Shaq nella Hall of Fame dei Magic
Gli Orlando Magic hanno ufficialmente comunicato che il 27 Marzo inseriranno Shaquille O’Neal nella Hall of Fame della franchigia. Orlando lo chiamò al draft del 1992 con la prima scelta assoluta dopo i tre anni trascorsi a Louisiana State University. Shaq fu da subito dominante nella NBA e portò i Magic alla loro prima finale nella stagione ’94-’95 con una media di 29,4 punti a partita. Lui e Penny Hardaway non riuscirono però ad avere la meglio sugli Houston Rockets di Hakeem Olajuwon. Nella stagione successiva le loro speranze si infransero nella finale della Eastern Conference contro Jordan ed i Bulls. O’Neal, non solo per merito del suo grande talento ed ancora più esuberante fisico, ma anche grazie alla sua spiccata ed estroversa personalità, ha scritto la storia dei Magic mettendo come si suol dire Orlando sulla mappa. Per questo motivo la franchigia ha deciso di insignirlo di questa onorificenza alla luce delle sue 295 partite disputate con una media di 27.2 punti, 12.5 rimbalzi, 2.4 assist e 2.79 stoppate a gara.

Uomo accoltellato durante Celtics-Grizzlies
La polizia sta ancora investigando su uno spiacevole fatto avvenuto sulle tribune nel TD Garden, l’arena di Boston dove ha avuto luogo la partita di regular season vinta dai Celtics contro i Grizzlies per 95 a 92. Pare che nella balconata si sia scatenato un acceso dibattito che è poi sfociato in un gravissimo atto di violenza dove uno dei due individui convolti ha aggredito l’altro con un coltello ferendolo gravemente. La vittima è stata portata al Boston Hospital e riportata fuori pericolo di vita. Nessun arresto è stato effettuato al momento e le indagini sono ancora in corso.

Record per Irving
Kyrie Irving ha siglato la miglior prestazione stagionale della NBA e il proprio personale career-high, infilando 57 spettacolari punti nel canestro degli Spurs (il massimo mai subito da una squadra di Popovich). Nell’emozionante partita vinta dai Cavaliers, ha saputo segnare 9 punti nell’ultimo minuto dei regolamentari, inclusa la tripla che ha mandato tutti all’overtime, deciso poi con altri 11 punti di pregevole fattura, che hanno fermato a quota 6 la striscia vincente di San Antonio. Irving ha dunque ritoccato di nuovo il proprio record in carriera, a poco più di un mese di distanza dai 55 punti segnati contro Portland il 28 gennaio scorso.

Al Jefferson ai box. Durata dello stop incerta
Durante la partita tra gli Hornets e i Kings, il centro di Charlotte Al Jefferson ha accusato un forte dolore al polpaccio che lo ha costretto ad abbandonare la gara. L’ex Utah sta svolgendo ulteriori esami per avere una stima più accurata del problema e dei conseguenti tempi di recupero. Lo stesso giocatore ha dichiarato tuttavia che, nonostante il dolore al polpaccio sia piuttosto intenso, l’infortunio non sembra essere troppo grave. Intervenuto sulla vicenda anche il coach Steve Clifford che ha annunciato che la risonanza magnetica effettuata giovedì sulla parte superiore del polpaccio e nella zona del ginocchio ha dato esito negativo. Ora lo staff medico e fisico degli Hornets farà ulteriori esami e valutazioni in modo da poter stabilire il ritorno del giocatore.

Jefferson è positivo circa il fatto che prima riuscirà ad eliminare il dolore, prima potrà riunirsi ai compagni e non sostiene che si tratterà di una questione troppo lunga. Il #25 di Charlotte è giocatore avvezzo agli infortuni che hanno cominciato a segnare la sua carriera fin dalla stagione 2005-2006 dove ebbe grossi problemi alle caviglie ed una lacerazione del menisco destro che gli permisero di disputare solamente 59 partite. Lo stesso ginocchio lo costrinse ai box anche nel 2008-2009 ai Timberwolves, proprio nel momento più alto della sua carriera. La sua tenuta fisica non è certo aiutata dalla sua imponente e pesante struttura, a cui si sono aggiunti anche problemi a mantenere il peso forma.

Karasev fuori per il resto della stagione
Il russo dei Nets Sergey Karasev nel 4° quarto della partita contro i Pelicans dello scorso martedì ha subito un grave infortunio che ha posto la parola fine alla sua stagione. L’ala tiratrice di Brooklyn si è rotto il legamento collaterale mediale e lussato la rotula del ginocchio destro. L’operazione si è svolta nella giornata di ieri. Il russo era apparso in 33 partite, partendo da titolare 16 volte, con una media di 4.6 punti e 2 rimbalzi in 17 minuti di utilizzo.

Miller rimane ai Pistons. Decadale per Curry
L’ala forte Quincy Miller (38ª scelta al Draft 2012 di Denver) rimarrà ai Pistons fino alla fine della stagione avendo poi la possibilità di partecipare alla prossima Summer League ed al successivo training camp. Lo stesso coach Stan Van Gundy ha confessato che il giocatore da Baylor si è meritato questa opportunità dopo l’ultimo decadale firmato lo scorso 3 marzo e che la sua stazza e capacità al tiro costituiscono un buon potenziale per i Pistons visto il modesto investimento. Il management e l’agente del giocatore stanno concordando un accordo per un contratto che non sarà però del tutto garantito. I Phoenix Suns hanno invece siglato un decadale con la guardia da Duke Seth Curry, fratello del ben più famoso Stephen. Ad attirare le attenzioni di diverse squadre NBA (c’era un forte interessamento anche dei Los Angeles Lakers) sono state le prestazioni della guardia in D-League con gli Erie Bayhawks. Curry era il 2° miglior marcatore a 23.5 di media, uniti a percentuali al tiro degne del fratello: 48% dal campo, 48.2% da 3 punti e 91.9% dalla linea del tiro libero in 37 minuti di utilizzo per le 36 gare disputate.

Matteo Fagiuoli