Danny Granger

Danny Granger

Danny Granger, nuovi problemi
I Pacers non sono intenzionati a fermare per il resto della stagione Danny Granger, che pure è nuovamente alle prese con fastidi al ginocchio che l’ha costretto a saltare le prime 54 partite della stagione. Il dolore lo ha costretto a restare fuori dal 2° tempo della vittoria contro Chicago di domenica, in giornata Indiana ha emesso un comunicato per spiegare che la risonanza magnetica a cui si è sottoposto non ha rivelato nuovi danni. Ma il giocatore resterà a riposo in attesa di una nuova valutazione in programma la prossima settimana.

Danilo Gallinari e DeMarcus Cousins
Al termine della partita contro i Kings, Gallinari ha spiegato perché si è rivolto agli arbitri: “Mi piace il trash talking, ma fino al momento in cui si rimane nell’ambito del rispetto reciproco. Ma Cousins mi ha mancato di rispetto. Ecco perchè gliel’ho fatto notare. Non mi rivolgo mai a nessuno che vuole fare trash talk con me. Mi piace. Ma finché c’è rispetto. Se questo finisce, allora non mi sta più bene. Per questo motivo ho provato a parlare con gli arbitri” ha detto il Gallo.

Kobe non si ferma
Nella gara contro Oklahoma City, Kobe Bryant è stato costretto ad uscire per un colpo subito al gomito destro nel 1° quarto. Si è indirizzato direttamente negli spogliatoi con un fisioterapista, ma, come prevedibile, è tornato in campo poco dopo. Ha saltato 4 minuti e mezzo, a causa di quella che è stata definita una contusione al nervo dell’ulna, ma poi ha ripreso ed ha finito la partita, persa dai suoi Lakers. Con la rincorsa ai playoffs in pieno svolgimento, non ha alcuna intenzione di fermarsi.

Ibaka multato ma non sospeso
Alla sfida contro i gialloviola di cui sopra ha preso parte anche un Serge Ibaka col portafoglio più leggero di 25 mila dollari. Tale è stata infatti l’entità della multa inflittagli dalla NBA per il colpo basso rifilato a Blake Griffin nella sfida di domenica a Los Angeles contro i Clippers. L’iniziale decisione arbitrale era stata quella di un “flagrant 1”, che gli ha permesso di rimanere in partita, ma è stata in seguito trasformata in un “flagrant 2” (che vale l’immediata espulsione) dalla lega. La misura però non si è trasformata in una gara di sospensione ed ha dunque permesso ad uno dei migliori difensori della NBA di scendere in campo coi Lakers, scatenando diverse polemiche, in particolare di LeBron James e Dwyane Wade, quest’ultimo multato e sospeso a dicembre per un episodio simile che lo ha visto coinvolto.

J.J. Barea

J.J. Barea

Barea, la NBA rivede la decisione
Il confronto ravvicinato con Ray Allen che era costato a JJ Barea l’espulsione è stato rivisto e rivalutato dagli uffici preposti della NBA, che ha sancito l’errata decisione degli arbitri. Il giocatore avrebbe meritato di rimanere in campo, tanto è vero che il suo fallo antisportivo è stato portato da un “flagrant 2” a un “flagrant 1” (tale era anche stata l’iniziale valutazione della terna, cambiata dopo aver rivisto le immagini al tavolo), che cancella lo spettro di una multa o di una sospensione. Barea si è detto sollevato per la decisione: “La NBA ha fatto un bel lavoro a rivederlo”. L’episodio aveva causato anche un raro fallo tecnico a coach Rick Adelman e di fatto dato il via al parziale con cui Miami aveva messo al sicuro la partita.

Infortuni
Una distorsione alla caviglia sinistra sta facendo zoppicare parecchio Zach Randolph, la cui situazione è monitorata giorno per giorno, anzi, vista la sua importanza per i Grizzlies, addirittura ora per ora. Carmelo Anthony potrebbe saltare un paio di partite per far riassorbire il liquido che si è formato nel ginocchio destro infortunato durante la gara contro Cleveland. Il riposo sembra la soluzione migliore per non aggravare e risolvere in tempi brevi il problema. I Chicago Bulls dovrebbero ritrovare nel giro di una settimana Taj Gibson, fuori dal 25 febbraio per una lesione al legamento collaterale mediale del ginocchio, non sono invece chiari i tempi di recupero di Kirk Hinrich, costretto ancora ad indossare uno stivaletto protettivo per non sovraccaricare il piede destro dolorante. Non sono perfette le condizioni di Joe Johnson dopo il problema al tallone, che il giocatore cerca di sminuire ma su cui coach Carlesimo non vuole correre rischi. Per questo dovrebbe riprendere inizialmente tenendo sotto controllo il minutaggio: quello stagionale si aggira sui 38 minuti, probabile che si cominci non andando oltre i 30.

Atlanta firma Mack, Houston taglia Honeycutt
Gli Hawks hanno tagliato Jeremy Tyler, l’ala-centro arrivata in chiusura di mercato da Golden State e impiegata solo in una partita, ed hanno firmato con un contratto di 10 giorni Shelvin Mack. Ruolo ben diverso, visto che si tratta di una point-guard con il vizio del canestro, che stava perforando a ripetizione in D-League dove, dopo le brevi apparizioni con Philadelphia e Washington, stava segnando 20.1 punti di media con Maine. I Rockets hanno tagliato Tyler Honeycutt, arrivato nell’ambito del recente scambio con Sacramento, ma divenuto superfluo una volta concretizzatasi la possibilità di far tornare in Texas quell’Aaron Brooks che con la maglia di Houston vinse il premio di “Most Improved Player” nel 2010.

Preseason 2013/14
Nella prossima prestagione, la NBA riprenderà a far viaggiare le proprie squadre all’estero con fermate previste in Asia, Sudamerica ed Europa, ma purtroppo non in Italia. I Thunder giocheranno il 5 ottobre ad Istanbul contro il Fenerbahce, i Sixers il giorno dopo faranno visita al Bilbao. OKC e Philadelphia quindi si affronteranno a Manchester l’8 ottobre. Doppio scontro tra Houston e Indiana (il 10 ottobre a Manila, nelle Filippine, e a Taipei, Taiwan) e tra Warriors e Lakers (15 ottobre a Pechino e 18 a Shangai). In Sudamerica ci saranno invece Chicago e Washington, che si sfideranno il 12 ottobre a Rio de Janeiro.