ADDIO A KERSEY – A soli 52 anni, per cause ancora sconosciute, si è spento Jerome Kersey, storica bandiera dei Portland Trail Blazers. Scelto dalla franchigia dell’Oregon alla numero 46 del draft del 1984, il prodotto di Langwood ha disputato ben 17 stagioni NBA, 11 delle quali coi Blazers (831 partite alla media di 12.1 e 6.1 rimbalzi). In maglia Portland raggiunse anche due Finals, nel 1990 e nel 1992, senza però mettere le mani sul titolo. Nel 1995 approdò ai Raptors; quindi giocò anche per Warriors, Lakers, Seattle, Bucks e Spurs. Proprio con gli “speroni”, nel 1999, riuscì a conquistare l’anello.

AMAR’E AI MAVS – “Sono felice di far parte di una grande franchigia e di giocare al fianco di giocatori come Nowitzki e Chandler”: queste le prime dichiarazioni di Stoudemire da nuovo giocatore dei Dallas Mavericks. Come previsto, Amar’e ha aspettato il post-All Star game per ufficializzare il suo addio anticipato ai Knicks, sfruttando il buy-out e anticipando il termine del suo rapporto con New York. Così come era certo che l’ex Phoenix, corteggiato da numerose squadre, avrebbe scelto di volare a Dallas. Il motivo è presto detto: “Penso che sia per me un’opportunità importante per provare a vincere il titolo” ha aggiunto il lungo occhialuto. Stat, che continuerà a indossare la maglia #1, ha firmato un contratto da poco meno di mezzo milione di dollari che lo legherà ai texani fino a fine stagione. In questa stagione il classe ’82 sta viaggiando a 12 punti 1 6.8 rimbalzi di media.

CARMELO K.O. – Da ora in poi, i Knicks dovranno rinunciare anche a Carmelo Anthony. In questo caso, però, non si tratta di un addio, ma di un arrivederci. Melo, infatti, ha subito un’operazione al ginocchio che lo terrà fuori per tutto il resto della stagione, con un periodo di recupero compreso tra i 4 e i 6 mesi. Anthony è stato sottoposto anche alla riparazione del tendine del ginocchio sinistro, da cui verrà rimosso del tessuto. A dare l’ufficialità della notizia è stato Patron Phil Jackson: “Io e Anthony abbiamo discusso dell’operazione già durante la trasferta di Londra. Abbiamo deciso di aspettare il momento giusto, perché sappiamo che serve un lungo periodo di riabilitazione prima che il giocatore possa  recuperare del tutto e tornare in campo al 100%”. Ha detto la sua anche Derek Fisher, coach dei Knicks: “E’ ovvio che fisicamente Carmelo non possa fare ciò di cui sarebbe capace, per questo è stato necessario prendere una decisione, in modo che possa tornare al suo livello”. A conti fatti, Carmelo ha chiuso la sua dodicesima stagione NBA con 40 presenze, a 24.2 punti e 6.6 rimbalzi di media.

E questo è tutto ciò che è successo prima che si scatenasse il delirio pre-dead line, fissata alle 21 (italiane) di ieri sera. Dopo giorni e giorni di soli rumors (Stoudemire a parte), in poche ore ben 37 giocatori hanno cambiato maglia in 13 trade: record di sempre per l’ultimo giorno di mercato NBA.

TUTTE LE UFFICIALITA’- Bando alle ciance, prendete un bel respiro e leggete tutti gli affari andati in porto.
– Dragic, il più chiacchierato di questo mercato, è finito a Miami con il fratello Zoran, in cambio di Norris Cole, Granger, Shawne Williams, Justin Hamilton e due prime future scelte.
I Bucks hanno preso da Carter-Williams, Ennis, Miles Plumlee da Philadelphia e Phoenix, in una trade a tre   in cui Brandon Knight finisce ai Suns, mentre a Phila va una prima scelta del 2015.
Garnett fa il suo clamoroso ritorno ai Timberwolves; Thaddeus Young fa il viaggio contrario e approda ai Nets.
Reggie Jackson passa da OKC a Detroit, in una trade a tre che coinvolge anche i Jazz. A Utah va Perkins, mentre i Thunder prendono dai Jazz  Kanter e Novak, e dai Pistons D.J. Augustin e Singler.
Arron Afflalo e Alonzo Gee lasciano Denver per accasarsi ai Trail Blazers, in cambio di Thomas Robinson, Will Barton, Claver e una prima scelta del 2016 (lottery protected).
Isaiah Thomas va ai Boston Celtic in cambio di Marcus Thornton e una prima scelta del 2016.
Philadelphia lascia partire K.J. MacDaniels in direzione Houston, prendendo Isaiah Canaan e una seconda scelta.
– JaVale McGee passa dai Nuggets ai Sixers, con una prima scelte del 2015 (top-18 protected), in cambio dei diritti del turco Cenk Akyol.
Il Professor Andre Miller va a Sacramento; Session a Washington.
– Pablo Prigioni lascia i Knicks e va a Houston, in cambio del russo Shved e due seconde scelte.
Last but not least, il nostro Gigi Datome (che però rischia il taglio) cambia aria e passa, con Jerebko, ai Celtics, nella trade che riporta Tayshaun Prince a Detroit.


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