Greg Oden

-Greg Oden. La prima scelta del draft 2007 ha dovuto affrontare una carriera professionistica complicata, 5 interventi subiti dal 2007 ad ora,  l’interruzione del contratto con i Blazers a marzo dopo sole 82 partite disputate in NBA, dopo non aver più messo piede in campo dal lontano 2009. Molto tempo passato da solo e in riabilitazione, assieme a bottiglie di alcolici come ha raccontato ai microfoni di Mark Titus per Grantland.com.
“Mio cugino mi è stato vicino nel periodo di riabilitazione dagli interventi. E’ un ragazzo dell’aeronautica militare e sapete bene che i ragazzi dell’Air Force bevono molto. Vivendo con me, si è completamente immedesimato nel clima NBA dando feste a casa mia e ho iniziato a bere anch’io. Quando giocavo bene, bevevo per festeggiare. Quando giocavo male, bevevo per dimenticare. Il 2° anno ai Blazers sono quasi diventato un alcolizzato.”
Nel 2011 il suo agente Bill Duffy ha dichiarato che Greg ha avuto bisogno di un aiuto psicologico per uscire da queste difficoltà: “Terapia, interventi mirati per aiutarlo psicologicamente e non mettere troppa pressione su di se. Tutti hanno bisogno di una mano, anche solo per parlare e discutere e ottenere rassicurazioni.”
Gli obiettivi attuali dopo la separazione dai Blazers, non prevedono il ritiro ma un allontanamento dal mondo della pallacanestro per una stagione. Infatti Greg prenderà la stagione 2012-13 come pausa, spostandosi a Columbus (Ohio), cercando di prendere tutto il tempo possibile per recuperare forza e mobilità necessaria alle ginocchia, magari riprendendo gli studi verso una laurea ad Ohio State che abbandonò nel 2007.
Se tutto andrà per il verso giusto, nel 2013 lo rivedremo di nuovo in campo per ritentare l’avventura nel mondo professionistico.
“Devo accettarlo, sono in pace con tutto. Voglio tornare a giocare più di ogni altra cosa, ma se non potrò, voglio avere una vita decente ugualmente. Essere tagliato dai Blazers ha messo tutto in una prospettiva differente. C’è vita al di fuori della pallacanestro. Farò di tutto per tornare in campo, ma se non ce la farò troverò qualcos’altro da fare per vivere una vita normale.”

Brandon Roy

-Il ritorno di Roy. La guardia dei Blazers, Jamal Crawford, amico intimo di Brandon Roy, ha discusso di un un possibile ritorno di Roy: “Come dissi la scorsa estate, se non fossi stato a conoscenza dei suoi interventi al ginocchio non avrei notato nulla di anomalo e avrei detto ‘ok ora capisco perchè è stato 3 volte all star e rookie dell’anno’. E lo stesso posso dirlo oggi. Abbiamo avuto l’occasione di allenarci insieme ultimamente e l’ho visto bene come lo vidi l’estate scorsa. Anzi in realtà credo che sia in forma migliore rispetto ad allora. E’ incredibile. Credo si stia divertendo e non si sa mai cosa ha in serbo il futuro. Brandon è molto maturo per la sua età, ha affrontato ogni momento difficile a testa alta. Per lui tornare in campo è terapeutico e sono entusiasta alla possibilità che possa effettivamente accadere. ”
Nel dicembre 2011 Brandon Roy abbandonò la NBA dopo che i Blazers utilizzarono l’Amnesty clause su di lui, con seguente annuncio di ritiro per problemi cronici alle ginocchia.
Queste le sue parole a margine di un evento a Seattle: ” La mia situazione attuale mi permette di dire che potrei tornare a giocare se avessi voglia, ed è una cosa positiva. Sono stato in palestra, mi sono allenato e ho notato quanto mi manchi giocare a pallacanestro. Nella mia mente c’è la voglia di tornare, ma chi lo sa? Al momento sto godendo il fatto di allenarmi senza dolore, a differenza della passata stagione dopo i due interventi al ginocchio. Non sono mai stato il più veloce o il più grande saltatore, ma usavo la testa, vediamo che succede.”

Steve Nash potrebbe diventare un Raptor? Il 38 enne 2 volte MVP della lega sarà unrestricted free agent per la prima volta dal 2004 quando arrivò ai Suns dai Mavericks. Steve ha dichiarato che non avrà molto tempo per pensare alla sua prossima destinazione, visto che è stato selezionato come nuovo GM della nazionale canadese di basket, anche se ha dichiarato che terrà in considerazione ogni opzione. Inclusi i Raptors che molto probabilmente busseranno alla sua porta. Infatti il presidente/GM di Toronto, Bryan Colangelo scelse Nash al draft 1996 e lo riportò ai Suns nel 2004 con un proficuo contratto.

-Rudy Gay. L’ala dei Grizzlies è stata premiata con il KIA Community Assist Award per il mese di aprile, come ricompensa al suo forte aiuto alla comunità e alle sue opere di carità. Infatti il n°22 dei Grizzlies ha donato una cospicua somma al St. Jude Children’s Research Hospital di Memphis, trascorrendo ore al fianco di bambini malati.


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