Chris Paul e Donald Sterling

Chris Paul e Donald Sterling

Caso Sterling. Se Donald Sterling dovesse rimanere in controllo dei Los Angeles Clippers all’inizio della prossima stagione Chris Paul e Doc Rivers potrebbero scioperare. “Io e Doc ne abbiamo discusso” ha detto la stella dei Clippers dopo un’esibizione estiva a Jeff Goodman di ESPN “vogliamo mandare un messaggio e vogliamo che arrivi a destinazione il prima possibile”. I Los Angeles Lakers, che sono l’unica squadra NBA a non aver ancora nominato un allenatore, stanno seguendo l’evolversi della vicenda, perchè nel caso di rottura tra la società e Doc Rivers, potrebbero volgere tutte le loro attenzioni sull’ex coach dei Celtics.

Team USA. Adducendo problemi fisici Blake Griffin non parteciperà al raduno della nazionale in programma nel fine settimana a Las Vegas. Griffin era stato inserito nella lista dei 19 giocatori tra cui verranno selezionati i 12 che parteciperanno ai campionati del mondo di Spagna. Il suo posto verrà preso da John Wall, playmakers degli Washington Wizards.

Hibbert con Abdul-Jabbar

Hibbert con Abdul-Jabbar

Roy Hibbert da Kareem. Per dimenticare l’ultima stagione contrassegnata da alti e bassi e per farsi trovare pronto all’inizio della prossima, il centro degli Indiana Pacers Roy Hibbert sta svolgendo dei workout individuali con Kareem Abdul-Jabbar. Hibbert vuole espandere il suo gioco e diventare una minaccia costante in attacco per permettere ai Pacers di accrescere il potenziale offensivo della squadra e si è messo nella mani dell’ex leggenda dei Lakers per farlo. Abdul-Jabbar in passato ha lavorato con Andrew Bynum e due stagioni fa lavorò individualmente con Dwight Howard in entrambi i casi senza grossi successi. Hibbert è un giocatore dotato di spiccate caratteristiche tecniche, che attraverso l’aiuto di Abdul-Jabbar potrebbe realmente migliorare il suo gioco in quella che per lui sarà la stagione della riscossa.

News di mercato. Francisco Garcia, lo scorso anno a Houston, potrebbe rinnovare con la franchigia texana anche se il suo agente conferma che altre squadre potrebbero essere interessate a lui, tra cui gli Utah Jazz. Jameer Nelson, bandiera degli Orlando Magic tagliata per esigenze contrattuali, ha trovato un accordo con i Dallas Mavericks che bisognosi di un playmaker di qualità lo hanno messo sotto contratto per 2 anni per un importo complessivo di 5,6 milioni di dollari, con il secondo anno in player option. Dallas ha sconfitto un’agguerrita concorrenza, perchè sul giocatore erano coinvolte una decina di squadre NBA tra cui Chicago Bulls, Washington Wizards e Houston Rockets (per ricomporre l’asse play-pivot che portò i Magic in finale NBA nel 2009 con Dwight Howard).

I New Orleans Pelicans rendono ufficiali gli accordi con Jimmer Fredette e Patrick Young (rookie undrafted proveniente da Florida) e un ex Pelicans come Pierre Jackson – che lo scorso anno ha giocato in D-League e in Turchia senza mai mettere piede in campo nella NBA – ha firmato per i Philadelphia Sixers, squadra che ne detiene in diritti dopo la trade, nella notte del draft, che ha coinvolto Russell Smith. Pierre Jackson nell’ultima summer league di Orlando si è rotto il tendine di Achille, per cui il suo debutto nella lega è a rischio in questa stagione.

I Phoenix Suns e i New York Knicks hanno tagliato rispettivamente Dionte Christmas e Shannon Brown che adesso diventeranno a tutti gli effetti Free Agent senza restrizioni passati i 3 giorni in cui potranno essere reclamati dalla lista dei tagli.

Rookie. Josh Huestis, scelto alla numero 29 dagli Oklahoma City Thunder nell’ultimo draft esordirà nella NBA nella stagione 2015-2016. Ha infatti accettato di spendere il suo primo anno da professionista nella squadra della D-League controllata dai Thunder, ovvero i 66ers di Tulsa. Guadagnerà 25.000 dollari anzichè i 750.000 che gli spetterebbero firmando il contratto da rookie, ed è il primo caso di atleta scelto al primo giro che viene parcheggiato per un’intera stagione in D-League senza essere sotto contratto con la squadra che ne detiene i diritti.

Andrew Wiggins e Clint Capela sono stati invece firmati dalla rispettive squadre: Wiggins, prima scelta assoluta dei Cavaliers dell’ultimo draft, guadagnerà 5.5 milioni il primo anno e per 30 giorni non potrà essere scambiato. Di fatto si spengono, al momento, le voci di trade che lo vedevano coinvolto nell’affare Kevin Love. Gli Houston Rockets credono che Clint Capela possa dare da subito un sostanzioso contributo, e anzichè parcheggiarlo per una stagione in Europa, hanno preferito metterlo sotto contratto, e presumibilmente gli faranno fare la spola tra NBA e D-League. I Rockets dovranno pagare allo Chalon 500.000 dollari di buyout per permettere all’atleta di origni svizzere di varcare l’oceano.