Gallinari esulta: 40 punti e 7 rimbalzi per lui ieri notte ad Orlando (Foto: gazzetta.it)

Gallinari esulta: 40 punti e 7 rimbalzi per lui ieri notte ad Orlando (Foto: gazzetta.it)

NOTTI DA RECORD PER BLEDSOE E GALLINARI – Il 21 marzo, nel convincente successo dei lanciatissimi Suns sull’insidioso parquet dei Rockets, ha particolarmente brillato Eric Bledsoe: la point guard di Phoenix ha trovato canestri in tutte le salse, totalizzando 34 punti (con 8 rimbalzi, 4 assist e 3 recuperi) e aggiornando, quindi, il suo career-high. Durante la notte di ieri, invece, è toccato al nostro Danilo Gallinari, che si è definitivamente lasciato alle spalle gli infortuni e ha tenuto svegli fino a tardi tutti i suoi tifosi italiani incollati allo schermo; nella straripante vittoria di Denver all’Amway Center di Orlando, l’azzurro è partito aggressivo già dai primi istanti dell’incontro e ha segnato 18 punti nel primo tempo per poi esplodere definitivamente nella seconda metà di gara. Il ‘Gallo’, in soli 33 minuti, ha firmato la bellezza di 40 punti (uno in più rispetto al suo precedente career-high) con 12-21 dal campo e 10 tiri liberi, dimostrando di essere in gran forma dal punto di vista fisico e mentale per la gioia dei Nuggets e della Nazionale Italiana in vista del prossimo europeo. “Il canestro sembrava una vasca da bagno”, ha detto Gallinari dopo il match.

UFFICIALE IL RITIRO DI STEVE NASH – La notizia era nell’aria e le sue parole in un articolo su “The Players Tribune” hanno tolto ogni dubbio: Steve Nash, all’età di 41 anni e dopo aver saltato tutta questa stagione per un infortunio alla schiena, si ritira dalla pallacanestro giocata. “Quando sei un adolescente con sogni futuri ed una crescente ossessione e qualcuno ti dice che questo non durerà per sempre, è spaventoso”, ha scritto l’ormai ex playmaker, uno degli ultimi grandi interpreti di questo affascinante ruolo della pallacanestro.

Nash ha vinto il premio di MVP della stagione regolare nel 2005 (primo bianco a riuscirci dopo Larry Bird e primo non americano dopo Olajuwon) e nel 2006 (unica PG insieme a Magic Johnson ad averne ricevuto più di uno), si è meritato otto convocazioni all’All-Star Game ed è stato il miglior passatore NBA per ben cinque volte (terzo assistman della storia). Il canadese è stato scelto da Phoenix alla scelta numero 15 del Draft 1996 e in diciotto stagioni ha indossato tre maglie: quella dei Suns, dei Mavs ed infine dei Lakers con 14.3 punti, 8.5 assist e 3.0 assist in 1217 gare disputate. L’unico rimpianto in questa straordinaria carriera? Avere le dita senza anelli.

QUI OKLAHOMA CITY – La sfortuna non vuole lasciare in pace i Thunder, che dopo le pessime notizie sulle condizioni del piede di Kevin Durant dovranno fare a meno anche dell’ala grande Nick Collison, per almeno una settimana, a causa di un infortunio alla caviglia. Invece Serge Ibaka, reduce da un’operazione al ginocchio, si è imposto l’obiettivo di rientrare in 20-30 giorni invece che in 4-6 settimane come preventivato; il lungo spagnolo, giocatore al dir poco fondamentale per Oklahoma City, sta viaggiando a 14.3 punti, 7.8 rimbalzi e 2.4 stoppate ad allacciata di scarpe. Ma come se non bastasse, durante la gara di ieri notte contro Miami (vinta facilmente da OKC 93-75), Andre Roberson si è distorto la caviglia sinistra dopo un solo minuto in campo; l’esterno 23enne, che viaggia a 3.5 punti in 19.6 minuti di media, non è più riuscito a rientrare sul parquet ma l’infortunio sembra comunque di lieve entità. La nota positiva della partita contro gli Heat, oltre al successo importante in ottica playoffs, è la decima tripla doppia stagionale di Russell Westbrook, che ha totalizzato 12 punti, 10 rimbalzi e 17 assist nonostante una pessima selezione dei tiri (5-16 dal campo) e ben 6 palle perse: il playmaker di Oklahoma City è il primo giocatore NBA a realizzare 10 triple doppie in una singola stagione dopo Jason Kidd nel 2007-2008.

Tra poco Rose ricomincerà ad allenarsi coi contatti (Foto: Bleacherreport.com)

Tra poco Rose ricomincerà ad allenarsi coi contatti (Foto: Bleacherreport.com)

ROSE, IL RECUPERO PROCEDE – A quasi un mese esatto dall’operazione al menisco del ginocchio, il recupero di Derrick Rose (18.4 punti e 5.0 assist) procede nel migliore dei modi e le speranze dei Bulls di rivederlo per le ultime sfide della stagione regolare aumentano notevolmente. Il playmaker si sta allenando a pieno ritmo dimostrando di essere in discrete condizioni e tra pochi giorni comincerà anche a riprendere a giocare coi contatti, la fase più delicata in assoluto. “Tutto sta andando secondo programma. Bisogna procedere passo dopo passo e Derrick è molto vicino a superare anche l’ultimo ostacolo”, ha spiegato con ottimismo coach Thibodeau. Il 26enne dovrebbe stare lontano dai parquet NBA ancora per una ventina di giorni.

BARGNANI-KNICKS, ARIA DI RINNOVO – Dopo le innumerevoli critiche di inizio stagione a causa dei continui infortuni e del pesante contratto, il nostro Andrea Bargnani, con la salute fisica dalla sua parte, sta giocando una buona pallacanestro ed è una delle poche luci nel buio immenso dei Knicks di oggi: 14.4 punti e 4.3 rimbalzi in 26.9 minuti recitano i suoi attuali numeri. Infatti il ‘Mago’ sta convincendo Phil Jackson a prenderlo in considerazione per i suoi ambiziosi progetti futuri, visto che il Presidente della franchigia, secondo le ultime voci, ha intenzione di rinnovare per un anno il contratto in scadenza dell’azzurro ad una condizione: che il prezzo sia “giusto” e che il giocatore voglia accettare, quindi, un significativo abbassamento di stipendio. Nel frattempo, però, ci sono altre squadre che stanno osservando attentamente Bargnani nelle ultime gare, visto che il lungo ex Raptors ha escluso categoricamente di ritornare in Europa.


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