David West

David West

WEST ACCIACCATO – Un infortunio al polpaccio destro ha indotto i Pacers a tenere fuori David West dall’allenamento di ieri. Vogel ha accettato di buon grado l’indicazione dei medici, una mossa soprattutto precauzionale in vista dell’inizio della Finale di Conference di mercoledì a Miami, dove West, che ha comunque svolto insieme ai compagni lo shoot-around di fine seduta, è previsto regolarmente in campo. Così come Roy Hibbert, che ha subito un colpo al pollice destro, è stato subito fasciato ed è riuscito a finire l’allenamento.

COLANGELO CAMBIA RUOLO – Bryan Colangelo non sarà più presidente e general manager di Toronto. Rimarrà però nella franchigia e verrà trasferito nella parte dirigenziale della Maple Leafs Sports and Entertainment. In ogni caso, la mancanza di risultati (dopo il premio di miglior dirigente nel 2007 in coincidenza con la vittoria dell’Atlantic Division), con i playoffs falliti per il 5° anno di fila, è costata a Colangelo il posto di massima responsabilità alla voce basket, che la proprietà, col nuovo presidente Tim Leiweke – una decennale amicizia e qualche contatto già vociferato con Phil Jackson –, vorrebbe affidare a Masaj Ujiri, fresco vincitore del premio di “Executive of the Year” ma arrivato a scadenza di contratto con Denver dopo un biennio da assistente proprio di Colangelo a Toronto (2008-10). L’ex dirigente di Phoenix rappresenterà la franchigia alla Draft Lottery che si svolgerà tra poche ore, mentre Ed Stefanski gestirà le operazioni fino all’ingaggio di un nuovo gm.

Carmelo Anthony

Carmelo Anthony

ANTHONY, CONTROLLI ALLA SPALLA – Carmelo Anthony sarà sottoposto ad accurati test per valutare l’entità del problema alla spalla sinistra, infortunata inizialmente a metà aprile e tornata, dopo un doloroso scontro con Garnett nel 1° turno, a dare particolare fastidio nelle ultime sfide della serie contro i Pacers. La speranza dei Knicks è che sia sufficiente il riposo e non sia necessario ricorrere all’intervento chirurgico.

HOWARD FRUSTRATO – Uno dei motivi che potrebbero allontanare Mike D’Antoni dalla panchina dei Lakers del prossimo anno è Dwight Howard che ha manifestato in un incontro con il g.m. Mitch Kupchak la propria frustrazione per la scarsa considerazione riservatagli dal coach. DH12 si sarebbe sentito “emarginato” dalla scelta di Mike di affidare la leadership della squadra a Bryant e Nash e tenere il suo parere in secondo piano rispetto al loro. La recente scelta di D’Antoni di non confermare nello staff Chuck Person, il maggior confidente di Howard tra gli allenatori, e Steve Clifford, che era già stato con lui per cinque anni ad Orlando (ed ora è sulla lista di Milwaukee oltre che di Charlotte), potrebbe anche essere vista come il modo per rimuovere i “cuscinetti” in grado di ammorbidire il rapporto tra i due. Proseguire insieme in questa situazione dunque rischierebbe di essere complesso. Resta da capire come deciderà di agire la dirigenza con Howard – che pare però intrigato da Houston – e se per lui, nonostante le parole, alla fine i soldi che potranno offrirgli i Lakers faranno la differenza.

HANSEN NON SI ARRENDE – Chris Hansen promette di non rinunciare facilmente alla sua intenzione di riportare la NBA a Seattle. Lo ha fatto capire in un comunicato usato anche per congratularsi con il sindaco di Sacramento per essere riuscito a trattenere i Kings in California. “Anche se siamo delusi dagli sviluppi del nostro tentativo di acquisire i Kings, continueremo a lavorare per portare una squadra a Seattle. Andremo avanti con i nostri progetti sull’arena con lo stesso entusiasmo degli ultimi due anni e lavoreremo con la lega per altre opportunità” ha scritto, continuando però a predicare la massima pazienza.

SACRAMENTO, I PROSSIMI PASSI? – Il passaggio di proprietà dai fratelli Maloof al gruppo guidato dall’indiano-americano Vivek Ranadive non è ancora ufficiale e formalmente non lo sarà prima di un paio di settimane, almeno. E questo genera grande incertezza nelle operazioni del front office, che non conosce il proprio destino ed ha, tanto per cominciare, un draft da preparare. Per questo sta continuando a lavorare il g.m. Geoff Petrie che, pur riconoscendo la particolarità della situazione, ha già iniziato ad intervistare alcuni prospetti, anche se il suo contratto scadrà solo tre giorni dopo il draft: “Non ho avuto ancora la possibilità di parlare con nessuno del nuovo gruppo. Ma credo che il passaggio di proprietà non sarà definitivo ancora per una quindicina di giorni. Non so come procederanno le cose”.

Scott Skiles

Scott Skiles

LE PANCHINE DI NETS E CLIPPERS – Tra i diversi nomi già circolati, il principale candidato alla panchina tuttora vacante dei Brooklyn Nets al momento è Scott Skiles, esonerato a stagione in corso a Milwaukee. Futuro ancora incerto per Vinny Del Negro, in scadenza di contratto al 30 giugno: è attesa a breve la decisione definitiva del proprietario Donald Sterling. Se l’head coach sarà confermato, tutto lo staff sarà automaticamente rinnovato per un altro anno.

IL RITORNO DEGLI CHARLOTTE HORNETS – Anche se la squadra di New Orleans del proprietario Tom Benson dal prossimo campionato prenderà il nome di Pelicans, non resterà vacante a lungo il nome Hornets. A Charlotte, la società di proprietà di Michael Jordan è intenzionata infatti a riportare in città il nome già avuto dal 1988 al 2002. Un’altra franchigia, tutta un’altra storia. Ci vorranno circa 18 mesi, ma la mossa è destinata a far tornare, a partire dalla stagione 2014-15, nel North Carolina un nome ben noto.