I Big Three di Miami destinati a separarsi? (Foto: www.guardianlv.com)

I Big Three di Miami destinati a separarsi? (Foto: www.guardianlv.com)

BIG THREE – La maggior parte dei riflettori di questo mercato estivo è puntata sulle tre stelle che hanno portato Miami sul tetto del mondo nel 2012 e nel 2013, fallendo però in finale quest’anno e mettendo in serio dubbio la loro presenza insieme durante la prossima stagione, con l’uscita dai rispettivi contratti. Com’è giusto che sia, le attenzioni su LeBron James (27.1 punti, 6.9 rimbalzi e 6.4 assist) sono ovviamente più alte. Rich Paul, l’agente del fenomeno nativo di Akron, sta spingendo per il ritorno del “Prescelto” in quel di Cleveland e i contatti con la dirigenza dei Cavaliers sono stati molto positivi, la quale ha fatto capire che le possibilità di riportare James in squadra sono elevate. Intanto, la franchigia dell’Ohio, sta facendo di tutto per liberare spazio salariale, a cominciare dalla cessione del russo Karasev e dall’idea di inserire Jack all’interno di una “trade”. Un altro fatto curioso che rende più realistico il ritorno a casa di LeBron, riguarda la cancellazione dal sito web dei Cavs della famosa lettera che Dan Gilbert, proprietario della franchigia, aveva scritto ai tifosi dopo la partenza del giocatore nell’estate del 2010. Le altre alternative di ‘LBJ’ sembrano due: la prima è un nuovo contratto con gli Heat se Pat Riley dovesse dimostrare a LeBron che il progetto per rinforzare la squadra è interessante (il cruciale incontro tra i due sarà nella giornata di oggi a Las Vegas); mentre la seconda, meno probabile, è una firma per i Suns, disposti ad attirare l’ala grazie a un’intrigante offerta e all’ottimo nucleo di giocatori giovani e promettenti nel loro organico. La situazione di Chris Bosh (16.2 punti e 6.6 rimbalzi) è, invece, meno complessa. Il lungo ex Raptors ha detto che vorrebbe restare a Miami e proseguire la sua carriera insieme al compagno e amico LeBron James, ma le trattative tra i suoi agenti e la dirigenza dei Rockets continuano a svilupparsi. Bosh a Houston potrebbe guadagnare ben 88 milioni in 4 anni (questa è l’incredibile offerta della franchigia), giocare sotto le plance insieme a Dwight Howard e avere sul parquet un grande realizzatore come James Harden. L’altra squadra fortemente interessata a lui è Dallas. I “rumors” su Dwyane Wade (19.0 punti e 4.7 assist), al contrario di James e Bosh, sono minori. La guardia, presumibilmente, sta puntando ad un contratto quadriennale che si aggiri intorno ai 50 milioni di dollari e la sua priorità è quella di restare agli Heat, ma Pat Riley non sembra disposto a concedere a “Flash” questa cifra nel bel mezzo del processo di ricostruzione della squadra. A questo punto le voci di un possibile approdo di Wade nella sua amata Chicago, nel caso in cui non dovesse arrivare Anthony, stanno iniziando ad aumentare.

Pau Gasol, il suo futuro pare lontano dai Lakers (Foto: www.geeksandcleats.com)

Pau Gasol, il suo futuro pare lontano dai Lakers (Foto: www.geeksandcleats.com)

THUNDER E BULLS IN “POLE POSITION” NELLA CORSA A PAU GASOL, MA OCCHIO AGLI SPURS – Sul finire della scorsa settimana si è diffusa la volontà di Pau Gasol, autore di 17.4 punti conditi da 9.7 rimbalzi di media nel 2013-2014, di voler rimanere ai Lakers solo nel caso della firma di una “superstar” per la franchigia di Los Angeles. La dirigenza gialloviola vorrebbe trattenere il veterano spagnolo ed è ottimista sulla situazione, ma sembra che il giocatore stia valutando seriamente le offerte portate avanti dagli Oklahoma City Thunder e dai Chicago Bulls, le grandi favorite nella corsa al lungo. Ma San Antonio, altro team interessato a Gasol, non demorde e continua a seguire con attenzione lo svolgimento dei fatti. Sicuramente con le decisioni definitive di James, Anthony e Love si potranno avere certezze sul futuro del catalano, giocatore lontano dai livelli raggiunti durante gli anni dei due titoli consecutivi dei Lakers ma sicuramente ancora capace di sfoderare la sua infinita classe se inserito all’interno di un contesto vincente.

GORDON HAYWARD SI ACCORDA CON CHARLOTTEGordon Hayward (16.2 punti e 5.2 assist) è il giocatore che ogni squadra vorrebbe grazie alla sua freschezza, al suo talento e alla sua versatilità. La guardia classe 1990 è ricercata da diverse franchigie e, dopo le numerosissime voci di mercato, ha trovato finalmente il primo reale accordo: un quadriennale da 63 milioni di dollari con gli Hornets. I Jazz, squadra in cui Hayward milita dal 2010 (suo primo anno nella Lega), visto che è un “restricted free-agent”, avranno tempo fino a tre giorni da questo giovedì per pareggiare l’offerta nel caso in cui il nativo di Indianapolis sia ancora nei loro piani futuri. Nel frattempo, la dirigenza di Charlotte sta anche trattando con Marvin Williams come rimpiazzo di Josh McRoberts (andato a Miami) e poi con Brian Roberts dei Pelicans come cambio di Kemba Walker.

LANCE STEPHENSON SONDA ALTRI TERRENI– Uno dei “free-agent” più interessanti in circolazione è senza dubbio alcuno Lance Stephenson (13.8 punti e 7.2 rimbalzi), un giocatore non facile da gestire ma sicuramente in grado di dare contributi importanti alla causa grazie al suo grande talento sbocciato definitivamente circa un anno fa. La priorità della guardia di Brooklyn è di restare ancora a Indiana per vincere il titolo durante la prossima stagione, ma il raggiungimento dell’accordo tra le parti sta prendendo un percorso più travagliato del previsto e dunque ‘Born Ready’ ha deciso di sondare altri terreni. L’interesse maggiore proviene da Boston, con i Celtics disposti ad offrire cifre sostanziose al giocatore; gli altri corteggiamenti sono arrivati da parte dei Mavs e dei Lakers, che prenderebbero in considerazione seriamente l’opzione di acquistare Stephenson nel caso in cui dovesse fallire l’assalto al “Big”.

I MAGIC TROVANO L’ACCORDO CON CHANNING FRYECome già accennato da DailyBasket, i Magic e Channing Frye hanno trovato un accordo. Il lungo ormai ex Suns ha firmato un quadriennale da 32 milioni di dollari e, dopo 4 stagioni a Phoenix, sbarcherà in quel di Orlando. Frye ha realizzato 11.1 punti di media (con 5.1 rimbalzi e quasi una stoppata) nella scorsa annata, giocando con quella fiducia e quella continuità che negli anni precedenti stava andando a perdere. Dunque per i Magic si tratta di un innesto piuttosto importante, anche se la qualità del roster per puntare ai playoffs è ancora ben lontana dalla sufficienza.


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