Chris Paul (AP Photo-Jason Redmond)
Los Angeles Clippers
Dopo la tempesta mediatica caduta su Chris Paul, accusato di aver indotto il licenziamento di Vinnie del Negro, subito smentita da CP3, nei corridoi della dirigenza Clippers si cerca al più presto di trovare un capo allenatore per la prossima stagione. La lista di preferenze è molto lunga ma ha un ordine gerarchico ben preciso. George Karl è entrato, per forza di cose, ieri nella lista dei pretendenti dopo essere stato “liberato” dai Denver Nuggets. Chris Paul potrebbe gradire un allenatore che fa del contropiede la sua arma vincente. Karl però non sembra essere in cima alla lista. Negli uffici dei Clippers si fanno sempre più insistenti le voci che vorrebbero Brian Shaw, ora vice allenatore di Frank Vogel a Indiana, a capo della squadra l’anno prossimo. Il secondo nome, appena qualche scalino sotto Shaw, è quello di Lionel Hollins, che l’anno prossimo non tornerà a Memphis.
Kobe Bryant
Il Black Mamba sta lavorando sodo per cercare di raggiungere il sogno di essere pronto per la prima palla a due della prossima stagione. Anche se sembra quasi impossibile che un infortunio come il suo possa essere recuperato completamente in pochi mesi di trattamenti e duro lavoro, mai scommettere contro Kobe Bryant che nel frattempo è tornato a parlare del suo ritiro: “E’ un obiettivo in continuo movimento. La mia prossima sfida è quella di riuscire a tornare disponibile per il Los Angeles Lakers per la prossima stagione. Per l’anno dopo, si vedrà”.
Manu Ginobili
Il nativo di Bahia Blanca è concentrato sull’obiettivo di vincere il titolo. Ieri, incalzato dai giornalisti che lo hanno avuto disponibile alla player availability prima di gara 1 delle finali NBA, Ginobili ha parlato del suo futuro e della possibilità di ritirarsi finita la stagione. “Penso che giocherò l’anno prossimo, è probabile che succederà. Vi farò sapere”.
David Stern
David Stern
Ormai lo sappiamo: nel Febbraio 2014 David Stern lascerà il passo al suo delfino, Adam Silver, che diventerà il nuovo Commissioner della lega. Queste saranno le sue ultime Finali NBA. Nella classica intervista prima dell’inizio delle Finals, Stern si è lasciato andare ad un ragionamento ampio sulla NBA, passata, presente e futura.
“Quello che abbiamo fatto è stato veramente incredibile. Abbiamo preso questa lega quando era a un passo dal cadere in un burrone. I problemi di droga e una cattiva immagine di questa lega al mondo, avevano fatto dei giocatori NBA un modello negativo. Siamo riusciti a riprenderci e a creare tutto questo. Il lavoro non è finito. So che Adam (Silver, ndr) è pronto e farà un lavoro eccellente. Abbiamo creato un business da 5 miliardi di dollari l’anno. Abbiamo esportato il marchio NBA in tutto il mondo. E’ stato fantastico. Non ho rimpianti, perché so di aver fatto il lavoro più bello del mondo e continuerò a lavorare per migliorare questa lega fino al giorno dell’insediamo di Adam”.
Stern ha anche parlato di alcuni temi particolarmente pressanti che devono essere affrontati al più presto: “La lotta che stiamo facendo contro il flopping è un tema che ho particolarmente a cuore. Le leggi contro la simulazione che abbiamo messo a punto da quest’anno sono ben scritte però bisogna alzare le multe. I salari NBA sono troppo alti per dare solo cinque mila dollari di multa”. David Stern ha poi continuato parlando dell’instant replay: “Negli ultimi anni l’inserimento dell’instant replay ha permesso agli arbitri di essere ancora più decisivi e importanti per il gioco. Credo che sarà necessario trovare un compromesso per accorciare i tempi di revisione sul campo e una soluzione potrebbe essere quella di istituire una figura come quella del TMO nel rugby. Un arbitro troverebbe posto nella stanza della regia televisiva e, in caso di giocata dubbia, gli arbitri in campo potrebbero chiedere al TMO lumi sul come comportarsi”. Stern ha concluso la sua conferenza stampa ringraziando i giornalisti perché senza di loro non ci sarebbe stata la NBA come la conosciamo oggi.
Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati