MELO E GLI ALTRI AI BOX – Nonostante lo stesso Carmelo Anthony avesse detto negli scorsi giorni di non avere ricevuto indicazioni dallo staff medico a proposito del suo rientro, ci sono possibilità che ritorni domenica notte nella partita casalinga contro gli Heat. Sembra quindi sicura la sua esclusione nel match di stanotte contro i Thunder, sempre a causa dei problemi alla schiena che lo stanno affliggendo da due partite a questa parte. Anche in casa Celtics non si vuole rischiare, ed è arrivata quindi la decisione di non schierare Marcus Smart nel match contro i Bulls. Smart non vede il campo ormai dal 7 novembre, data della pesante distorsione contro i Pacers, ma in realtà ha ripreso ad allenarsi solo mercoledì e quindi coach Stevens non ha minimamente intenzione di farlo scendere in campo appena 2 giorni dopo. Box che gradualmente si stanno svuotando anche in Texas, dove i Campioni NBA potrebbero recuperare Corey Joseph per la partita contro i Kings, secondo quanto ha comunicato coach Messina nella giornata di ieri, ma che comunque rimangono sprovvisti di Splitter e Mills, ancora fuori in fase di recupero.

 

MAGNIFICHE RIVALITÀ TARGATE EASTERN CONFERENCE“Credo che tra me, Kyrie e Derrick ci sarà sempre una sorta di rivalità. Tutti prime scelte assolute, tutti nella Eastern Conference, penso che sarà una battaglia per molto tempo, sempre che saremo tutti in salute per poter giocare. È ciò che tutti si aspettano di vedere”. Queste le parole di John Wall, prima della sconfitta contro i Cavs di mercoledì per 113-87, a proposito della rivalità tra lui, Irving e Rose, prime scelte assolute dei draft 2008, 2010 e 2011.

John Wall, sempre più leader nella capitale

John Wall, sempre più leader nella capitale

Anche il numero 2 di Cleveland non si è risparmiato: “John è in grado di far giocare la sua squadra. È una grande point guard, e questo lo differenzia dalle altre, perché ha un cambio di passo notevole, frutto di una maturazione anno dopo anno. Nella sua prima annata non giocava così, ma ora ha imparato a saper fare di meglio anche quando il ritmo diminuisce”. Ci sono tutte le carte in regola per assistere ad una cavalcata ad est verso i playoff con i fiocchi, in più se lo spirito è questo e la voglia di essere leader nell’intento di far girare la squadra rimarrà tale, state comodi e godetevi lo spettacolo. In questo momento tutte e tre le squadre si trovano nelle prime 8 posizioni ad est, con Washington al secondo posto, Chicago al terzo e Cleveland al settimo, ma ovviamente tutto può cambiare, nonostante ci dovremmo aspettare una risalita dei Cavs e un consolidamento delle posizioni delle altre due squadre. I Wizards stanno dimostrando di essere super competitivi, i Bulls sfruttano l’ottimo gioco di Thibodeau e la panchina lunga e di qualità, mentre LeBron, Love e Irving stanno cercando di trovare un equilibrio sotto le direttive di coach Blatt.

LA SENTENZA DI CLIFFORD – 27 milioni per 3 anni, una bella firma e via di corsa in direzione Charlotte nell’anno in cui ritornano Hornets e l’entusiasmo sembra alle stelle. Lance Stephenson è forse il caso più interessante nelle trade di “seconda fascia” che hanno caratterizzato il movimentato mercato dell’ultima estate. Eppure, come sempre dovrebbe accadere in casi come questi, qualcuno ha preferito mettere le cose in chiaro con grande autorevolezza, onde evitare di costruirsi delle aspettative fuorvianti. È stato proprio coach Steve Clifford a dire di lui: “Per essere onesti, ciò che ha rappresentato per lui la maggior difficoltà è stato l’arrivare qui ed essere proclamato come la prossima superstar. Ma non è una star. È un ragazzo con il talento per diventarlo, ma per essere una star in questa lega devi avere una approccio del genere per diversi anni”. Possono sembrare parole molto crude, fin troppo dirette, ma non si può dar torto a coach Clifford, sennò si rischierebbe di “bruciare” eventualmente un giocatore che ha grandi numeri per lasciare il segno nella NBA negli anni a venire. È anche un modo per salvaguardare un grande investimento sia in termini economici, sia in termini di assetto della squadra, potendo trovare in lui un prospetto completo capace di rendere ampiamente sia in attacco che in difesa.

Lance Stephenson, intento a fare sempre meglio per gli Hornets

Lance Stephenson, intento a fare sempre meglio per gli Hornets

Gli Hornets vengono da 7 sconfitte consecutive e Stephenson è stato lasciato per la seconda partita di fila a scaldare la panchina nel quarto finale, come se il suo allenatore volesse mandargli un messaggio forte e chiaro. Nonostante tutto, la guardia di Charlotte ha risposto positivamente ai microfoni: “Non sto male, sono in ottima salute. Non ci sono più scuse. È una decisione del coach se non ho giocato nell’ultimo quarto, stop. Sto cercando di lavorare sodo per poi fare quello che ci serve per vincere le partite”. In questo momento Stephenson sta viaggiando a 9.7 punti a partita, conditi da 8.1 rimbalzi e 5.4 assist. Ha chiuso la scorsa stagione come leader assoluto nelle triple-doppie, dato assolutamente da non sottovalutare e questo coach Clifford lo sa bene.