Andrea Bargnani contro Antawn Jamison (foto AP)

E’ stato condizionato per tutta l’annata da problemi muscolari al polpaccio sinistro. E, nel pieno segno della continuità, lo stesso polpaccio ha sancito la fine anticipata della stagione di Andrea Bargnani nella gara di qualche giorno fa ad Oklahoma City. Eppure era da poco tornato vicino ai suoi migliori livelli ed era stato protagonista del buon momento dei Raptors nelle primissime partite di aprile. Purtroppo non è durata.

Andrea non giocherà più in quello che resta di questa stagione e alla fine saranno ben 35 le gare saltate, in un campionato molto, troppo compresso, che però all’inizio aveva fatto immaginare ben altra conclusione. Incisività, concretezza, cattiveria agonistica e cifre erano a livelli altissimi, il ruolo di prima punta perfettamente ricoperto e sapientemente valorizzato dalle scelte di coach Casey. Poi però hanno cominciato ad arrivare gli infortuni, la prima sosta ai box, il rientro affrettato, subito un impatto importante in due vittorie ma anche – nella seconda – la ricaduta e una fase ancora più lunga da trascorrere pensando alle cure e alla riabilitazione, anziché a far canestro.

Difficilmente i Raptors sarebbero arrivati in ogni caso ai playoffs, ma una presenza più continua di Bargnani li avrebbe sicuramente agevolati nella costruzione di quel gruppo e soprattutto di quella mentalità su cui Casey insiste sin dall’inizio. Una mentalità vincente non facile da sviluppare in un gruppo giovane, soprattutto quando si è ritrovato in campo senza guida. Non è un caso che tante volte Toronto sia calata nei quarti periodi o abbia tremato quando la palla pesava di più. Però ogni tanto ha saputo tirar fuori qualche lampo di qualità, come la notte scorsa con la vittoria sugli ottimi Celtics degli ultimi tempi che ha sancito il primo pareggio (2-2) dal 2006-07 nella serie stagionale, perché Casey anche adesso non smette di insistere sulla necessità di lavorare con impegno, giocare duro e andare in campo a cercare il successo: “L’obiettivo è vincere, ma poi c’è anche l’orgoglio personale. E in queste ultime partite non dobbiamo far crollare quanto di buono abbiamo costruito come squadra”.

Bargnani chiude la sua stagione con cifre andate tutte in picchiata dopo l’eccellente avvio: 19.5 punti di media (1° realizzatore di squadra), 5.6 rimbalzi (4°), 2.0 assist (4°), tirando col 43.2% dal campo, il 29.6% da tre e l’87.3% ai tiri liberi.