BLAKE GRIFFIN NEI GUAI? – A complicare l’avvio stagionale dei Clippers (4 vittorie e 3 sconfitte) è una brutta situazione che riguarda Blake Griffin, leader della squadra insieme a Chris Paul con 24.3 punti e 6.9 rimbalzi a partita. Il nativo di Oklahoma City, secondo l’accusa, ha usato intenzionalmente e illecitamente la forza nei confronti di tale Daniel Schuman, reo di aver scattato delle foto a Griffin (e ad altri suoi compagni) in un locale notturno di Las Vegas lo scorso 19 ottobre. Dopo un acceso diverbio, il 25enne avrebbe perso la calma e colpito il giovane sul viso e sulla spalla, prendendo poi con la forza il suo telefono cellulare. Seth Burton, portavoce della franchigia californiana, ha comunicato che la società ha deciso di non commentare l’accaduto, visto il lavoro che i legali del giocatore stanno già portando avanti per evitare ulteriori danni d’immagine non solo al loro assistito, ma anche alla sua squadra. Griffin si difenderà in tribunale nella terza settimana di dicembre e la pena in caso di condanna fa tremare tutti i tifosi dell’ala grande classe 1989; infatti l’atleta rischierebbe fino a sei mesi di carcere con oltre 1.000 dollari di multa.

Metta World Peace, destinazione Clippers? (Foto: lakersnation.com)

Metta World Peace, destinazione Clippers? (Foto: lakersnation.com)

CLIPPERS INTERESSATI A METTA WORLD PEACE – Attualmente in forza ai Sichuan Blue Whales, Metta World Peace ha più volte dichiarato di voler conquistarsi un nuovo contratto nella NBA una volta terminata la CBA cinese, escludendo però un suo ritorno ai Lakers e ai Knicks. Il giornalista di ESPN Marc Stein ha riportato che i Los Angeles Clippers, squadra che senza mezzi termini punta alla conquista del titolo, sono molto interessati a portare in squadra l’estroversa ala piccola. Corteggiamento confermato, poco dopo, anche dal fratello di Metta World Peace sul suo account Twitter. Con la sua difesa e la sua esperienza, il nativo di Queens potrebbe essere un importante valore aggiunto a stagione in corso per una squadra che vuole volare in alto. Il 35enne ha disputato la sua ultima annata NBA a New York, realizzando 4.8 punti in 13.4 minuti di media. Nel 2012-2013 ai Lakers ha segnato 12.4 punti a uscita, il suo “career high” è di 24.6 a Indiana 2004-2005 e nel 2004 ha vinto il premio di difensore dell’anno ed è stato convocato all’All Star Game.

ANCORA SENZA DATA IL RIENTRO DI ANDREA BARGNANI – Domina ancora il mistero su una possibile data per vedere Andrea Bargnani, fermo da un mese a causa di un infortunio al bicipite femorale che lo ha colpito in “preseason”, fare finalmente il suo esordio nella stagione NBA 2014-2015. Il ‘Mago’ ieri non si è allenato coi compagni, ma coach Fisher sotto questo punto di vista ha rassicurato l’ambiente spiegando che l’italiano riprenderà, in pochi giorni, a lavorare a tempo pieno con la squadra. L’allenatore dei Knicks non ha però specificato una data sul rientro ufficiale di Bargnani, nuovamente tormentato dai problemi fisici dopo che un fastidioso problema al gomito gli ha interrotto la scorsa annata sul più bello. Intanto i suoi Knicks hanno all’attivo, dopo un buon inizio, ben 6 sconfitte consecutive, l’ultima delle quali arrivata al Madison Square Garden il 12 novembre contro gli Orlando Magic.

GRIZZLIES, KENYON MARTIN POTREBBE ENTRARE NEL “COACHING STAFF” – Nella mattinata italiana di mercoledì 12 novembre si è diffusa la notizia di un futuro allenamento di Kenyon Martin, “free-agent” veterano che non ha ancora annunciato ufficialmente il ritiro, con i Grizzlies. Poco più tardi, però, il giornalista Michael Scotto ha chiarito la situazione, specificando che l’incontro che avverrà tra il 36enne e la dirigenza di Memphis riguarderà un suo possibile ruolo all’interno del “coaching staff” della franchigia. Martin ha vissuto la sua ultima esperienza NBA con la maglia dei Knicks (4.3 punti e 4.2 rimbalzi) nel 2013-2014 ed è stato convocato all’All Star Game nel 2004 grazie all’ottima annata che stava disputando con i Nets, chiusa con 16.2 punti e 9.5 rimbalzi in “Regular Season” e 19.1 ai playoffs.

ROBERT COVINGTON A PHILADELPHIARobert Covington è a tutti gli effetti un nuovo giocatore dei 76ers. L’ala piccola ex Tennessee State ha giocato la scorsa stagione ai Rockets realizzando 2.3 punti di media passando anche per la D-League. Il giocatore era rimasto, fino ad ora, senza una squadra e ha usato il suo profilo Instagram per confermare le voci diffuse nei giorni scorsi. “Giocherò a Piladelphia. Sono onorato di questa nuova opportunità. Nuova squadra, stessi obiettivi”, ha scritto Covington. I 76ers hanno, però, 15 giocatori sotto contratto nel roster e sono obbligati, per far spazio a questo nuovo arrivo, a tagliarne almeno uno: molto probabilmente lasceranno la squadra Jason Richardson o JaKarr Sampsons.

LAKERS, RONNIE PRICE SOSPESO – A causa di un brutto fallo su Austin Rivers durante la partita dei suoi Lakers contro i Pelicans il 12 ottobre, vinta da New Orleans 109-102, il playmaker dei Lakers Ronnie Price (4.3 punti e 4.4 assist) è stato sospeso per una partita. Il giocatore gialloviola, per fermare il suo uomo scappato in penetrazione, ha tirato un colpo molto forte, da dietro, sulla faccia del giocatore, che fortunatamente ne è uscito senza conseguenze. E la NBA, sempre vigile sulle situazioni di questo tipo, ha deciso di assegnare a Price una partita di sospensione dopo l’espulsione avvenuta a gara in corso.


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