La questione Kings rimane ancora in bilico

La questione Kings rimane ancora in bilico

Sacramento Kings – Il futuro dei Sacramento Kings potrebbe non decidersi il 18 aprile, come previsto vista la riunione del “Board of Govenors”. La vicenda ormai è famosa e l’incertezza sempre la stessa: i Kings rimarranno a Sacramento o migreranno a Seattle?. Sul futuro della franchigia californiana è tornato a parlare David Stern. Il commissioner ha espresso l’incertezza che ancora circonda la vicenda. Il punto decisivo sembra essere quello della costruzione delle nuove arene; infatti la “Key Arena” di Seattle e la “Sleep Train Arena” di Sacramento sono state definiti da Stern come “arene non adeguate” alla Nba, e i progetti in cantiere messi in campo dalle cordate interessate alla franchigia fanno molto gola all’establishment della massima lega americana. I tempi di realizzazione saranno probabilmente la discriminante che farà pendere l’ago della bilancia verso una o l’altra parte e ciò non è detto avvenga il 18 aprile.

Cuban e la Griner – Mark Cuban non è di certo nuovo a queste uscite ma il presidente dei Mavericks questa volta ha suscitato l’interesse di tutto l’ambiente con l’annuncio della possibile scelta al prossimo draft della stella del basket collegiale femminile Brittney Griner. In un’intervista Cuban ha dichiarato: “Non credo che dovremmo negarci e negare ad altri la possibilità di una scelta. Non mi interessa dove un giocatore ha espresso le sue potenzialità né da dove viene. Se la Griner si mostrerà in grado di competere a certi livelli non vedo perché non la dovremmo scegliere, per esempio, con una scelta alta del secondo giro”. La Griner, stella di Baylor, non sarebbe però la prima donna a ricevere questa opportunità. Infatti nel 1979 gli Indiana Pacers misero sotto contratto Ann Meyers Drysdale, campionessa olimpica in uscita da Ucla, senza però che la giocatrice venisse considerata a pieno nel roster. Staremo a vedere se i propositi di Cuban verranno mantenuti.

Sponsor sulle maglie  – Rick Welts, presidente e direttore delle operazioni dei Golden State Warriors, era stato il primo a mettere in campo la possibilità da parte delle franchigie Nba di sfruttare ancor di più il mercato introducendo, come in Europa, gli sponsor sulle canotte da gara. Tornando a parlare della questione Welts ha un po’ raffredato la pista, sottolineando che come al solito i problemi sorti riguardano i soldi: “La questione importante è che all’interno delle franchigie ci sono diversi tipi di mercato. Alcuni sono immensi, altri più piccoli. Siamo disposti come associazione a dividerci il mercato e i suoi introiti? Tutti sappiamo che ci può essere un grosso ricavo ma   non riusciamo a trovare una soluzione. E’ incredibile come ci siano ad attenderci milioni e milioni di dollari e le franchigie non riescano a trovare un accordo per beneficiarne. Per ora l’idea è ancora molto lontana dall’essere messa in pratica”.