pierce rudy gay

Mercato: Continuano ad avvicendarsi le voci che vorrebbero Rudy Gay partente da Memphis, così come rimane ferrea la volontà della dirigenza dei Grizzlies di volersi privare del giocatore solo per un’offerta più che congrua. La squadra in cima alla lista come eventuale acquirente rimane Boston, che dal canto suo negli ultimi giorni ha detto di volersi muovere sul mercato prima della deadline e di essere disposta a scambiare Paul Pierce, forte che il suo contrattone di quest’anno si trasformerà in un garantito di soli $5 milioni di dollari l’anno prossimo. Si è vociferato di una possibile trade a tre che coinvolga Gasol ma per ora sono solo illazioni.

Boston però guarda anche altri obiettivi, un nome su tutti è quello di JJ Redick. Il rinnovato interessamento è figlio delle continue sconfitte che Boston sta inanellando e vorrebbe correre ai ripari prendendo un esterno capace di dare punti con il tiro da fuori.

Altro nome caldo per il mercato è quello di Marreese Speights. Il giocatore appena arrivato in quel di Cleveland potrebbe già fare le valigie nonostante la dirigenza lo ammiri molto per le sue qualità sul campo di gioco. La stima però è inferiore alle scelte di business in questo caso specifico e quindi i Cavs sembrano pronti a sacrificare il giocatore se arrivasse una contropartita discreta che allegerisca il salary rispetto ai $4 milioni e poco più che riceve il lungo ex Memphis.

Altro giocatore potenzialmente sul mercato è Kyle Lowry. Sembra infatti che la dirigenza dei Raptors sia rimasta leggermente delusa dal rendimento del play e che quindi stia pensando di trovargli una nuova sistemazione. Ancora non è chiaro se Toronto sia convinta al massimo della sua scelta ma se così fosse, Mavericks e Hawks sembrano già alla finestra per accaparrarsi il giocatore.

Anche Mozgov è pronto a cambiare aria. Lo scarso utilizzo nel sistema dei Nuggets ha portato le parti a cominciare a discutere del potenziale addio. Per ora in prima fila sembra ci siano i Miami Heat che a prescindere dall’ingaggio di Chris Andersen non sono sazi di lunghi da aggiungere alla rotazione.

Coach: Dopo che Alvin Gentry è stato sollevato dal suo incarico, arriva la notizia che un altro componente dello staff dei Suns ha abbandonato la franchigia, si tratta di Elston Turner il “braccio destro” di Gentry. La motivazione sembra sia stata il fatto che una volta allontanato Gentry il posto di coach sostitutivo non sia stato affidato a lui ma bensì a Lindsey Hunter.

Josh Smith: L’ala grande degli Atlanta Hawks ha parlato del suo futuro e nella fattispecie del suo contratto in scadenza a fine anno. Senza mezzi termini Josh Smith si è definito giocatore da massimo salariale ribadendo che non dovrebbe esserci esitazione nel momento di offrirgli un contratto.

Flopping: Con l’introduzione della nuova regola che punisce le simulazioni, sono già arrivate alcune multe sinora. Ma CJ Watson per ora non si unisce alla lista e dopo aver anche ammesso la simulazione è stato ammonito dalla NBA. Quindi ora non può più sbagliare se non vuole incorrere in una punizione pecuniaria.

Royce White: Nuovo episodio della saga targata Royce White. Dopo la sospensione del giocatore per aver rifiutato la D-League, White è stato reintegrato in squadra e il suo destino prossimo sarà proprio la lega di sviluppo. Il ragazzo affetto da problemi d’ansia ha parlato con la dirigenza e in accordo bilaterale ci si aspetta che raggiunga al più presto la squadra Rio Grande Valley Vipers.

Infortunati: Il calvario di Brandon Roy sembra non avere termine. Inizialmente era stato pronosticato un ritorno a metà Febbraio a seguito dell’ennesimo infortunio al ginocchio subito durante la stagione. Pare però che i tempi si allungheranno visto che la guardia ex Portland si sottoporrà ad una diversa terapia nella speranza di poter recuperare definitivamente dai problemi continui che accusa alle ginocchia.

Altro giocatore infortunato che invece sta visibilmente migliorando ed entro 2-3 settimane dovrebbe tornare ad allenarsi è Marcus Camby, fermo dal 10 Gennaio per un problema al piede.

Curiosità: La convocazione di Zach Randolph per l’All Star Game è la seconda convocazione del giocatore in carriera e ambo le volte in maglia Grizzlies. Questo è un record per la franchigia di Memphis che mai aveva avuto in squadra un giocatore chiamato per due volte alla partita delle stelle giocando con la casacca dei Grizzlies.

Con la W di stanotte i Bobcats hanno interrotto la striscia di 16 sconfitte in casa che durava ormai da fine novembre. L’ultima volta che avevano vinto tra le mura amiche fu nella gara contro Toronto del 21 Novembre, partita decisa da un singolo punto, così come quella di stanotte.