Danilo Gallinari rientrerà prima del previsto?

Settimana ricca di alti e bassi per i Nuggets, che, dopo la sconfitta in casa dei Jazz (102-121) hanno perso anche a Minneapolis (100-117) e addirittura a Toronto (96-105) mentre, paradossalmente, hanno vinto sul campo più difficile, quello dei Bulls (108-91), seppur ancora privi di Derrick Rose. Infine, nella gara di stanotte contro i modesti Bobcats, è arrivata un’altra vittoria con sei uomini in doppia cifra (dei nove a referto).
Se però Chicago era senza la sua stella, anche ai Nuggets mancava ancora, oltre a Rudy Fernández, fuori per tutta la stagione, anche Danilo Gallinari.
Dopo la frattura al pollice sinistro avvenuta contro i Mavs il 19 marzo, Danilo non ha ovviamente più rimesso piede in campo e non è nemmeno partito con la squadra per le sette gare in trasferta che termineranno il 4 aprile a New Orleans.
L’obiettivo del Gallo, infatti, è di tornare in campo, probabilmente protetto da un tutore, a partire dalla prima gara casalinga, quella contro Phoenix del 6 aprile, anticipando così di quasi due settimane la data prevista per il suo rientro.
Probabilmente la cosa più saggia sarebbe non forzare i tempi di recupero, anche perché i Nuggets, nell’ultimo periodo, e soprattutto dopo la trade che ha visto partire Nené, hanno visto peggiorare nettamente il loro record e sono attualmente fuori dai playoffs. D’altra parte, però, è comprensibile il desiderio di Gallinari di rientrare il prima possibile, sia per poter continuare a lottare fino all’ultimo per la post-season, sia perché probabilmente, stanco dei continui problemi fisici, vuole dimostrare, soprattutto a se stesso, di poter fare la differenza in campo ed essere il leader della squadra, cosa che gli è riuscita poche volte quest’anno. Anche per questo continua a lavorare intensamente in palestra, utilizzando solo la mano destra.

Gli ultimi due innesti dei Nuggets, Chandler e McGee, dopo la sconfitta contro i Jazz

Nel frattempo la squadra cerca di ritrovare un equilibrio in campo dopo la partenza di Nené. L’assenza di un giocatore del suo calibro effettivamente si fa sentire, soprattutto per la sua capacità di prendere iniziative sotto canestro, cosa che il pur positivo Faried non è in grado di fare al momento, ma i nuovi innesti fanno ben sperare per il futuro. Il ritorno di Wilson Chandler è stato in un certo senso provvidenziale, dato che è avvenuto quasi in concomitanza con gli infortuni di Gallinari e Fernández, che hanno un ruolo simile al suo: Chandler ha avuto un inizio “zoppicante” (segna 11,5 punti a gara con il 39% dal campo e 6,3 rimbalzi catturati), ma il suo rendimento non può che migliorare.
L’altro nuovo arrivato invece, JaVale McGee, uno che non ha proprio la fama di giocatore intelligente, sta invece andando piuttosto bene, mettendo a disposizione della squadra le sue qualità, ovvero atletismo ed energia. L’ex Wizard ha già rubato il posto in quintetto a Timofey Mozgov (non che ci volesse molto, in realtà) e segnato il canestro della vittoria contro Detroit, e in cinque partite in maglia Nuggets ha medie di 11,4 punti, 7,8 rimbalzi e 2,2 stoppate in 25 minuti di impiego, con il 63% dal campo e un disastroso 35% ai liberi.
La squadra è comunque lunga, potendo contare su elementi validi e di talento come Lawson, Afflalo, Harrington e Miller; se davvero Gallinari dovesse rientrare agli inizi di aprile le speranze per un approdo ai playoffs potrebbero non essere del tutto perdute.