SPAZIO FINALS 2013

foto interaksyon.com

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GAME OVER. I Miami Heat sono, per la seconda volta in due stagioni, i campioni della National Basketball Association. La squadra di coach Spoelstra ha battuto 95-88 la franchigia allenata da Popovich in una gara equilibrata e incerta fino ai minuti finali dell’ultimo periodo. Per gli Heat 60 punti e 22 rimbalzi sono stati messi a referto dalla coppia James-Wade, che ha così reso vani gli sforzi dei campioni dell’ovest, che hanno trovato in Duncan (24 punti e 12 rimbalzi) e Leonard (19 punti e 16 rimbalzi) gli uomini a cui aggrapparsi per restare in partita fino alla fine.

LeBron James, MVP delle Finali, al secondo titolo consecutivo (Foto: espn.go.com)

LeBron James, MVP delle Finali, al secondo titolo consecutivo (Foto: espn.go.com)

MVP: Secondo titolo NBA conquistato in due anni e secondo titolo di MVP delle finali per LeBron James, che, anche in gara 7, ha confermato di essere di gran lunga il giocatore più forte in attività e uno dei migliori di tutti i tempi. Nella gara che assegnava il titolo “il Prescelto” ha chiuso con 37 punti (12/23 dal campo, 5/10 da 3 punti e 8/8 ai liberi) e 12 rimbalzi.

LE VOCI DEI PROTAGONISTI – QUI MIAMI: Terzo titolo per Wade, che comunque in conferenza stampa ci tiene a fare i complimenti agli avversari, e a Tim Duncan in modo particolare: “È uno dei più grandi di tutti i tempi ed è per me un onore giocare e vincere questa battaglia contro di lui. Vorrei, alla sua età, poter dire di aver avuto una carriera simile alla sua. Devo solo ringraziarlo per aver giocato in questo modo”. Coach Spoelstra non può che essere felice per questo secondo titolo consecutivo e ci tiene a esaltare il suo giocatore migliore, ovviamente LBJ: “Quando arrivano i momenti importanti lui è sempre presente, quando la concorrenza si fa feroce LeBron c’è sempre!”. È proprio James a chiudere la conferenza stampa per gli Heat: “Sono venuto qui a Miami per vincere titoli e in tre anni ne ho vinti due. Sono contento, per me è il massimo. Non mi importa di quello che gli altri dicono di me, ogni volta che entro nello spogliatoio e vedo la maglia numero 6 con il mio nome sono felice. Mi sento benedetto per questa possibilità. Di quello che dicono di me fuori dal campo non mi importa niente.”

QUI SAN ANTONIO: Non è, ovviamente, contento Manu Ginobili: “Ho ancora in mente quello che è successo in gara 6. Eravamo così vicini al titolo e vederlo svanire così è una cosa di straziante”. La stessa delusione la si legge sul viso e nelle parole di Tim Duncan: “Gara 7 mi ha sempre perseguitato. Lo ha fatto anche stavolta. Deludente è il termine che mi viene in mente”. Quando poi ti aspetti in conferenza stampa un Popovich arrabbiato trovi invece un tenero signore che non fa altro che elogiare la prestazione e l’annata dei suoi: “I miei ragazzi hanno carattere. Continuano a giocare con l’altro e per l’altro e ognuno di loro sente la stessa responsabilità. Penso che hanno dato tutto e per questo posso solo amarli, quello che hanno fatto quest’anno è qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato”.

 

L’ALTRA NBA

TELENOVELA CLIPS-C’S: Martedì il rifiuto dei Clippers ad accettare le richieste di Boston (due scelte al primo giro in cambio del via libera per Rivers), ieri la riapertura delle trattative e l’accordo che sembrava essere raggiunto dopo il via libera di Sterling. Celtics e Clippers avevano studiato uno scambio alla pari tra Jordan e Garnett e, in una trade separata, lo svincolo di Rivers in cambio di due future prime scelte. Stern ha detto no. Il commisioner NBA ha ricordato alle franchigie interessate che il nuovo contratto collettivo non permette scambi in cui a essere coinvolto è il contratto di un allenatore. Tutto da rifare quindi. Alla riapertura della trattativa sembra che i Clippers abbiano richiesto lo svincolo di Rivers senza alcun tipo di contropartita (nessun giocatore e nemmeno scelte), quindi a titolo gratuito. Danny Ainge non vuole trattare se sul piatto non c’è almeno una prima chiamata.

Dwight Howard in maglia Lakers

DWIGHT HOWARD: Nonostante le parole spese da Kobe Bryant nei giorni scorsi (il 24 dei Lakers si diceva fiducioso circa il rinnovo di DH12 con la franchigia gialloviola) sembra essere ancora tutto da scrivere il futuro del centro ex Orlando Magic, che poche ore fa ha dichiarato di voler scegliere al meglio e con calma il suo futuro: “Non voglio che qualcuno decida per me, sono libero di scegliere la mia destinazione e valuterò tutte le proposte prima di prendere la decisione migliore per il mio futuro”.

FREE AGENT: il primo luglio comincerà ufficialmente il mercato con l’apertura della free agency. Ma ad oggi alcuni giocatori sono ancora incerti se esercitare o meno le player option presenti nei loro contratti. Tra questi vi è Andrei Kirilenko dei Minnesota Timberwolves. L’ala russa ha un’opzione da 10 milioni di dollari per il suo ultimo anno di contratto, ma ha dichiarato che non deciderà se esercitarla o meno prima del draft. Kirilenko potrebbe rinunciare per testare il mercato alla ricerca del (probabile) ultimo pluriennale della sua carriera.

 

 

 

 


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