionanti del previsto, con i Grizzlies che si sono sciolti come neve al sole e hanno lasciato campo aperto a Duncan e soci, che hanno fatto valere la loro maggior esperienza e hanno messo con le spalle al muro il team di Hollins.

Miglior Partita
Gara 2 tra Indiana e Miami è stata, tra le Finali di Conference, quella finora più emozionante, con i Pacers che hanno avuto la meglio dei campioni in carica dimostrando di essere più pronti di quanto si potesse pensare per giocarsela a questi livelli. Un paio di volte infatti hanno provato l’allungo in doppia cifra e non si sono fatti intimorire dai recuperi degli Heat, rispondendo anzi sempre con  controparziali e dimostrando di poter chiudere la gara grazie alla loro difesa. Rispetto a Gara 1, inoltre, coach Vogel nei momenti decisivi non ha commesso l’errore di rinunciare a Hibbert, chiudendo bene l’area e costringendo LeBron James a due sanguinose palle perse negli ultimi possessi.

Miglior Giocatore
Se la serie tra Indiana e Miami è a tutt’oggi una serie molto equilibrata, nonostante la vittoria in trasferta degli Heat, parte del merito va a Roy Hibbert, che sta giocando gare di altissimo livello dimostrandosi ormai al top tra i centri NBA. L’ex Georgetown sta tenendo medie da 22.7 punti, 12 rimbalzi (di cui 6.7 offensivi!), 1.7 assist e 1.3 stoppate ad allacciata di scarpe, costringendo gli avversari a tirare con il 38% dal campo dal pitturato quando c’è lui in area. Vero che si trova contro lunghi meno fisici, ma sicuramente è una nota positivissima di questa post-season.

Coach Popovich finora non ha sbagliato nessuna mossa

Coach Popovich finora non ha sbagliato nessuna mossa

Miglior Coach
Gregg Popovich è il miglior coach della lega, ormai non sembrano esserci molti dubbi al riguardo. Anche un allenatore molto preparato come Lionel Hollins, che fin qui ha dimostrato di essere un ottimo coach e di sapersi adattare ai cambiamenti in corsa (come la cessione di Rudy Gay), si deve inchinare agli aggiustamenti e alle soluzioni che sta disegnando il suo avversario. Dopo una serie contro Golde State in cui non ha avuto molto spazio, coach Pop ha riproposto Bonner contro Memphis, costringendo i lunghi di Memphis ad aprirsi in difesa e togliendo dai giochi Zach Randolph, una delle armi principali dei Grizzlies. La serie non è ancora chiusa, ma tre match point sono sulla racchetta degli Spurs, grazie soprattutto alle soluzioni tattiche dell’ex agente della CIA.

Miglior Momento
Attimi conclusivi del terzo quarto di Gara 2 tra Pacers e Heat. Paul George prende palla in punta, si libera della marcatura di LeBron James e va ad inchiodare una schiacciata sulla testa di Chris Andersen guadagnandosi anche il libero addizionale. Rimessa con 4 secondi da giocare e palla a James, che marcato da George attraversa tutto il campo, si arresta dai 9 metri e infila la tripla del meno 2. Poi la parte più bella, con LBJ che chiama l’avversario, gli dice qualcosa e si scambia un “cinque” con lui. Un gesto che in una serie così intensa e fisica fa capire quanto rispetto ci sia tra le stelle in campo.

Miglior Dichiarazione
Ancora una volta quando si parla di dichiarazioni si deve premiare coach Gregg Popovich, che a fine primo quarto di Gara 3 contro i Grizzlies, con i suoi sotto e in difficoltà, risponde laconicamente alla bordocampista Doris Burke: “Turnovers” a due differenti domande sulle difficoltà in attacco e in difesa degli Spurs. Più che di capacità di sintesi, chiaro caso di “non parlate al conducente” in versione NBA.