Andrea Bargnani in borghese sulla panchina dei Raptors

Toronto è arrivata alla pausa di metà stagione con un poco incoraggiante record di 10 vittorie e 23 sconfitte. Tanti alti e bassi e lacune evidenti per quanto prevedibili per un gruppo giovane, che ha certamente bisogno di crescere e maturare. Ma allo stesso tempo è una stagione che soprattutto per alcuni elementi serve per fornire risposte indicative sulle loro prospettive e su quello che potranno diventare nell’economia della franchigia e della squadra che sarà. Più che a figure secondarie come un migliorato James Johnson o un alterno Barbosa, il riferimento principale è a DeMar DeRozan, per il quale un futuro da stella di questa formazione parrebbe essersi alquanto annebbiato.

“Sono deluso per i nostri risultati – ha commentato coach Caseyma la discontinuità è una cosa che mi aspettavo da una formazione giovane. L’ho visto dai primi allenamenti, nel training camp e nelle due partite di prestagione. Non sono totalmente sorpreso, ma continuo a lavorare per portare la solidità a un livello tale che ci permetta di diventare una squadra da playoffs”. Casey cercherà di lavorare per stabilizzare le certezze della squadra, migliorando i concetti già introdotti senza aggiungerne di nuovi, sfruttando anche la pausa dell’All-Star Weekend, che è una pausa vera per i Raptors. Infatti, anche se può sembrare curioso, per la prima volta nella storia (non proprio vincente…) della franchigia non ci sarà neppure un rappresentante di Toronto impegnato nelle varie attività del fine settimana delle stelle.

Se vogliamo trovare un’eccezione, ad Orlando l’unico presente è Andrea Bargnani, ma unicamente per ragioni promozionali, collegate ad un progetto più ampio di Sprite già in vista dell’All-Star Game 2013 di Houston. L’assenza dal campo del Mago ha raggiunto le 20 partite, davvero tante, ma pare proprio essere vicino alla conclusione. Dopo un grande lavoro di recupero, svolto soprattutto in piscina e con grande attenzione a non affrettare i tempi per evitare nuove ricadute, ci vorranno gli ultimi controlli medici della prossima settimana per sancire poi – in caso di esito positivo – il pieno ritorno all’attività agonistica nel giro di pochi giorni.