E’ il momento dei padroni di casa, il pallazzo dello sport di Khimki inizia a tingersi ora quasi tutto di gialloblu, pochi ma rumorosi i tifosi dello Spartak che inneggiano a Beverley. E l’ MVP stagionale risulta immediatamente indigesto alla difesa di Khimki come l’orrenda bevanda alla ciliegia che da queste parti propinano come aperitivo.

Triple fondamentali e stoppata decisiva, Fridzon sorride il Khimki è in finale

Monya ha pronta la risposta e piazza la prima tripla della gara, si alza il livello della difesa degli uomini di Kurtinaitis che sembrano intimidire gli ospiti. Planinic porta a scuola Keyru che cade già nella seconda penalità, Fridzon si iscrive alla gara con una sontuosa tripla, 15-9 con tre minuti sul cronometro. Ancora la guardia di Khimki realizza un mezzo miracolo in penetrazione garantendosi anche un libero aggiuntivo, Kelati incendia i tifosi con la tripla del massimo vantaggio, 27-14 alla prima sirena. Pessime notizie per coach Zdovc anche in apertura di seconda frazione, terzo fallo di Dragicevic in un amen e nuovo siluro di Chris Quinn che sancisce la fuga decisa di Khmiki, 30-16. Troppo brutto per essere vero lo Spartak che finalmente si desta dal turpore, quattro punti di un coraggioso Zupan riportano in linea di galleggiamento San Pietroburgo, un siluro di Beverley griffa il meno 6, 26-32.Il piccolo grande uomo dello Spartak commette il terzo fallo ma dalla sua uscita guadagna ancora maggiore vigore la squadra biancorossa che con Likhodey chiude sul 38-42 il primo tempo.

E’ un superbo Beverley quello che entra in campo ad inizio ripresa, l’MVP del torneo piazza una super tripla ed una stoppata che Halperin e Keyru convertono nel sorpasso, 44-46. Loncar lotta in modo feroce ed è l’unico che riesce ad arginare la furia dello Spartak, Fridzon mette la bomba del nuovo vantaggio casalingo prima di commettere su Halperin uno sciocco quarto fallo. Stessa sorte per Dargicevic ma l’inerzia sembra tutta nelle mani di San Pietroburgo, nelle mani di Likhodey casca il rimbalzo offensivo che vale il più 6, 57-51. Ed è ancora Likhodey a far sognare i tifosi ospiti con il nuovo botto del massimo vantaggio ad inizio dell’ultimo quarto, 66-56. Kurtinaitis riesce a trovare nuova linfa dalle seconde linee, Vyaltsev e Kelati ruggiscono il recupero moscovita, 61-66. Esplode anche Monya ed i tifosi gialloblu fanno diventare il palazzo una bolgia dopo il rimbalzo in attacco di Fridzon che sigilla il 69-68 Khimki. Sale la pressione e di conseguenza le palle perse, sembra più fredda la squadra di casa, Beverley commette il più ingenuo dei falli ed esce di gara con 1.27 sul cronometro. Dragicevic completamente libero sbaglia il tiro del sorpasso mentre un paio di chiamate sicuramente casalinghe regalano al Khimki due preziosi punti di vantaggio a 26 secondi dal termine, 75-73. Senza Beverley lo Spartak pasticcia sull’ultimo possesso ma Planinic non chiude dalla linea mettendo a referto un solo libero, 76-73. Gli ospiti hanno il tiro della disperazione ma la preghiera di Kashirov viene stoppata da Fridzon che porta, con il libero della staffa, i gialloblu in finale.

MVP Vitaly Fridzon: mette cuore ed agonismo nel momento di massima difficoltà per Khimki che sembra affondare sotto i colpi di Beverley. Si carica la squadra sulle spalle ed esalta i tifosi con le triple che cambiano l’inerzia della gara.