Bryant subito dopo il fallo di Wade

Wade si scusa con Bryant – Qualche giorno dopo il grave fallo (soprattutto per gli effetti causati) avvenuto nel secondo periodo dell’All Star Game di Orlando, Dwyane Wade ha porto pubblicamente le scuse alla stella dei Lakers: “E’ l’unica cosa che posso fare – ha detto il numero 3 degli Heat – Kobe sa che non era mia intenzione provocare tutto questo, datemi la colpa per il fallo ma non volevo che gli esiti fossero questi“. Domenica prossima Miami andrà in trasferta a Los Angeles per l’incontro proprio contro i Lakers, e la sfida, già interessante di suo, sembra poter aggiungere uno spunto in più: “Questa cosa aggiunge pepe alla storia, ma non cambierà il mio approccio alla partita. Per quanto riguarda l’attenzione dei media, invece, la renderà interessante” ha detto Wade riguardo al match.

Il fallo in questione non è stato preso particolarmente bene dai compagni di Bryant che hanno condannato il brutto gesto: “Era solo un all Star Game. Non capisco che bisogno c’era, mi sembra folle” ha dichiarato Bynum; “Non capisco che bisogno c’era in quel momento della partita, anche se non penso volesse rompergli il naso – ha sostenuto anche Pau Gasol Gli ha fatto un fallo duro e lo ha colpito al naso, ma ripeto che non era il caso di commettere quel tipo di fallo in quel contesto“.

Da ricordare che il contatto particolarmente duro ha provocato la frattura del setto nasale del 24 giallo-viola nonché una lieve commozione cerebrale. Lo specialista che ha visitato Kobe ha dato l’ok al giocatore per scendere in campo, ma il regolamento NBA riguardo alle commozioni è abbastanza severo e prevede che il giocatore sia privo di sintomi per almeno 24 ore e che completi una serie di passaggi i quali confermino la sua idoneità a scendere in campo. Al momento non è ancora chiaro se Bryant si sia sottoposto a tutti questi passaggi e se quindi potrà scendere in campo nella sfida di stanotte contro i Timberwolves.

Deron Williams

Deron Williams e il suo rapporto con Dallas – Prima della partita vinta a sorpresa su Dallas questa notte dai suoi Nets, D-Will aveva lanciato qualche messaggio d’amore al palazzo e al pubblico della città texana: “E’ sempre un piacere giocare qui, è l’arena che preferisco. Mi piace giocare di fronte alla mia famiglia e agli amici, i tifosi sono grandi ed è bello giocare quando c’è questo tipo di energia, cosa che non accade al Prudential Center“. Al termine di questa stagione il playmaker sarà free agent e le probabilità che rimanga ai Nets sono sempre più esigue, Dallas sono una delle tante franchigie che gli fanno la corte. Sulla sua destinazione dell’anno prossimo però Deron non s’è sbottonato più di tanto: “Voglio solo giocare questa stagione, poi alla fine valuterò tutte le mie opzioni

Lamar Odom

Odom vuole la rescissione del contratto – Alcune fonti d’informazione americane hanno fatto trapelare che Lamar Odom non vorrebbe continuare il suo rapporto con Dallas e gradirebbe essere tagliato per poter firmare con un’altra franchigia (si parla dei New Jersey Nets o dei Boston Celtics). Il proprietario dei Mavs, Mark Cuban, qualche giorno fa aveva smentito la voce secondo cui la dirigenza della squadra starebbe lavorando per rescindere il contratto del giocatore ex-Lakers. Ricordiamo che la situazione familiare di Odom non è delle più rosee in quanto Lamar al momento non è neanche assieme ai suoi compagni di squadra, ma si trova a Los Angeles ad assistere il padre malato.

Brandon Roy

La sorpresa dei Blazers sul possibile ritorno di Roy – La squadra di Portland è rimasta assai sorpresa dal possibile ritorno di Brandon Roy, dopo che il giocatore aveva dichiarato il proprio ritiro lo scorso dicembre. La dichiarazione dell’ex stella dei Blazers – riportata nell’edizione di ieri di NBA News – ha colto totalmente di sorpresa il suo ultimo coach, Nate McMillan: “Non ho letto questa cosa, non l’ho sentita, ma di certo sarebbe una sorpresa“. Ancora più sorpreso è parso essere l’amico Jamal Crawford, con il quale Brandon Roy ha passato l’All Star Weekend: “L’ho letta anche io in rete – ha detto Crawford riguardo alla dichiarazione di Roy – e sono rimasto sorpreso. Ci siamo parlati un paio di giorni fa e non mi ha detto niente circa un possibile ritorno. Voglio dire, aveva già fatto discorsi di questo tipo in precedenza, ma non ha mai dato per sicura la cosa“.

Hawes ancora fuori – Nonostante la rimozione del tutore durante la pausa per l’All Star Game, pare che l’infortunio al tendine d’Achille sinistro di Spencer Hawes non sia ancora risolto. Al momento si parla di almeno altre due settimane di stop per il centro dei 76ers, ma sul suo ritorno non ci sono ancora certezze.